Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” denuncia i lavori in atto sul fiume Lambro, in località Fornacette
Inverigo: la vasca di laminazione sul Lambro è uno scempio ambientale!
Roberto Fumagalli: “Basta opere che deturpano l'ambiente, occorre gestire diversamente il territorio”
INVERIGO (CO) – "La vasca di laminazione in corso di realizzazione sul fiume Lambro a Inverigo è uno scempio ambientale!". Così il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” critica i lavori in atto in località Fornacette [vedasi foto allegate] per la realizzazione dell'area di laminazione nella cosiddetta area Victory.
L’intervento, finanziato dalla Regione Lombardia e commissionato dal Parco Valle Lambro, così viene presentato sul cartello che indica i lavori in corso: <<Opere di regolazione delle portate previste nell'intervento "Area di laminazione di Inverigo - Interventi idraulici di riqualificazione fluviale nei territori di Inverigo, Nibionno, Veduggio con Colzano">>.
L'associazione ambientalista, da sempre attenta al fiume Lambro, denuncia l'impatto dei lavori di escavazione sul corso d'acqua. Dichiara Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente: “Le opere di regolazione dell’area di laminazione rischiano di essere più dannose che utili, le escavazioni vicino all'alveo del fiume possono deturpare irrimediabilmente la naturalità dei luoghi! Secondo noi, il potenziale rischio determinato dalle alluvioni si risolve con altri approcci, ovvero senza costruire nessuna opera o escavazione lungo i fiumi. Ad esempio occorre liberare le aree di esondazione naturale dei corsi d'acqua da altre opere eseguite dall'uomo. Piuttosto che progettare opere invasive, occorre anzitutto rivedere i piani urbanistici di tutti i comuni lungo l'asta del Lambro (dalle sorgenti fino a Monza e oltre), che nei loro PGT dovrebbero prevedere l’assoluta inedificabilità in tutte le aree di esondazione naturale del fiume, cioè per almeno 100 metri dalle rispettive sponde!”.
Care/i,
PRESENTATA, AI SENSI DEGLI ARTICOLI 62 DELLO STATUTO COMUNALE E 28 DEL REGOLAMENTO PER IL CONSIGLIO COMUNALE, DA
Nessi Luigi, Celeste Grossi
AFFINCHÉ IL CONSIGLIO COMUNALE SPRIMA IL PROPRIO VOTO SUI SEGUENTI ARGOMENTI DI INTERESSE GENERALE
Premesso che
la città di Como ha dato una straordinaria prova di capacità di accoglienza e di umanità prodigandosi per i diritti dei migranti accampati alla stazione San Giovanni e nel prato antistante fin dai primi giorni di luglio, come più volte sottolineato anche in questo Consiglio comunale.
Considerato che
- l’Amministrazione comunale non può gestire autonomamente una questione che è di carattere nazionale ed internazionale;
- modeste sono le competenze del Comune, essendo di fatto ogni decisione prerogativa del Governo nazionale tramite la Prefettura;
- il ruolo di coordinamento svolto dal Sindaco e dall’Assessore alle Politiche sociali muta con l’apertura del Campo gestito dalla Cri e dalla Caritas di via Regina Teodolinda.
Ritenuto che
il Consiglio comunale non può essere esautorato dalle sue prerogative e dai suoi compiti.
