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(afp)

Coronavirus nel mondo, l'allarme dell'Oms: in Europa, la media dei nuovi contagi più alta che in marzo: "Non siamo fuori dai guai"

Record di casi globali: quasi 308 mila in 24 ore, il numero più alto registrato dall'inizio della pandemia. Dopo Israele anche la capitale indonesiana Giacarta torna in lockdown

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I casi di coronavirus nel mondo hanno superato i 29 milioni, le morti registrate sono più di 927mila. Secondo i dati della John Hopkins University, gli Stati Uniti di gran lunga i più colpiti, la superpotenza ha oltre 6 milioni e mezzo di contagi e oltre 194mila decesssi. Seguono India e Brasile con, rispettivamente, 4,8 e 4.3 milioni di casi. Ma la posizione è inversa per quanto riguarda le vittime, il Brasile ne registra 131mila, l'India oltre 79mila. Oltre la Russia con oltre un milione di casi, tutti gli altri Paesi del mondo non l'hanno raggiunto.
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Oms, record di casi: quasi 308mila in 24 ore: "Non siamo affatto fuori dai guai"

Il direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus in un collegamento video durante una riunione del comitato europeo sul coronavirus afferma che "Non siamo affatto fuori dai guai. Il numero medio giornaliero di casi in Europa è ora superiore a quello del primo picco di marzo. Fortunatamente - ha aggiunto - il numero dei morti sembra rimanere a un livello relativamente basso per il momento". Oggi l'Oms ha riferito di un aumento record di nuovi casi di Covid nel mondo, quasi 308mila, 49mila soltanto in Europa. Si tratta del numero di contagi più alto registrato in un solo giorno dall'inizio della pandemia. Il precedente record era stato segnalato il 6 settembre, quando erano stati riportati oltre 306 mila casi.  L'Oms si aspetta in Europa un aumento del numero giornaliero di morti in ottobre e novembre. "In ottobre e novembre, vedremo più mortalità", ha detto il direttore per l'Europa Hans Kluge.

Usa, più di 6,5 milioni di contagi

Gli Usa, che hanno superato i 6,5 milioni di casi non riescono ad arginare la pandemia. E se New York non è più lo Stato più colpito per numero di contagi, lo resta per il totale delle vittime, 33.023, più che in Francia e Spagna; solo nella città di New York sono morte 23.743 persone.


Indonesia, ospedali al collasso: Giacarta in lockdown

Dopo Israele, che ha deciso di imporre un nuovo lockdown di tre settimane a partire dalla 14 di venerdì prossimo, tornano rigide misure di confinamento, a partire da oggi e per almeno due settimane per circa 10 milioni di abitanti di Giacarta. La capitale indonesiana ha registrato 54mila casi di coronavirus dall'inizio della pandemia, quasi un quarto del totale nazionale delle infezioni accertate, e ha superato i 1.390 morti. Le autorità temono un collasso del sistema sanitario. "Dobbiamo agire con misure più severe per controllare l'aumento dei casi di Covid-9 a Giacarta", ha affermato il governatore, Anies Baswedan.
Giacarta senza traffico (afp)

La metropoli, che era in una fase di transizione verso la nuova normalità dopo un primo confinamento parziale terminato a giugno, vedrà la chiusura di scuole, aree ricreative, parchi e impianti sportivi, la sospensione di seminari, conferenze e matrimoni, oltre a numerosi eventi sociali. Misure drastiche che comprendono anche lo stop o la limitazione di attività economiche non essenziali, e che resteranno in vigore almeno fino al 28 settembre, ma potrebbero essere prorogate. Restano al momento escluse le province e le città che confinano con la megalopoli. Secondo quanto riferito dal governatore della capitale, molte delle fonti di contagio sono state individuate nei distretti che ospitano gli uffici.

