Giovanna Capelli, responsabile scuola della Segreteria Regionale del Prc/SE Lombardia ha dichiarato: «Domani gli studenti e le sudentesse italiane si mobiliteranno con manifestazioni e iniziative di piazza per rappresentare nello spazio pubblico il loro disagio personale e il loro punto di vita politico verso un sistema scolastico completamente in dissesto, colpito dalla legge della cosiddetta «Buona Scuola « nella sua funzione costituzionale di strumento per la promozione della uguaglianza .
Infatti da soggetti del diritto allo studio e al sapere gli studenti sono stati trasformati in clienti di offerte formative parcellizzate di Istituti in competizione reciproca, gestiti in modo privatistico dal Dirigente menager, che marginalizza la centralità della didattica e delle finalità pedagogiche della istruzione pubblica.
L’alternanza scuola lavoro è la rappresentazione simbolica di questa trasformazione subalterna al mercato: addestra studenti e studentesse ad essere forza lavoro senza diritti, a entrare docilmente nel meccanismo della flessibilità, della precarietà, al comando del capitale. E’ un assaggio del futuro a cui la globalizzazione neoliberista li avvia.Non a caso la legge di stabilità 2018 non aumenta il finanziamento al diritto allo studio e alla istruzione e invece incrementa gli incentivi alle aziende che saranno disponibili ad accogliere gli studenti della alternanza scuola lavoro .I soldi ci sono per banche ed aziende non per gli studenti e gli insegnanti e per l’ edilizia scolastica.
Como, 23 novmbre 2017 - Le lavoratrici che operano negli appalti di servizi nelle scuole di Como e provincia durante i mesi estivi non hanno reddito, non possono usufruire, per i periodi di inattività, della Naspi, in virtù del principio che il rapporto di lavoro perdura anche nei periodi di sosta non lavorati per la chiusura delle scuole, non hanno diritto neppure agli assegni familiari e sono penalizzate pure nel diritto di accesso alla pensione.
PEr capirci, oggi l'Inps calcola la loro anzianità contributiva sulla base dell’effettivo lavoro.In questo modo i periodi di non lavoro, prestabiliti dal contratto, non vengono valorizzati per il diritto alla pensione, nonostante non ci sia interruzione del contratto di lavoro. Abbiamo scritto ai parlamentari per porre l'attenzione sulla questione e chiedere un intervento.
«Quando per pure ragioni di propaganda e ricerca di consenso tra l’elettorato della destra leghista si danno informazioni faziose ed arrivano dichiarazioni come quella del Sindaco Landriscina».
Fabrizio Baggi (segretario Provinciale Organizzativo Prc/SE Como) e Stefano Rognoni (Resp. Immigrazione Prc/SE Como) hanno dichiarato:
«Le dichiarazioni del Sindaco di Como Mario Landriscina in merito ai migranti che stazionano nella zona adiacente all’autosilo di Val Mulini sono faziose, errate ed il frutto di una spasmodica ricerca di consenso tra le branche più razziste e xenofobe del suo elettorato. Le compagne ed i compagni di Rifondazione Comunista da ormai un anno e mezzo seguono insieme a tante e tanti altri la questione dei richiedenti asilo e dei migranti in transito nella nostra città e proprio per questa ragione, noi che viviamo giorno dopo giorno l’evolversi della situazione possiamo fare un pò di chiarezza in merito al servizio andato in onda questa sera su Espansione TV.
Il Sindaco dichiara che:
FALSO! La verità è che il campo di Via regina ha regolamenti così rigidi, che derogano al ribasso, a causa di una mancanza di un reale inquadramento giuridico del campo stesso, quasi la totalità delle regole, già estremamente restrittive che normalmente hanno i CAS. Per questa ragione i ragazzi che stazionano in “Val Mulini” NON HANNO LA POSSIVBILITA’ DI ACCEDERVI pur essendo in attesa di un pronunciamento della Commissione, o addirittura, in alcuni casi, già in possesso dello stato di Rifugiato.
FALSO! A quanto sembra la cosiddetta “Emergenza Freddo” destinerà 10 posti letto ai migranti e probabilmente altri 5 avranno la possibilità di accedere in un’altra struttura. Che ne sarà degli altri circa 50 ragazzi che allo stato attuale delle cose ogni notte lottano contro freddo, gelo ed ipotermie?
Correre insieme per dire no alla violenza sulle donne. La Cgil di Como organizza una corsa non competitiva per sensibilizzare contro la violenza verso le donne.
Appuntamento in piazza Verdi, a Como, il 25 novembre alle 15. Percorso corsa: piazza Verdi, Tavernola (navigazione), piazza Verdi. Per chi, invece, volesse camminare, il percorso prevede: piazza Verdi, villa Olmo, piazza Verdi.
La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è una ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1999, designando il 25 novembre come data della ricorrenza e ha invitato i governi, le organizzazioni internazionali e le Ong a organizzare attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica in quel giorno. L’Assemblea Generale dell’Onu ha ufficializzato una data che fu scelta da un gruppo di donne attiviste, riunitesi nell’Incontro Femminista Latinoamericano e dei Caraibi, tenutosi a Bogotà nel 1981.
Questa data fu scelta in ricordo del brutale assassinio nel 1960 delle tre sorelle Mirabal considerate esempio di donne rivoluzionarie per l’impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Rafael Leónidas Trujillo. il dittatore che tenne la Repubblica Dominicana nell’arretratezza e nel caos per oltre 30 anni. Il 25 novembre infatti, le sorelle Mirabal, mentre si recavano a far visita ai loro mariti in prigione, furono bloccate sulla strada da agenti del Servizio di informazione militare.
Como, 20 novembre 2017 - Il mancato rinnovo del contratto nazionale degli operai edili dopo 1 anno e 5 mesi dalla scadenza del precedente, è un atto ostile contro i lavoratori. Dal luglio 2016 la trattativa non è mai entrata nel merito della piattaforma presentata dai sindacati.
La delegazione dell’Ance, a livello nazionale, non è in grado di esprimere la volontà di arrivare in tempi brevi alla firma del contratto. Il ridisegno degli assetti dirigenziali da un lato e la dialettica interna sulla gestione delle materie previste dal contratto dall’altro, pone l’Ance in una condizione di dilatare in continuazione i tempi per affrontare i temi posti dalla piattaforma.
La presentazione di una contro-piattaforma a febbraio. da parte delle delegazioni datoriali esplicita la volontà di non dare risposte concrete alle esigenze dei lavoratori.
In aggiunta ai temi per il rinnovo , gli operai edili sono in mobilitazione anche per l’assenza di risposte concrete sull’anticipo dei tempi di approdo alla pensione. Il 70% di respinte delle domande di Ape Social da parte dell’Inps, l’innalzamento dell’età di vecchiaia fino a 67 anni proposto dal Governo Gentiloni, sono elementi che non tengono conto di quanto sia faticoso svolgere il lavoro del muratore.
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