Il Piano generale del traffico urbano, affidato a una società di Monza, suscita le perplessità del Pd cittadino: “Ci viene il forte dubbio che questa operazione sia solo un modo per dire che il Piano di Lucini è stato in qualche modo superato”, commentano i tre consiglieri comunali, Stefano Fanetti, Patrizia Lissi e Gabriele Guarisco, e il segretario cittadino Tommaso Legnani. “Si spendono più di 108mila euro per un nuovo piano, con un crescita dei costi notevole, in aggiunta ai 48mila già impegnati per la redazione della precedente proposta – rilevano i dem –. Intanto sono passati altri due anni su un tema urgente che comprende aspetti come la sicurezza, l’inquinamento, la qualità della vita. Poi, manca un indirizzo chiaro, che, dal nostro punto di vista, dovrebbe essere di dare più opportunità di trasporto pubblico a chi può fare a meno dell’auto per rendere la strada più libera per chi ha bisogno necessariamente del proprio mezzo privato, e più sicura per tutti”.
In tutto questo, secondo Fanetti, Lissi, Guarisco e Legnani, “il dibattito deve essere esteso a cittadini e categorie: si parla di partecipazione e di incontri sul territorio, ma dove si sono visti? Chi ha partecipato? Quando sono stati pubblicizzati? Il confronto deve essere vero e serio”.
Nel frattempo, “si affrontino le urgenze: il viadotto dei Lavatoi, le informazione sui cantieri e i lavori in corso, le vie alternative. Non deve avvenire come in questi giorni in via Canturina dove le auto si ritrovano incolonnate senza un preavviso con tutte le conseguenze del caso”, concludono gli esponenti Pd.