allegato documento ufficiale
Verni (M5S Lombardia). Fanghi in agricoltura: mancano le linee guida della Regione per i Comuni
La Giunta regionale della Lombardia ha risposto a un’interrogazione del Consigliere regionale del M5S Lombardia Simone Verni sull’emissione delle linee guida per l’uso dei fanghi in agricoltura.
L’interrogazione chiedeva: “Se Regione Lombardia, intenda attuare quanto sancito dalla DCR X/1548 Mozione n. 811"Linee guida per i comuni per l'impiego dei fertilizzanti sui suoli, in particolare in merito allo spandimento dei fanghi di depurazione", approvata all'unanimità dalle Commissioni VI "Ambiente e Protezione Civile" e VIII "Agricoltura, Foreste e Parchi" in sede deliberante il 27/6/2017 e predisporre, le linee guida finalizzate a fornire un supporto tecnico ai Comuni per l'adozione di un regolamento che disciplini le modalità di utilizzazione agronomica dei fanghi di depurazione e dei gessi di defecazione affinché i criteri e le modalità siano omogenei su tutto il territorio lombardo”, per garantire una maggiore salvaguardia dell’ambiente e della salute dei cittadini.
La giunta ha dato una lunga risposta riassumendo per sommi capi la normativa vigente (nazionale e regionale) e l’attività fatta da Regione Lombardia comunicando di aver inviato all’ANCI, nel febbraio 2018 (Giunta Maroni), una sorta di circolare riepilogativa.
Per Verni: “La risposta è totalmente insoddisfacente. Non avevamo chiesto sette minuti di riassuntino di quello che aveva ha fatto la Giunta regionale fin qui. Abbiamo chiesto di dare applicazione a una mozione approvata dal Consiglio regionale. La Regione Lombardia non ha ancora emanato le linee guida per i Comuni ma si è limitata ad una circolare. Il tema delle linee guida oltre a dare un valido e concreto supporto ai Comuni e ad uniformare la gestione di fanghi in tutto il territorio lombardo, metterebbe al riparo i Comuni da errori e/o ricorsi al TAR e molti Comuni, spaventati da ciò, attendono l’emissione di tali linee guida. Non è chiaro il perché la Giunta non dia seguito alla Mozione se è per mancanza di volontà o per limitata capacità! La giunta deve attuare la mozione, non siamo in una bocciofila, ma in un’Assemblea eletta da oltre 10 milioni di cittadini e la Giunta applicare una mozione votata dal Consiglio regionale, perché non è un’opinione, né una richiesta di un favore!”.
Il Consiglio regionale ha reinviato alla Commissione regionale competente la discussione sulla mozione tesa alla riorganizzazione della navigazione dei laghi. Il M5S Lombardia aveva depositato un emendamento alla mozione, che ripresenterà in Commissione, che chiedeva uno studio generale dettagliato sulla mobilità lacustre in Lombardia.
Per Raffaele Erba, consigliere regionale del M5S Lombardia, “prima di qualsiasi iniziativa è necessario capire quali soluzioni e quali sviluppi possono esserci nell’ambito della navigazione lacustre.
Lo studio deve avere caratteristiche innovative e guardare alla mobilità sui laghi come una alternativa che può ridurre il traffico veicolare. Orari, coincidenze, biglietterie, carenze infrastrutturali, problematiche e mezzi ibridi o elettrici. Nulla va lasciato al caso per potenziare un servizio che può rappresentare un cambio di passo nel trasporto pubblico e nella tutela dei nostri territori. Ovviamente lo studio dovrà coinvolgere università, giovani e il territorio, che deve essere parte attiva nel processo politico-decisionale”.
A pochi giorni dalla chiusura del bando del Premio Internazionale di Letteratura Città di Como gli organizzatori tirano le somme e i numeri in continua crescita sono davvero sorprendenti: sono circa 2.500 i partecipanti da tutto il mondo a questa edizione nelle varie categorie. Giorgio Albonico, fondatore e organizzatore del Premio ha commentato con soddisfazione i risultati: “Siamo felici perché una vasta partecipazione ci consente di continuare in totale autonomia e per questo ringraziamo gli scrittori, i poeti e tutti i concorrenti che lo permettono.”