I pazienti asintomatici o con sintomi lievi saranno trasferiti da oggi ai centri di quarantena governativi, invece di restare in isolamento nelle loro abitazioni, come prevedeva la norma fino ad ora. I luoghi di culto avranno una capacità ridotta al 50 per cento, ma quelli situati in aree ad alto rischio resteranno chiusi. Saranno permessi invece ai viaggi fuori città, anche se con alcune limitazioni. L'Indonesia, con 267 milioni di abitanti, quarto Paese più popoloso del mondo, ha registrato finora 218mila casi accertati, che ne fanno il secondo Paese del Sudest asiatico più colpito dalla pandemia. Con 8.723 morti, l'Indonesia è anche la nazione con il più alto tasso di mortalità nella regione.

India, altri 92 mila casi in 24 ore

Sono stati nuovamente superati, per il terzo giorno consecutivo, i 90mila casi di coronavirus in India in 24 ore, dove il totale dei decessi riconducibili al Covid-19 è vicino agli 80mila. Lo riporta il ministero della Sanità di Nuova Delhi, che ha aggiornato a 4.846.427 il totale delle persone contagiate in India, 92.071 in più rispetto a ieri. Il record indiano era stato registrato venerdì, quando sono stati 97.570 i casi i 24 ore. Sono invece 79.722 le persone che hanno perso la vita per complicanze legate al coronavirus, 1.136 in un solo giorno. Le autorità sanitarie locali parlano invece di 3.780.107 guariti. L'India è al secondo posto, a livello mondiale dopo gli Stati Uniti, per Paese maggiormente colpito, mentre è il terzo per numero di vittime dopo Stati Uniti e Brasile.


Nuova Zelanda, restrizioni per un'altra settimana

La premier neozelandese Jacinda Ardern ha prorogato di un'altra settimana, ovvero fino al 21 settembre, le restrizioni in vigore per contenere la diffusione del Covid-19 dicendosi favorevole a un approccio "di cautela" dopo che nel Paese si è registrato oggi un nuovo caso. "La Nuova Zelanda va avanti con un piano che sta funzionando", ha dichiarato Ardern riferendosi al lockdown messo in atto dal suo governo da marzo, quando i casi di coronavirus hanno cominciato a salire. "In questo modo abbiamo salvato vite, ma abbiamo anche permesso alla nostra economia di riaprire in modo più decisivo rispetto ad altri Paesi nel mondo", ha aggiunto. Tra le restrizioni in vigore ad Auckland c'è il limite di dieci persone nelle riunione, mentre fuori dalla città le riunioni non dovranno superare i 100 partecipanti. Il distanziamento fisico sui trasporti pubblici non dovrà più essere rispettato, ha spiegato Ardern, mentre resta l'obbligo di indossare la mascherina.

Francia, dopo Bordeaux regole più strette anche a Marsiglia

Anche a Marsiglia - seconda zona ad alta circolazione del virus in Francia - dopo la regione di Bordeaux, il prefetto annuncia un giro di vite sulle regole sanitarie, con divieto di riunione di oltre 10 persone nei giardini e sulla spiaggia, limitazione delle visite nelle case di cura, limite di 1.000 persone per eventi e spettacoli. Il prefetto, Christophe Mirmand, ha parlato di una situazione "molto preoccupante". Fra le altre misure elencate, divieto di feste studentesche, sospensione delle gite scolastiche, il divieto di vendita e consumo di alcool in strada dopo le otto di sera.  In Francia è di 6.158 il numero dei nuovi
positivi al Covid-19 nelle ultime 24 ore, una cifra bassa come tutti i lunedì, ma nettamente più elevata dei lunedì precedenti.
I decessi sono stati 34, una cifra che porta il totale dei morti dall'inizio dell'epidemia a 30.950. Nelle ultime 24 ore - precisa la Direzione della Sanità - sono state ricoverate in ospedale per Covid-19 altre 26 persone in tutta la Francia.

Germania, 260mila casi

Sono 927 i nuovi casi di coronavirus confermati in Germania nelle ultime 24 ore, per un totale di oltre 260mila contagi dall'inizio dell'emergenza sanitaria. Lo ha reso noto il database aggiornato dell'Istituto Robert Koch, che monitora l'andamento dell'epidemia in Germania. Rispetto a ieri si conta anche un decesso in più e sono 9.350 i morti complessivamente.