La Spagna potrebbe riconoscere lo stato palestinese prima dell’estate

[EPA-EFE/JAMES ROSS]

La Spagna potrebbe riconoscere lo Stato palestinese prima del prossimo luglio, ha dichiarato martedì il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez, mentre affronta le pressioni del suo alleato di governo, la piattaforma progressista Sumar, affinché il Consiglio dei ministri spagnolo appoggi il riconoscimento prima delle elezioni europee di giugno.

Nell’ambito del suo viaggio in Medio Oriente per contribuire a trovare soluzioni diplomatiche alla guerra tra Israele e Hamas, Sánchez (PSOE/S&D) ha presentato i suoi piani per il riconoscimento del futuro “Stato palestinese” in un colloquio con un gruppo di giornalisti spagnoli ad Amman, in Giordania, martedì. Si recherà anche in Giordania, Arabia Saudita e Qatar.

Sánchez ha discusso la questione con i suoi omologhi irlandese, maltese e sloveno Leo Varadkar, Robert Abela e Robert Golob a Bruxelles il 22 marzo, dopo di che i quattro si sono impegnati a riconoscere un futuro Stato palestinese se “può dare un contributo positivo e le circostanze sono giuste” in una dichiarazione successiva.

La disponibilità della Spagna a riconoscere lo Stato palestinese ha provocato un’aspra frattura diplomatica tra Madrid e Tel Aviv che non si è ancora risolta.

Durante un viaggio con il primo ministro belga Alexander de Croo (Open VD) a Gaza, Israele e al valico di frontiera di Rafah in Egitto a novembre, Sánchez ha espresso la disponibilità della Spagna a riconoscere lo Stato palestinese, attirandosi le aspre critiche del leader del Partito Popolare europeo (PPE) Manfred Weber e dell’opposizione di destra spagnola.

Il futuro riconoscimento dello Stato palestinese fa parte dell’accordo di governo tra il PSOE e la piattaforma di sinistra Sumar, partner minore del governo spagnolo.

L’impegno di Sumar per il riconoscimento è stato ribadito martedì dal portavoce della piattaforma, Ernest Urtasun, in un’intervista trasmessa dalla radio pubblica spagnola RNE. Urtasun ha invitato Sánchez a garantire che il Consiglio dei ministri spagnolo approvi l’annunciato riconoscimento prima delle elezioni europee di giugno.

L’obiettivo di Sánchez è che il riconoscimento dello Stato palestinese da parte di Madrid non sia unilaterale, ma parte di un impegno più largo, condiviso con altri Paesi dell’UE.

(Fernando Heller | EuroEFE.Euractiv.es)

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