Prc Lombardia - Le lavoratrici e i lavoratori della #bitron di Cormano in #sciopero - Dalla pagina della Federazione di #Milano del Partito della Rifondazione Comunista - Partito della Rifondazione Comunista PRC Federazione di Milano: Una distanza incommensurabile tra il Paese dei decreti del presidente del consiglio ed il paese reale. Le lavoratrici e i lavoratori della #Bitron di #Cormano in sciopero con presidio davanti alla Fabbrica per denununciare la mancata fornitura dei dispositivi di sicurezza. Il virus non si ferma davanti ai cancelli delle fabbriche e le operaie e gli operai non sono di certo immuni. Altro che #iorestoacasa. Qui pare proprio che il profitto venga prima della salute. Grazie alla nostra Compagna Lorena Tacco per il suo impegno, come sempre in prima linea. Siamo al vostro fianco.
#coronavirus
A seguito dei dpcm dell’ 8 e 9 marzo che hanno disposto misure restrittive a contrasto dell'epidemia di Codiv 19, tra le altre<x-apple-data-detectors://1>, della mobilità personale, del successivo chiarimento del MAECI che ha confermato la possibilità di comprendere il lavoro frontaliero tra i comprovati motivi per gli spostamenti autorizzati all'interno della zona di contenimento rafforzato, da domenica l'intero territorio nazionale, osserviamo situazioni articolate e atteggiamenti differenti lungo i confini del Paese.
Comitato NO MES - L’Eurogruppo del 16 marzo ha posto all’ordine del giorno l’accordo politico sulla riforma del MES. La cosa era già stata anticipata da organi di stampa.
Di fronte alla crisi che stiamo vivendo questa scelta è irresponsabile.
Il Governo italiano ha annunciato che chiederà al Parlamento l’autorizzazione a modificare il profilo della finanza pubblica per mettere a disposizione dell’economia reale ingenti risorse da utilizzare nell’immediato (fino a 7,5 miliardi di euro, corrispondenti a deficit aggiuntivo pari a 6,3 miliardi). Queste risorse, oltre a garantire la piena funzionalità del sistema sanitario, finanzieranno gli interventi a sostegno delle imprese che rischiano la chiusura a causa della crisi.
L’allarme Coronavirus che stiamo vivendo, in primo luogo nelle nostre Regioni e ora in tutta Italia con l’allargamento della zona rossa, non deve fermarci dal riflettere sulla situazione della sanità e del lavoro in Italia e delle riforme che in questi anni hanno permesso privatizzazioni della sanità e precarizzazione del mondo del lavoro. Non basta chiudere bar e locali se i governi regionali lasciano mano libera alle imprese che giovano del lavoro in appalto o tardano nel rendersi conto che i tagli alla sanità di questi anni hanno reso impossibile qualsiasi tipo di prevenzione efficace e pericoloso l’aggravarsi di qualsiasi epidemia.
Rifondazione Comunista chiede al governo di sospendere le attività in tutte le aziende e le fabbriche che non si considerino essenziali. E bisogna farlo su tutto il territorio nazionale se si vuole fermare il contagio. I cinesi lo hanno fatto. La Costituzione garantisce il diritto alla salute e non si può fermare davanti ai cancelli delle fabbriche, dei call center, delle aziende. Anche nei grandi stabilimenti come SEVEL e Fincantieri non sono state finora garantite misure prevenzione e governo e regioni non hanno attivato controlli. Abbiamo messo sul nostro sito a disposizione un vademecum di tutela del lavoratore dal rischio biologico. Bene fanno lavoratori che cominciano a scioperare come nella logistica.
Prc Lombardia - Non c'è motivo di nominare un "super" commissario. Tra l'altro sarebbe un duplicato perché c'è già il capo della Protezione Civile. Il governo faccia il suo mestiere. Proposte di personaggi screditati come De Gennaro o Bertolaso sono indecenti.
Invece di queste trovate è bene che ci si occupi di reddito e salute di lavoratrici e lavoratori. Ci sono partite IVA rimaste senza reddito e lavoratori nelle aziende senza misure di protezione dal coronavirus.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale Rifondazione Comunista - Sinistra Europea
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