Como, 18 ottobre 2016 - Da qualche giorno ormai si legge sui quotidiani della nostra provincia e città il contendere tra ASF i
lavoratori e le sigle sindacali. Ci permettiamo di smentire Asf sulla continua e prolungata storia che non c'è stata decurtazione dello stipendio, si magari provvisoria, ma c'è stata come dimostrano il nostri cedolini paga. Asf dal suo insediamento ha diminuito il personale a disposizione pronto a sostituire i colleghi a casa malati o in infortunio. Asf dicendo che ci sono malati in eccesso si permette pure di criticare l'operato dei medici di base dei propri dipendenti, come se i suddetti diano giorni di malattia anche quando non ce ne sia il bisogno, dobbiamo pure ricordare che se in altre aziende mancano più persone e le lavorazioni ritardano la maggior parte dei clienti nemmeno se ne accorgono. La decisione della distruzione delle schede sul referendum interno è stata ponderata e discussa per più più di un'ora perché il problema non era se avessero oppure no il diritto al voto ma, il metodo di voto, i due scrutatori (uno CGIL l'altro CISL) hanno detto ai lavoratori definiti quadri di attendere qualche istante mentre verificavano se era loro permesso votare, ma loro con molta arroganza hanno preso le schede e votato. L'azione ha offeso e molto infastidito i presenti. Nell'ipotesi d'accordo redatta c'è scritto nell'articolo 2 "il presente accordo non si applica a quadri e dirigenti" quindi per la maggior parte dei lavoratori non erano nemmeno interessati al voto. ASF dichiara a mezzo stampa la speranza che le lotte interne non si ripercuotano sui "clienti" come se fosse sempre tutta colpa di noi autisti, infatti siamo noi che stabiliamo orari, passaggi e quantità e qualità dei mezzi adoperati, infatti se alcuni passeggeri viaggiano per 45/50 minuti in piedi perché non ci sono abbastanza mezzi in transito è solo ed esclusiva "colpa" dei conducenti.