“E’ ora di finirla con false illusioni ai laghèe, la variante della Tremezzina non si farà”, così Stefano Buffagni, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Lombardia commenta le polemiche tra Maroni e il Governo sullo stanziamento di 210 milioni di euro per l’opera a fronte dei 330 necessari.
“In tempi non sospetti avevamo detto che non esistevano risorse per il progetto faraonico. Ora la Tremezzina tornerà a essere un argomento di propaganda elettorale con un infinito rimbalzo di accuse tra Maroni e il Governo del Pd e di Ncd su chi deve trovare i fondi. E’ tutto fumo negli occhi e intanto il tempo passa e i disagi per i cittadini che percorrono la statale continuano. Possibile che non si possa agire, con il 10 per cento delle risorse ipotizzate per l’opera, investendo su quello che si può fare nell’immediato come allargare la strada che già c’è nei punti critici, garantire risorse per una navigazione puntuale efficiente, offrire un trasporto merci sensato e implementare il trasporto pubblico. Vogliamo incominciare da qui? Certo sarebbe una politica utile ai cittadini e non agli speculatori, quella politica che a Maroni e il Pd proprio non riescono a mettere in pratica”, conclude Buffagni.
Il prossimo 30 novembre anche Cernobbio sarà una “Città per la Vita…una Città contro la pena di Morte”. Il Consiglio Comunale, nel corso della seduta di lunedì 29 settembre, ha infatti accolto la proposta formulata dalla Comunità di Sant’Egidio, fondatrice di una rete di municipalità accomunate dalla volontà di accelerare la definitiva scomparsa della pena capitale dal panorama giudirico e penale degli Stati. “Sono fermamente convinto che dovere di ogni Amministratore pubblico sia anche quello di concorrere alla diffusione ed all’accrescimento del rispetto e del valore della vita, nonché della dignità dell’uomo – sottolinea il Sindaco, Paolo Furgoni -. Come uomo, come cittadino e come padre rimango allibito quando leggo come nel mondo si continui nella pratica disumana della pena capitale. Per questo, insieme ai membri di Giunta ed a tutto il Consiglio Comunale, ho aderito alla proposta della Comunità di Sant’Egidio. Anche il nome di Cernobbio, dunque, insieme a quello di tante altre località, figurerà tra i tanti Comuni di un lungo elenco che arriverà alla sede delle Nazioni Unite prima del voto che a dicembre potrebbe sancire una nuova Moratoria universale delle esecuzioni”.
Nel week-end, grande pubblico alla sesta edizione della festa dedicata al mondo delle api e all’agricoltura biologica
Più di quattromila persone alla “Festa delle api” di Erba
Molto interesse per i seminari sull'apicoltura, le degustazioni di mieli, i laboratori per bambini
ERBA (CO) – Più di quattromila persone hanno partecipato alla sesta edizione della “Festa delle api”, organizzata dal Circolo Ambiente "Ilaria Alpi", che si è tenuta sabato 27 e domenica 28 settembre a Erba. Nella due giorni dedicata al mondo delle api e all’agricoltura biologica, il pubblico ha riempito le sale e il parco di Villa San Giuseppe di Crevenna di Erba.
Nel pomeriggio di sabato, dopo lo stage di aggiornamento per gli apicoltori, molti giovani hanno assistito al seminario dal titolo “Giovani in agricoltura: come iniziare”: forse complice la crisi economica, il pubblico si è dimostrato molto interessato alle possibilità di avvio di nuove attività in agricoltura e apicoltura.
Per tutta la giornata di domenica, all’interno del cortile di Villa San Giuseppe è stato allestito il mercato agricolo per la vendita dei mieli del territorio e dei prodotti delle aziende agricole locali.
Ecco finalmente svelata l’opera eccezionale da installarsi sulla diga foranea .
Quale rappresentante degli Ingegneri della provincia di Como questo Consiglio intende esprimere con la presente una circostanziata posizione in merito a questo “eccezionale evento”.
Tale parere, seppur non richiesto, forse perché qualcuno pensa che l’arte e il paesaggio non facciano parte della cultura dell’ingegnere, riteniamo sia nostro dovere istituzionale.
Le nostre osservazioni non intendono intervenire sull’opera in sé ne sul suo autore, ma indagano direttamente la metodologia seguita e i presupposti attraverso i quali si intende disporre degli spazi pubblici e anche dei beni collettivi.
In particolare vorremmo porre l’attenzione su tre elementi fondamentali necessari per affrontare tali iniziative:
· la necessità di un progetto nella sua accezione più completa, affidabile ed esaustiva;
· l’analisi di eventuali alternative;
· il confronto e la condivisione con la città.
Nessuno di questi punti sembra sia stato affrontato con il dovuto approfondimento.
Pare infatti che esista la volontà di sfruttare l’occasione “EXPO” solo per poter adottare strumenti speciali che in altri casi non si potrebbero impiegare. Ma mentre l’evento EXPO è pianificato da tempo, questa iniziativa viene presentata all’ultimo momento in un contesto privo di un qualche schema di riferimento o progetto della città più generale e/o di una
pianificazione che dir si voglia.
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