Ora toccherà alla Giuria operare una prima scrematura per arrivare a nominare un’ampia rosa di finalisti che sarà comunicata ad inizio settembre, mentre per la fine dello stesso mese si arriverà a determinare i finalisti. Giuria composta da personalità autorevoli del mondo del giornalismo, della letteratura e dell’arte, a partire dal presidente Andrea Vitali, con Edoardo Boncinelli, Francesco Cevasco, Milo De Angelis, Giovanni Gastel, Dacia Maraini, Armando Massarenti, Pierluigi Panza, Flavio Santi, Laura Scarpelli, Mario Schiani. Affiancati da un Comitato di Lettura composto da giornalisti, studenti, gruppi di lettura, blogger, bibliotecari e dalle Librerie comasche.
Narrativa, poesia, saggistica, racconti e opere multimediali, le sezioni in gara. Oltre alle numerose opere edite, sono quasi 400 gli autori che concorrono nella categoria opere inedite e sarà l’editore Francesco Brioschi a pubblicare il manoscritto vincitore. “La partecipazione di case editrici importanti dà autorevolezza al Premio, ma noi vogliamo dare spazio e impulso anche alle nuove voci e permettere ad autori capaci e di qualità di farsi conoscere” - commenta Albonico che aggiunge - “Il Premio intende inoltre contribuire ad arricchire l’offerta culturale della città organizzando, durante tutto l’anno, attività ed incontri.” Lo confermano gli eventi organizzati in questi primi mesi che hanno visto tra gli ospiti Michelangelo Pistoletto, artista, pittore e scultore, Luciano Fontana, Direttore del Corriere della Sera e lo scrittore americano Glenn Cooper, accolto sabato scorso alla libreria ubik in una Piazza San Fedele gremita di lettori.
“lo scrivente Difensore regionale, non comprendendo le ragioni del diniego, accoglie il ricorso e invita Trenord Srl. a consegnare all’istante la documentazione richiesta”, così Carlo Lio, Difensore Regionale in una lettera inviata ieri, 26 giugno 2018, a Cinzia Farisè, dà ragione al M5S Lombardia. Il consigliere Nicola Di Marco aveva presentato ricorso dopo che Trenord, a una richiesta formale di accesso agli atti si era rifiutata di fornire il capitolato di gara per l'affidamento del servizio di attivazione e sviluppo di una rete di punti vendita di titoli di viaggio Trenord.
Nicola Di Marco, consigliere regionale del M5S Lombardia, dichiara: “Trenord e la Farisè non sono né sacri né intoccabili perchè sono a libro paga dei lombardi. E devono rispondere ai cittadini della loro attività. Non si possono permettere di rifiutare controlli e verifiche.
Sappiamo tutti che la gestione delle ferrovie in Lombardia fa schifo, e lo ha ammesso persino Fontana, ma non è tollerabile che la società faccia di tutto per nascondere dossier strategici.
Sulle biglietterie, oltre a una questione di trasparenza, c’è anche una questione di sostanza: la riorganizzazione dei punti vendita impatta direttamente sui servizi all’utenza e ai cittadini, in un settore critico quale quello della mobilità e trasporti. Restiamo in attesa che Trenord venga a presentare in Commissione Territorio e a discutere con i consiglieri il piano di intervento sulle biglietterie per far chiarezza su questa vicenda.
I documenti che abbiamo richiesto, e che ora ci verranno trasmessi grazie all’intervento del Difensore Civico, ci consentiranno di fare luce su questa vicenda e di capire quali siano i reali contenuti di questa annunciata riorganizzazione dei punti vendita. Vista l’incapacità di Trenord vorremmo prevenire l’ennesimo disastro gestionale, piuttosto che curare poi. In ogni caso il benservito a Farisè va dato al più presto”.
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