“Per porre fine all’emergenza è necessaria prima di tutto riconoscerla con onestà e gestirla come tale. La situazione attuale deriva da responsabilità politiche chiare, ossia dal ventennio di politiche miopi della Lega e delle destre. Serve nel breve periodo farsi aiutare da altre regioni e, dove si può, dall’Europa e in prospettiva avviare le condizioni per una gara pubblica europea per trovare partner internazionali privati che portino investimenti sul materiale rotabile”. Lo ha dichiarato il consigliere regionale Angelo Orsenigo, a margine di un convegno organizzato dal Pd sull’emergenza trasporti in Lombardia, che si è tenuto al belvedere di Palazzo Pirelli. “In Lombardia la domanda di trasporto ferroviario è in forte crescita, non solo nelle grandi città ma anche nei centri minori. Questo perché la regione, trainata soprattutto da Milano ma non solo, sta diventando sempre più attrattiva e di conseguenza la domanda di mobilità sarà sempre più alta. La domanda di trasporto ferroviario e di mobilità pubblica è in forte e continua crescita, dunque limitare il trasporto ferroviario solo ad alcune aree non è una buona soluzione. Per questo, oltre che indire una gara europea, è necessario che la Regione investa sulla rete, come non ha fatto negli ultimi anni, e non solo sulla mobilità su gomma che ha un impatto ambientale molto più alto. Questo per arrivare ad avere un servizio ferroviario efficiente e sicuro”. Il Pd regionale lancia, infine, la campagna “Adotta una stazione”. Dall’11 febbraio prossimo si potranno inviare segnalazioni o foto di stazioni che richiedano interventi di riqualificazione urgente che saranno trasmessi ai gestori delle stazioni e alla Regione.
“Apprendo con favore della notizia della chiusura delle indagini preliminari sull'inquinamento da Pfas causato dalla Miteni e del relativo rinvio a giudizio di tredici indagati per avvelenamento delle acque e disastro innominato. Come ho avuto modo di dire ai cittadini veneti in più occasioni e come è stato riconosciuto nelle parole dette dalle "mamme no pfas" al ministro Costa - che le ha incontrate il 10 gennaio alla Camera - ogni progresso sulla vicenda Pfas in Veneto è stato sostenuto sempre dal Partito Democratico e dai suoi Esecutivi: in primis mettendo a disposizione nella Finanziaria del 2017 con il Governo Gentiloni i fondi per poter costruire un by-pass idrico per l’approvvigionamento idrico di acqua salubre per i cittadini nelle aree colpite dall'inquinamento in Veneto, in secondo luogo con la legge contro gli ecoreati. Spiace infatti leggere che autorevoli esponenti del Movimento 5 Stelle mentano sapendo di mentire. La legge sugli ecoreati, la legge 68/2015, è una legge del PD, sostenuta nel 2015 da un Governo PD e approvata dal PD a larga maggioranza in Parlamento e frutto di una storica battaglia condotta con le maggiori associazioni ambientaliste in tutta Italia. Proviene dall’AC 342 Realacci, a cui successivamente si è aggiunta poi la proposta successiva dei colleghi Micillo (AC957) e Pellegrino (AC1418) nella passata legislatura. Battaglie ambientali così importanti offuscate da fake news qualificano male solamente chi non dice la verità”. Così afferma l’On. Chiara Braga, deputata del PD e capogruppo PD nelle commissioni ambiente ed ecomafie della Camera.
immagine www.legambienteveneto.it
L’Assessore regionale al welfare Giulio Gallera ha risposto a un’interrogazione del M5S Lombardia sulla fusione della Casa di Riposo di Lomazzo con quella di Bregnano.
Il Movimento ha chiesto se Regione Lombardia si sia attivata per controllare il procedimento di fusione.
L’Assessore ha spiegato che “il piano di controllo prevede verifiche sul 15 per cento delle fondazioni”, per “Bregnano a fronte di criticità nel bilancio si è proceduto ad ulteriori approfondimenti” e fornito documentazione ampia sulle attività di controllo della Regione sulla fusione. E ha concluso “i controlli sono stati molti, il potere di controllo c’è e teniamo monitorata la situazione. Fino a quando non avremo certezza della sostenibilità economica del progetto non daremo le autorizzazioni”.
I Consiglieri regionali del M5S Lombardia Marco Fumagalli e Raffaele Erba dichiarano: “Ringrazio l’Assessore per l’approfondita analisi. Rimane il dubbio che una vicenda durata anni non comporti un intervento preventivo. L’immobile che acquisirà Lomazzo è svalutato e per i cittadini c’è una perdita. Per il futuro sarebbe meglio adottare clausole per evitare che si arrivi a questi comportamenti”.
