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Basta deliri sulla cannabis come farmaco: De Corato non capisce e festeggia la sofferenza dei malati lombardi"
Usuelli/Magi (Più Europa/Cannabis): "Basta deliri sulla cannabis come farmaco: De Corato non capisce e festeggia la sofferenza dei malati lombardi"
L'Assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, Riccardo De Corato, plaude il recente sequestro, ad opera delle forze dell'ordine, delle piante di cannabis che il The Hemp Club di Milano, associazione culturale che promuove l'informazione sulla cannabis terapeutica e agevola il contatto tra pazienti e medici specialisti prescrittori, stava coltivando per quei malati che, muniti di regolare prescrizione, faticano però a sostenere i costi della terapia. Sabato scorso, la polizia del commissariato di Comasina ha intrapreso una perquisizione presso i locali del Cannabis Club di via Brusuglio ed avviato un procedimento di indagine dopo aver rinvenuto una piccola serra, il cui contenuto era riservato ad alcuni pazienti in cura con cannabis medica che, sebbene muniti di un piano terapeutico redatto da uno specialista, non hanno accesso al rimborso da parte del SSR o sono costrette ad interrompere la terapia per la cronica mancanza di farmaco. Dura la risposta di Michele Usuelli, medico e consigliere regionale lombardo (Più Europa/Radicali) e di Riccardo Magi, deputato e presidente di Più Europa.
"Come spesso accade leggendo le parole di De Corato, - dichiarano Usuelli e Magi - ci rendiamo conto che non sappia nulla dell'argomento su cui si esprime. Il suo ultimo comunicato di felicitazioni per "lo smantellamento di una rete di spaccio a Milano" ne è un esempio lampante: non solo dimostra di non aver capito la funzione di quei luoghi, come l'Hemp Club di Milano, che, spesso sostituendosi a lacune ed inadempienze delle istituzioni preposte, sono un presidio indispensabile per quelle persone che si curano con la cannabis, impresa difficilissima in Italia nonostante sia permesso dalla legge dal 2007; ma, riferendosi ad un'indagine appena avviata, riesce persino ad affermare che la coltivazione avviata dal Club mirava ad aumentare "il principio attivo della cannabis light per portare allo sballo i giovani", dimostrando o la sua totale malafede o, forse peggio, la sua ignoranza in materia."
"Nei giorni scorsi - continuano Magi e Usuelli - abbiamo espresso solidarietà al presidente dell'Hemp Club, Raffaello D'Ambrosio, che peraltro non ha mai contestato il lavoro delle forze dell'ordine proprio perché abituato, nel corso della sua lunga militanza antiproibizionista, a fare i conti con il prezzo da pagare quando si decide di violare leggi ingiuste in favore di una lotta di civiltà come quella del riconoscimento del diritto alla cura, ed altresì alla scelta della cura, nel nostro Paese.".
E concludono: "invitiamo formalmente l'assessore De Corato ad accompagnarci a visitare l'Hemp Club di Via Brusuglio a Milano affinché possa parlare con i pazienti che lì trovano aiuto, informazioni e cure: magari capirà che le sue affermazioni folkloristiche configurano un'offesa alle sofferenze dei malati, spesso costretti a subire processi per essersi coltivati qualche pianta di cannabis perché lo Stato non fornisce loro il farmaco di cui hanno diritto, come nel caso di Walter De Benedetto."