Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva

 

Ieri era a Senna Comasco si è formalmente costituito il Comitato Intercomunale a Difesa del Territorio. Cliccate qui per leggere il comunicato ufficiale.

Intenso e partecipato l’incontro che ha visto duecento persone sempre attente, desiderose di fare sentire la loro voce e di avere informazioni chiare rispetto alle scelte sulla viabilità nell’area della brughiera brianzola che in questo momento vedono progetti, bocciature, varianti, piani di fattibilità e piani regolatori territoriali… tanti strumenti che sembrano però incapaci di dare una risposta chiara al problema e di cui alla fine non è sempre chiara neppure la paternità. La Regione Lombardia ha investito 200.000 euro nel progetto di fattibilità dell’autostrada Varese-Como–Lecco presentato al Pirellino, che contiene la variante al Lotto 2 della tangenziale di Como, ma a detta di rappresentanti della Regione presenti ieri sera al dibattito, non ha sposato il progetto, ha solo recepito le richieste di 23 Associazioni di Categoria e delle Camere di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura delle Province interessate (che hanno versato i restanti 400.000 euro di costo del progetto). Contraria al progetto presentato sembra essere anche l’Amministrazione Provinciale di Como. Quello che è certo è che il primo lotto della tangenziale fino allo svincolo di Acquanegra fra Como e Casnate verrà terminato entro il 2014 e inevitabilmente bisognerà pensare a trovare soluzioni e continuità nella rete viaria per non peggiorare al posto di migliorare la situazione del traffico. Sappiamo anche che i tracciati di autostrade, una volta disegnati su carta e, come in questo caso anche inseriti nel Piano Territoriale della Regione Lombardia e quindi vincolanti per i Comuni, hanno forti probabilità prima o poi di essere realizzati, anche se oggi mancano i fondi. O meglio, i fondi ci sono ma sono insufficienti per la realizzazione del tracciato originario in galleria, il che aumenta il rischio di una scelta dettata solo da motivi economici, senza valutarne i costi ambientali e la perdita di aree verdi che non hanno prezzo perché insostituibili una volta distrutte. Un’autostrada è per sempre e una volta costruita porta con se inevitabilmente altre opere altrettanto distruttive dell’area che attraversa, oltre all’ovvio inquinamento visivo, acustico e dell’aria.

In una situazione così confusa noi cittadini rimaniamo in un limbo che oscilla fra l’accettazione tipicamente nazionale, l’inutile allarmismo e l’indifferenza. Ieri sera c’era tutto fuorché accettazione e indifferenza, ma non c’era neppure allarmismo. C’era solo il desiderio di prendere coscienza di fatti che ci toccano direttamente e di capire progetti che rischiano, se attuati così come sono, di stravolgere la vita e il lavoro di molti di noi. Facciamo dunque sentire anche la nostra voce perché le strade che saranno percorse (in questo caso anche fuor di metafora) non siano costruite “sopra le nostre teste” (anche questo non solo metaforicamente parlando).

Quello che ieri sera l’intera sala senza eccezione alcuna ha chiesto è una risposta che parta da esigenze reali e quantificate del territorio in termini di viabilità, che parta soprattutto da un presupposto che deve stare a monte di qualsiasi scelta progettuale e cioè operare nel massimo rispetto possibile dell’ambiente, delle attività che sul territorio si svolgono e di chi ci vive.

E’ stato bello ieri sera vedere l’immediata e incondizionata l’adesione dei rappresentanti delle diverse associazioni del settore agricolo presenti in prima fila, e ciò anche in considerazione del fatto che la variante proposta penalizza, oltre all’ambiente nel suo insieme, proprio le aziende agricole, agrituristiche e florovivaistiche attive in quest’area, e sono ancora molte, nonostante sia spesso considerata solo come una zona esclusivamente industriale e artigianale. Le accorate parole della prof. Lang, presidentessa di Italia Nostra, hanno sottolineato come spesso ci si dimentica che l’agricoltura rimane il settore primario. La nostra è ancora un’area di grande bellezza e valore ambientale, come hanno raccontato le immagini proiettate dal nostro gruppo Salvabrughiera.

E’ stato bello vedere come il neocostituito Comitato stia ottenendo l’adesione di quasi tutti i Comuni interessati, evitando il rischio più che reale di una visione campanilistica e opportunistica per cui si difende solo il proprio orto cercando di spostare il problema un po’ più in là.

E’ stato bello vedere come gli interventi del numeroso pubblico presente siano stati un vero fiume in piena di richieste, di chiarimenti e di appelli per un approccio del problema viabilità che non veda solo la costruzione di “varianti”, ma piuttosto che cerchi “alternative” strutturali, compatibili con l’ambiente e la tutela del territorio, dalla riqualificazione del trasporto su rotaia, allo sviluppo del telelavoro, a soluzioni transfrontaliere che passano per il Ticino (allungando di soli 4 km il percorso rispetto all’ipotesi di autostrada). Forti anche le testimonianze di solidarietà di altre associazioni che stanno portando avanti la stessa azione di difesa del territorio in un’area complessa come è quella brianzola, dal WWF di Seregno, a Legambiente di Tradate, al Comitato per il Parco Regionale della Brughiera, a piccoli gruppi spontanei come L’ontano presente a Montorfano a difesa del parco.

