Gianpaolo Rosso, ecoinformazioni
Non è un buon segnale il fatto che neppure sul tema epocale dei diritti dei migranti la città di Como non solo non trovi unità, ma neppure capacità di costruzione di sedi democratiche nelle quali i diversi attori si confrontino alla luce del sole. La deleteria tendenza a costruire tavoli separati e riservati, nicchie spesso opache nelle quali alcune delle diverse opzioni si confrontano rifiutando la trasparenza che nelle tematiche dei diritti e della democrazia è vitale.
Il Movimento 5 Stelle di Como annuncia l’apertura delle candidature per le comunarie, fissate l’11 febbraio 2017, attraverso cui verranno selezionati i candidati per le elezioni amministrative per il rinnovo del Consiglio comunale e per l'elezione del Sindaco di Como, con il dettaglio dei requisiti richiesti.
Il lungo percorso avviatosi quasi un anno fa con la "costruzione" di un progetto per l'amministrazione della città, è stato creato passo passo dai cittadini, dagli attivisti e dai simpatizzanti del Movimento 5 Stelle di Como.
La peculiarità del Movimento 5 Stelle scaturisce anche dai principi stessi con cui si organizzano le proposte amministrative: non partiamo dalla ricerca di nomi condivisi o di liste ad personam, ma dalla costruzione di un programma concordato con i cittadini e fatto dai cittadini, da idee votate nel MeetUp e compartecipate dai quartieri.
Stiamo cercando persone che ritengano importante dare la propria disponibilità per mettersi al servizio degli altri, competenti, qualificati e capaci, stanchi di delegare a presunti "professionisti" che in questi decenni hanno mal governato Como.
Se cinque anni fa, nel 2012, l'obiettivo era di entrare nelle istituzioni per capire e per ottenere un canale attraverso cui dare voce alle istanze e ai bisogni dei cittadini – spesso ritenuti trascurabili dalle forze politiche tradizionali –, oggi vorremmo concretizzare e mettere a frutto l'esperienza maturata in questi anni di opposizione: un progetto, il nostro, pensato per il cambiamento, e per arrivare ad amministrare Como con priorità e principi nuovi.
Questo è il momento, di attivarsi e di proporsi come candidato Sindaco o Consigliere, mettersi in gioco con le proprie aspirazioni, competenze e disponibilità nel rispetto della filosofia a 5 stelle fatta di trasparenza e spirito di servizio.
Questi i requisiti richiesti:
Numerosi comuni distano meno di 20 km dal confine.
Un gruppo di Consiglieri Comunali di Magreglio: Paolo Ceruti, Donatella Selvini e Antonio Terragni, protesta contro la doppia esclusione dalle fasce di sconto benzina ( quasi 1/3 dei Comuni della provincia di Como) e da quella fiscale speciale (ZFS). Infatti, il non inserimento nelle prime comporterebbe l’automatica esclusione dalla seconda con danni non solo ai cittadini ma anche alle imprese che operano o vorrebbero operare sui loro territori.
I Consiglieri hanno inviato ai Sindaci dei numerosi Comuni esclusi della Provincia di Como di approvare un Odg da inviare all’Amministrazione provinciale perché la stessa lo faccia proprio trasmettendolo, unitamente a quelli approvati dai Comuni interessati, alla Regione Lombardia per inserirli nelle zona di sconto benzina, e quindi, ove fosse accolta la proposta, nella ZFS con i vantaggi conseguenti di esenzioni e agevolazioni per le attività produttive.
L’ODG sottolinea come la proposta d’istituzione di una ZFS, in provincia di Como, sia condivisibile rilevando, però, come la ZFS interessi solo i Comuni compresi nelle zone di sconto benzina, dalle quali sono esclusi quasi 1/3 dei Paesi della Provincia. Rileva, inoltre, che tra i Comuni esclusi quasi tutti rientrerebbero nella distanza di 20 chilometri (Alto Lago e Triangolo Lariano) dal confine con la Confederazione Elvetica, e quindi avrebbero diritto all’inclusione se non fosse che la distanza non è calcolata in linea d’aria ma su percorso stradale, arrivando così all’assurdo che non pochi paesi, vicinissimi al confine o addirittura ricomprendendolo nel proprio territorio, (Alto Lago) restano esclusi.
(per informazioni Paolo Ceruti 348 8556761)
(Roma, 19 gennaio 2017) “La scorsa settimana abbiamo presentato alla Camera un’interrogazione a risposta scritta, a prima firma della collega Maria Chiara Gadda, all’indirizzo del ministro degli Esteri Angelino Alfano, affinché la Confederazione Elvetica possa chiarire le scelte sin qui adottate nella gestione dei migranti e, nello specifico, della riammissione di cittadini stranieri alla frontiera di Chiasso con particolare riguardo al trattamento riservato ai minori stranieri non accompagnati”. Lo dichiarano i deputati comaschi Chiara Braga e Mauro Guerra alla luce del delicato momento che il territorio di Como sta attraversando anche a riguardo della presenza di un considerevole numero di minori non accompagnati. “Secondo quanto emerso dal rapporto di agosto 2016 sulle riammissioni di cittadini stranieri alla frontiera di Chiasso, elaborato dall’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione (Asgi), e dalle informazioni acquisite dalla Commissione d’inchiesta sul sistema di accoglienza ed espulsione, - spiegano i deputati comaschi - nel periodo ricompreso tra il 1 di maggio e il 30 settembre 2016, gli arrivi certificati di cittadini stranieri in territorio svizzero sarebbero stati più di 21.500, di cui 6.900 minori, mentre le riammissioni semplificate effettuate dalle autorità svizzere verso il confine italiano sono state 9.440, 2.361 delle quali hanno riguardato minori stranieri non accompagnati”.