“La Giunta regionale si impegni a destinare le risorse delle compensazioni ambientali derivanti dalla provincia di Como, corrispondenti a un ammontare complessivo di circa 21 milioni di euro, a investimenti a vantaggio del territorio comasco attraverso il finanziamento di un piano straordinario di interventi che ricomprenda anche le opere di ripristino delle superfici interessate dagli incendi boschivi”, è la sintesi della mozione urgente, depositata questa mattina, durante la seduta di consiglio regionale, da Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd, dopo i fatti accaduti in territorio di Sorico durante le festività.
“Nella mozione chiedo poi di seguire alcuni precisi indirizzi, come l’individuazione delle superfici pubbliche e private sulle quali l’azione pubblica è giustificata e la localizzazione degli opportuni interventi finalizzati alla prevenzione del rischio di incendio – spiega Orsenigo –. Ma nel piano vorrei anche che la Giunta si impegnasse ad avere un approccio partecipativo, rispondendo alle esigenze espresse dai territori interessati e acquisendo informazioni tecnico-scientifiche”.
Rimane solo la verifica della possibilità di discutere di questi temi: “Questa per noi è una mozione urgente, ma spetta al presidente del consiglio regionale riconoscerne l’urgenza. Oltre tutto, andrà in coda al resto dei punti all’ordine del giorno. Ecco, voglio sperare che venga confermata la necessità di discutere dell’argomento nella seduta di oggi, senza rinviare ancora una questione che per l’Alto lago è diventata emergenziale”, conclude il consigliere Pd.
L’Assessore regionale al Territorio Pietro Foroni ha risposto a un’interrogazione del M5S Lombardia sugli incendi nella zona di Varese.Il M5S chiede che la Regione Lombardia si attivi per salvaguardare il bosco e fare sì che incendi come quelli che hanno coinvolto le zone di Varese e Como non si ripetano annualmente. L’Assessore Foroni ha spiegato che “condizioni metereologiche assolutamente avverse con siccità e forti venti” avrebbero favorito i roghi e ricostruito le attività di intervento che hanno fronteggiato gli incendi. Per l’Assessore “il sistema ha risposto con la massima efficienza”.Roberto Cenci, consigliere regionale di Varese del M5S e Raffaele Erba, consigliere regionale di Como del M5S, hanno dichiarato: “Il ripetersi annuale, nel periodo invernale, di incendi nei boschi è un grave danno per tutti i lombardi. La nostra regione si deve dare una mossa e deve dimostrare di saper prevenire gli incendi. I roghi hanno devastato, solo a Varese, un’area di circa 400 ettari, pari a 600 campi di calcio.Il sottobosco è bruciato totalmente, c’è stata una perdita di biodiversità e sono stati immessi in atmosfera quantità enormi di inquinanti. Mi auguro che le iniziative proposte dall’Assessore con il finanziamento della messa in sicurezza del torrente Tinella per la prevenzione vengano messe in campo rapidamente. Ovviamente non è abbastanza: servirebbero oltre 2 milioni per recuperare i danni dell’incendio solo a Varese e, al momento, sono stanziati solo 800 mila euro.Da quando siamo stati eletti abbiamo verificato che in Consiglio regionale si discute e si scrive molto. Forse bisognerebbe discutere di meno e agire di più per risolvere problemi come questo”.
Sulla vicenda della riconsegna dell'immobile di piazzale Santa Teresa dall’Università dell’Insubria al Comune di Como interviene Matteo Introzzi, segretario del Circolo Pd Como Convalle, ipotizzando utilizzi attraverso progetti di housing sociale.
“Adesso che l’Insubria ha rinunciato all’uso del Collegio di piazza Santa Teresa auspichiamo che il Comune, approfittando della decisione ed evitando che possa subentrare una situazione di degrado dovuto all’abbandono, decida di sfruttare gli spazi già pronti per la realizzazione di un progetto di housing sociale a vantaggio di persone in sofferenza abitativa e solitudine, sia italiane che straniere”.
Non solo un modo per riutilizzare un immobile dismesso, secondo Introzzi: “L’amministrazione comunale dimostrerebbe così la propria volontà di intervenire nell’aiuto ai propri concittadini non soltanto con slogan, ma con azioni concrete e facilmente realizzabili. Le possibilità di realizzarle ci sono: i progetti di housing first sono previsti dal programma ‘Strade verso casa’ per i quali il Comune di Como è già beneficiario di oltre 840mila euro derivanti dall'assegnazione del Pon Inclusione”.
Seguici, sostienici e collabora.
|
Contattaci |
Sostieni oggi le nostre attività, inviando il tuo contributo a: ASSOCIAZIONE NOERUS IBAN IT28Z0306910928100000000139 (ISP) |