Anna Maspero, del Gruppo Salvabrughiera e fra i promotori del Comitato Intercomunale a Difesa del Territorio

http://www.salvabrughiera.com

Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva

il 22 gennaio 2010 alle 20.30 presso all’Enaip in via Dante 127 a Como , secondo incontro del percorso dal titolo: "La dimensione economica del volontariato e dell'associazionismo" con Matteo Villa, ricercatore presso il Dipartimento di Scienze politiche sociali dell'Università di Pisa, Mauro Meggiolaro, della rivista Valori e Marco Lorenzini, dell'Associazione Volontariato Comasco, qui sostituito da Danilo Lillia.

Il volontariato è una attività gratuita, ma i servizi che offre hanno in realtà un valore economico, e spesso suppliscono a carenze pubbliche e possono entrare in concorrenza con attività economiche. D'altra parte il volontariato introduce nell'economia una dimensione di gratuità che sembra indispensabile per far crescere una economia solidale. Fino a che
punto chi presta la sua opera volontaria ne è cosciente? Quali sono i limiti oltre i quali il volontariato non può più offrire servizi adeguati ai bisogni? Che ruolo ha il volontariato nel prefigurare un diverso tipo di economia?

Promosso da AVC-Centro Servizi Volontariato, ARCI Como, Confcooperative Como, Coordinamento Comasco per la Pace, L'isola che c'è - rete comasca di economia solidale, Rete Commercio Equo Como

 

Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva

 

XII convegno annuale 10 • 12 • 13 dicembre

vedi il programma

12 Dicembre 

mattina per le scuole ore 9.00 - 13.00
Spettacolo
SOGNI clanDESTINI
della Compagnia Ibuka Amizero



Interventi di
Severino Proserpio
Associazione I Bambini di Ornella
e fondatore del CLAS CGIL
Kossì Komla Ebrì scrittore
Gabriele Del Grande giornalista Redattore Sociale

qui scarici il video in formato DVIX

Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva

Convegno  “Partecipare a Como: perché? come? dove?”
sabato 28 novembre
Aula Magna dell’Università dell’Insubria - via S. Abbondio 9 – Como

 

 

 

A ogni secondo la città infelice contiene una città felice che nemmeno sa di esistere (I. Calvino; Le città invisibili; Einaudi; 1980; Torino), con quest’idea il CSV di Como ha cercato di co-costruire un percorso sulla partecipazione sociale per indagare come le varie realtà di questo territorio si confrontano e interagiscono tra loro.  Lo scopo? Immaginare e progettare il futuro, insieme.
«Si sente spesso ripetere» spiega Martino Villani direttore Csv di Como «che bisogna riuscire a lavorare insieme, unire le competenze e le forze in modo sinergico, ma non c’è occasione per fermarsi a ragionare sul perché sia così difficile lavorare in rete. 
Il convegno di sabato 28 è un momento privilegiato di questo percorso al quale invitiamo tutti a partecipare, perché nella capacità di lavorare, interagire e progettare insieme c’è in nuce il futuro del nostro territorio».

Sono diversi i soggetti che convivono e interagiscono in ambito locale: terzo settore, istituzioni socio-sanitarie, scuola, mondo economico, associazioni, sindacati, organizzazioni di volontariato.
Complessità, frammentazione e divergenze ostacolano la possibilità di progettare insieme azioni incisive sulla realtà e di formulare proiezioni condivise.
Proprio per ricercare convergenze utili ai prossimi interventi su questo territorio e creare le premesse per efficaci collaborazioni, l’Associazione del volontariato comasco – Centro servizi per il volontariato invita al convegno “Partecipare a Como: perché? come? dove?”. In questa occasione si vuole dare valore all'esperienza del dialogo e della comprensione, su questioni definite, finalizzate al favorire una migliore analisi dei problemi, non ricercando la semplificazione delle differenze o la concordanza dei punti di vista, ma scoprendo dei punti comuni sui quali gettare basi per futuri investimenti.
Il lavoro di progettazione del convegno si è svolto attraverso un laboratorio partecipato da diversi attori rilevanti del territorio: Univercomo, Confindustria Como, ASL Como, Consorzio Sol.Co Como, Fondazione Provinciale della Comunità Comasco, Istituto magistrale di scuola superiore “T. Ciceri”, Provincia di Como, Comune di Como, Coordinamento degli Uffici di piano, , Associazione Aiart, Associazione L’Isola che c’è, Associazione Incroci, Associazione So.La.Re, Associazione Telefono donna, Cisl Como, Coop. Altreconomia.