“Da queste fonti – ribadiscono Braga e Guerra - risulta che i migranti abbiano dichiaratamente manifestato l’intenzione di presentare istanza di asilo in Svizzera ma di essere stati impossibilitati a formalizzare la richiesta. Si fa riferimento a respingimenti collettivi compiuti dalle autorità svizzere senza una valutazione dei requisiti per l’ottenimento delle forme di protezione internazionale o umanitaria previste. Mentre, risulterebbero numerose le violazioni effettuate ai danni di minori non accompagnati ai quali sarebbero state indistintamente applicate regole sulla riammissione in vigore per le persone straniere maggiorenni e adulte, senza quindi alcuna specifica tutela per la loro condizione di minori”.
“Un fenomeno nazionale, quello dei minori stranieri arrivati soli in Italia che interessa, secondo gli ultimi dati ufficiali riferiti all’anno 2016, 25.846 tra ragazzi e bambini. Si tratta di un numero più che raddoppiato rispetto all’anno 2015. A questo fenomeno la politica sta dando risposte concrete. C’è infatti finalmente in dirittura d’arrivo una legge a tutela dei minori stranieri non accompagnati il cui testo, approvato alla fine di novembre dalla Camera, verrà discusso e portato in approvazione la prossima settimana in Senato".
“Se approvata in via definitiva, e ci auguriamo sentitamente che ciò accada, questa legge consegnerà al nostro Paese e all’Europa uno strumento di riferimento con regole precise e organiche in un continente dove ad oggi ancora non ne esistono. Non a caso, infatti, la legge italiana sarà la prima in Europa di questo genere”.
“Un punto di arrivo importante – concludono Braga e Guerra - che potrà fare da apripista e da stimolo per tutto il resto dell’Europa affinché, come sollecitano anche le maggiori organizzazioni internazionali che si occupano di bambini, ci si doti finalmente di una normativa europea, per dare una risposta coordinata al bisogno di tutela di questi bimbi e ragazzi, proteggendoli da ogni forma di violenza, abuso e di traffico umano”.
Il Teatro Sociale di Como è ufficialmente registrato come esercente a 18 APP, il sito del Ministero per il Bonus Cultura ai neo 18enni, con cui vengono stanziati 500,00 € ai ragazzi nati nel 1998.
Il Bonus Cultura è un’iniziativa a cura del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e della Presidenza del Consiglio dei Ministri dedicato a promuovere la cultura.
Il programma, destinato a chi compie 18 anni nel 2016, permette loro di ottenere 500€ da spendere in cinema, concerti, eventi culturali, libri, musei, monumenti e parchi, teatro e danza.
I ragazzi hanno tempo fino al 31 gennaio 2017 per registrarsi al Bonus Cultura e fino al 31 dicembre 2017 per spendere il bonus.
Nella pratica, presentandosi presso la Biglietteria del Teatro Sociale di Como, i ragazzi dovranno avere con sé il buono stampato che la Biglietteria provvederà a ritirare e sostituire con il titolo d’ingresso dello spettacolo scelto.
COME SPENDERE IL BONUS CULTURA?
I 18enni possono accedere a 18app con la loro identità digitale (SPID) e inizia a creare buoni fino a €500. Basta verificare subito il prezzo dei biglietti per gli eventi e gli spettacoli che si desidera acquistare e generare un buono di pari importo.
Si potrà salvare il buono sul proprio smartphone o stamparlo e utilizzarlo per acquistare libri e biglietti per cinema, concerti, teatro etc. presso gli esercenti fisici e online aderenti all’iniziativa.
Per tutte le informazioni visita il sito del Ministero www.18app.it
Nell’ambito delle attività di educazione alimentare promosse dal settore Ristorazione Scolastica del Comune di Como, nelle prossime settimane prenderà il via “Portami a casa con te!” un’iniziativa di sensibilizzazione contro lo spreco del cibo. Il progetto, che nasce anche su proposta del consiglio comunale, è stato messo a punto in collaborazione con il settore Ambiente, Aprica e Legambiente Onlus. I protagonisti della campagna antispreco sono i bambini delle scuole primarie (classi terze, quarte e quinte), i loro genitori e gli insegnanti e un sacchetto, riutilizzabile e riciclabile, dentro il quale saranno riposti gli alimenti non consumati a scuola come pane, prodotti da forno e frutta. Un semplice gesto, quello del recupero, che rappresenta un momento utile per comunicare il valore del cibo e riflettere sulle dinamiche legate alla produzione e alla disponibilità di cibo e ai suoi significati economici, sociali e culturali. Buttare il cibo significa, infatti, buttare nella spazzatura anche la terra, l’acqua, l’energia che ci sono volute per coltivare le materie prime, raccoglierle, trasformarle, cucinarle. La possibilità di portare a casa parte del pasto non consumato, diventa così una “buona pratica” di riciclo e nello stesso tempo rappresenta un-occasione per riutilizzare e cucinare insieme nuove ricette con il cibo avanzato.
Il sacchetto è realizzato con materiali certificati per il contatto con gli alimenti; è riutilizzabile e riciclabile; è termico e lo si può lavare con acqua.
Nel sacchetto i bambini porteranno a casa frutta, pane e i prodotti da forno che non saranno stati consumati a scuola durante il pasto in mensa.
Nell’iniziativa saranno coinvolti gli alunni delle classi terze, quarte e quinte delle scuole Primarie dove il servizio di ristorazione scolastica è gestito dal Comune di Como.
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