Si impegna il Sindaco,
allo scopo di dare ulteriore forza all’azione del Comune nella gestione delle attività che si svolgono sul territorio da esso governato, a chiedere al Prefetto di Como, che:
Como, 4 ottobre 2016 - Il servizio di portineria di Palazzo Cernezzi non deve essere esternalizzato. Le organizzazioni sindacali del
pubblico impiego di Cgil, Cisl e Uil e la Rsu del comune di Como chiederanno, in data odierna, un incontro urgente all'assessore al personale per affrontare la tematica resa pubblica dagli organi di stampa. Le rappresentanze del personale ad oggi non hanno ricevuto alcuna informazione. Il dissenso da parte nostra è però totale. Il problema delle carenze d'organico in altri settori, grave ed a volte drammatico, non si risolve certo con la mobilità interna e le privatizzazioni. Il blocco delle assunzioni, reiterato per la soppressione delle province, e la
sostituzione del turn over entro i limiti del 25% impone scelte organizzative, non scorciatoie. Il servizio di portineria ha un organico sufficiente, quindi non deve essere smantellato. L'appalto, per oltre 100.000 euro creerà un aggravio di spesa ed un decremento delle professionalità. Le carenze di personale, presenti in ogni settore del comune, non possono certo essere risolte con le tre figure provenienti dalla portineria. La scelta dell'amministrazione è quella via via di compensare i vuoti con un susseguirsi di appalti? Non la riteniamo una strada percorribile. Servizi come quelli di guardiania nel corso degli anni hanno svolto anche un ruolo da camera di compensazione.
Un gesto concreto che dona speranza alle famiglie assistite e ai volontari che le accompagnano
Como, 8 ottobre 2016
Dopo più di 20 anni di attività svolta a favore delle famiglie bisognose del territorio comasco e dopo aver peregrinato in cinque diverse sedi date in comodato da parrocchie ed Enti locali, finalmente il Banco di Solidarietà ha una sede di proprietà, ristrutturata e resa operativa a partire dallo scorso maggio.
Il tutto è stato possibile grazie a Fondazione Cariplo, alla generosità dei coniugi Frigerio e ad ACSM AGAM.
“Siamo felici di questa nuova casa, luogo fondamentale per poter approfondire ancor di più la nostra azione di carità cristiana, prima di tutto con i 250 volontari e poi con le circa 1.500 persone assistite sul territorio comasco. Tutto questo non sarebbe potuto accadere se non ci fossero stati privati e fondazioni attente e sensibili alla povertà, problematica sociale così presente oggi. Per questo vogliamo ringraziare i benefattori del Banco, nello specifico Fondazione Cariplo, i coniugi Frigerio e ACSM AGAM, facendo conoscere alla
popolazione comasca il frutto della loro generosità.” Afferma Sonia Bianchi – Presidente del Banco di Solidarietà di Como.
Il Banco di solidarietà nasce nel 1995 grazie ad un gruppo di amici che si lascia provocare dall’esigenza di un “amico” in stato di necessità; l’attività del Banco continua ad incidere così anche oggi. Da allora il Banco di Solidarietà di Como, opera sull'intera Provincia, proponendo gesti di solidarietà semplici e concreti: la raccolta e la distribuzione di generi alimentari a famiglie in stato d’indigenza grazie al lavoro costante dei volontari.
il convegno internazionale “Il secolo dei rifugiati ambientali ? Analisi, proposte, politiche” che si è svolto a Milano sabato scorso,
24 settembre, ha avuto un grande successo: oltre alla sala di Palazzo Reale è stato necessario mettere a disposizione un’altra sala, alla
Camera del Lavoro, dove il convegno è stato trasmesso in streaming.
Considerata la drammatica attualità del tema, penso di fare cosa utile mettendo subito a disposizione le relazioni, in attesa della
pubblicazione degli atti.
Sul mio sito web http://www.vittorioagnoletto.it/2016/09/2-agnoletto/#more-1651 trovate i link per ascoltare la registrazione di tutto il
convegno compresa la mia relazione “Dagli Accordi di Partenariato Economico (EPA) al Land Grabbing e l’impatto sui processi migratori” .
Al link sopraindicato ho inserito anche un Pdf con le
immagini/dati/tabelle che ho presentato al convegno e che mi sono state richieste da molti dei presenti. Suggerisco, per avere un’idea
più precisa dei fenomeni descritti, di guardare le immagini contenute nel Pdf mentre si ascolta la registrazione audio dell’intervento.
Colgo l’occasione per annunciarvi che giovedì 29 settembre è inizia il nuovo ciclo di “37e2” la trasmissione sul diritto alla salute e sui
temi della disabilità che conduco, insieme ad Alessandro Braga, tutti i giovedì dalle 10,35 alle 11,30 sulle frequenze di Radio Popolare.
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