Il programma prevede:

ore 09.30  Saluti
Fiorenzo Gagliardi presidente dell'Associazione Volontariato Comasco
Vice sindaca della citta di como Ezia molinari
Vice Prefetto aggiunto Nicola Venturo

ore 10.00    Introduzione ai lavori Martino Villani,  Centro Servizi per il Volontariato

ore 10.30    Visione del documento video “Prospettive lariane”

Il gruppo progettuale ha condiviso il metodo di lavoro, individuando due temi emergenti (il sistema lago e il dormitorio in

città). I casi di studio sono stati scelti perché significativi per lo sviluppo del territorio, capaci di suscitare l’interesse alla

partecipazione e perché adatti a coinvolgere un nuovo gruppo di attori che aiutassero a comprendere come la

partecipazione si realizza sul territorio comasco.

Questi due temi sono stati oggetto di 15 interviste nella scuola Dreamers della Camera di Commercio di Como, rivolte a

referenti di Istituzioni e organizzazioni locali che nel tempo si sono impegnate sui  temi in esame. Le interviste e i relativi

video sono stati utili per esplicitare/definire i diversi sguardi e le possibili convergenze emerse.

Filippo Camerlenghi, Il Faro Verde,
Mauro Guerra, presidente piccoli comuni Anci e vicesindaco di Tremezzo
Alberto Bracchi, La città possibile
Carlo Romanò, Provincia di Como
Ambra Garancini, associazione Iubilantes
Luigi Guglielmetti, FIPS
Achille Mojoli
Rocco Belmonte, ex Comune di Como
Rosangela Pifferi, ufficio stranieri e Anolf
Bruno Vegro, Lila
Luigi Nessi, Paco
Carlo Guffanti, Don Guanella
Alessio Butti,
Simona Saladini
E’ stato un laboratorio per indagare la capacità di fare rete, di collaborare.

ore 10.45 Riflessioni partecipate. Francesca Paini, consorzio Solco Como per il gruppo di lavoro “Partecipare a Como” e Sofia De Ascentiis, docente istituto Teresa  Ciceri


ore 11.15 Generare valore a Como. Mauro Magatti Università Cattolica di Milano

ore 11.45 Ricostruire legami ricostruendo la storia. Gianfranco Giudice Istituto Giovio e ricercatore

ore 12.15  Per una sintesi … Franca Olivetti Manoukian, Studio APS di Milano


ore 14.30 Il territorio racconta, esperienze di partecipazione a confronto. Tavola rotonda condotta da Valter Tarchini (studio APS di Milano), intervengono: Mauro Frangi, coordinatore del Tavolo di monitoraggio dell'economia provinciale. Carlo Venturini, direttore del piano di Zona del distretto di Menaggio. Mariangela Forasacco, referente del coordinamento Psiche Idee. Bruno Mazza, referente del progetto “Utilità sociale e responsabilità ambientale”. Conclusione dei lavori a cura di Franca Olivetti Manoukian e Martino Villani.



puoi anche scaricare i file video in formato dvx:

mattina (695mb)

pomeriggio (850mb)



 

Sede: via Col di Lana 5  22100 Como – tel. 031-301800 – fax 031- 2759727 -
E-mail:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.   Web: www.csv.como.it

Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva

Da un dialogo tra alcuni attori del territorio – cooperazione, volontariato e associazionismo, economia solidale, commercio equo e solidale – è nata l’esigenza di avviare un percorso di confronto che permetta di riallacciare le tante pratiche che sono diffuse sul nostro territorio con una riflessione che guardi più in alto, a quale è il modello di economia e di società a cui stiamo lavorando e auspicando, e a quale è il progetto di cambiamento che le nostre attività vogliono sviluppare sul territorio.

Primo incontro, venerdì 20 novembre 2009 - ore 20:30 :

Il commercio equo tra economia globale e mercati locali.

c/o Enaip, Via Dante 127 – Como (parcheggio interno)

Martino Villani, direttore CSV Como

Emilio Novati, presidente Cooperativa Equo Mercato Cantù

Alberto Zoratti, Cooperativa Sociale Fair

Il commercio equo si pone l'obiettivo di costruire rapporti di scambio più giusti con i produttori di paesi poveri e lontani, ma la costruzione di una economia solidale trova i suoi attori principali e i suoi valori di riferimento nelle comunità locali. Come si conciliano questa attenzione al mercato globale e l'esigenza di consolidare le economie locali? Come si concilia l'esigenza ecologica di una filiera corta con le importazioni da comunità lontane? Quale modello di relazioni tra Paesi è compatibile con una economia solidale e sostenibile? 

-------

 

AVVISI

 informati e segui su

Telegram 

SEGNALAZIONI

Sostieni sempre le nostre iniziative con PayPal

 

JumaMap - Refugees Map Services è una mappatura - a livello nazionale - dei servizi rivolti ai richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale. I contenuti della piattaforma sono disponibili in 11 lingue

Feed RSS

 
 
 
 
Seguici, sostienici e collabora.
 
Contattaci 

Servizi ai soci

 

Sostieni oggi le nostre attività, inviando il tuo contributo a:

ASSOCIAZIONE NOERUS

IBAN IT28Z0306910928100000000139 (ISP)

 
 

Collegati su Twitter o Telegram e seguici

 

    

 

 

©2024 Sito realizzato da Noerus aps

Search

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.