La notizia che i tempi di attesa ai passaggi a livello di Como città si allungheranno fa tornare d’attualità una proposta che il Partito democratico, sostenendo il candidato Maurizio Traglio alla carica di sindaco, aveva formulato in campagna elettorale. “L’idea, proposta nel programma della coalizione, era rivolta in particolare a Camerlata, ovvero il passaggio a livello di via Scalabrini, dove si rischia ogni volta che si abbassano le sbarre di bloccare tutto il traffico che arriva dalla bretella di connessione con la tangenziale attraverso la rotonda di via Tentorio-via del Lavoro”, spiega Gabriele Guarisco, consigliere comunale del Pd.
Il problema, già palese ora, sarà ancora più evidente il giorno che finalmente sarà ripristinato pienamente il passaggio lungo il viadotto dei Lavatoi. La soluzione non è certo facile e immediata, ricorda il dem: “L’amministrazione comunale dovrebbe coordinarsi con Regione Lombardia perché l’opera da realizzare sarebbe comunque importante, da un punto di vista infrastrutturale: si tratta di pensare a un sottopasso veicolare, così come già avvenuto, ad opera di Ferrovie Nord, nel centro di Rovello Porro. Quindi, progetti impegnativi anche a livello economico. Ma, oltre all’interesse del Comune alla risoluzione di una strozzatura viabilistica, c’è quello di Fnm, gestore dell’infrastruttura ferroviaria, a eliminare i passaggi a livello in superficie in modo da aumentare la sicurezza e la puntualità della circolazione dei treni”.
Tra l’altro, la stazione di Camerlata sarà al centro dell’attenzione del consiglio comunale di lunedì prossimo: “Riceveremo la risposta all’interrogazione con la quale ho chiesto di sapere che cosa l’amministrazione intende fare per ovviare alle condizioni pessime del parcheggio della stazione Nord di via Scalabrini di cui, in base a una convenzione, è responsabile”, conclude Guarisco.