Dalla Bulgaria Mattarella ribadisce il sostegno a Kyiv e la necessità di velocizzare il processo di integrazione europea

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il presidente della Repubblica di Bulgaria Rumen Radev visitano la base militare di Novo Selo. [Foto di Paolo Giandotti - Ufficio Stampa per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica]

La cooperazione in materia di sicurezza e difesa euro-atlantica, il sostegno all’Ucraina e l’integrazione europea dei Balcani occidentali sono stati alcuni dei temi al centro della visita del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in Bulgaria.

Il capo dello Stato ha concluso la sua missione nel Paese dell’Europa orientale visitando insieme all’omologo bulgaro, Rumen Radev, la base militare di Novo Selo (Bulgaria sud-orientale) dove è presente uno dei quattro gruppi tattici multinazionali messi in campo dalla NATO.

“La vostra presenza, la vostra missione è importante anche perché siamo sul fronte orientale dell’Alleanza atlantica, posto in tensione dall’inammissibile aggressione della Russia all’Ucraina e quindi questa missione ha un compito di deterrenza, per prevenire ed evitare che vi siano incidenti”, ha affermato Mattarella incontrando i militari del contingente italiano presenti in Bulgaria nell’ambito dell’iniziativa “Enhanced Vigilance Activity” volta a incrementare la capacità di deterrenza dell’Alleanza lungo il fianco est europeo in risposta all’invasione su larga scala dell’Ucraina da parte della Russia nel 2022.

“Una missione che ha come scopo la pace nella sicurezza, e quindi è particolarmente rilevante e ve ne ringrazio molto”, ha dichiarato Mattarella.

“Ottenere la pace nella sicurezza è una caratteristica costante delle nostre forze armate nei compiti loro affidati da Parlamento e governo in tanti luoghi diversi, anche lontani dall’Italia. Tutte missioni svolte con il senso di garantire e ripristinare la pace dove manca o dove è posta a rischio”, ha aggiunto il presidente della Repubblica.

Come riporta l’agenzia di stampa bulgara BTA, presso l’area addestrativa di Novo Selo, i due Presidenti sono stati accolti con un picchetto d’onore dal Multinational Battlegroup della NATO, che ha l’Italia come Framework Nation. Il comandante del contingente, colonnello Mariano Scandurra, ha informato due capi di Stato e le loro delegazioni sulle attività e sulle capacità degli equipaggiamenti e delle armi esposti staticamente nell’area di addestramento.

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Una cooperazione costruttiva tra Italia e Bulgaria 

La due giorni di Mattarella in Bulgaria ha confermato la cooperazione costruttiva tra i due Paesi in materia di sicurezza e difesa e le opportunità di sviluppo del partenariato. “La Bulgaria per l’Italia è un partner imprescindibile. Sul piano bilaterale e come membro dell’Unione europea”, ha affermato Mattarella nelle dichiarazioni alla stampa rilasciate dopo l’incontro con Radev.

Mattarella ha ribadito il forte legame di amicizia e cooperazione che esiste tra Italia e Bulgaria, sottolineando l’importanza di rafforzare ulteriormente questi legami, sia a livello bilaterale che all’interno dell’Unione europea e della NATO.

Una delle questioni principali affrontate durante il colloquio tra i due presidenti è stata la necessità di accelerare il processo di integrazione europea dei Balcani occidentali, un obiettivo condiviso sia dalla Bulgaria che dall’Italia. “È il momento di accelerare velocemente questo percorso di ingresso per completare l’Unione”, ha affermato il presidente della Repubblica.

Il presidente Mattarella ha sottolineato l’importanza di questa prospettiva sia per la stabilità regionale che per il rafforzamento dell’Unione europea nel suo insieme.

“Del resto, la Bulgaria, per i Paesi che sono in attesa di entrare nell’Unione europea, rappresenta un esempio importante di come ci si adopera e ci si muove per un ingresso efficace nell’Unione europea”, ha aggiunto il capo dello Stato.

Riguardo al recente accordo raggiunto al Parlamento europeo sul nuovo Patto su e migrazione il presidente Mattarella ha affermato: “È un accordo, un’intesa che supera quella ormai datata di Dublino di tanto tempo addietro, e apre la porta ad una collaborazione più intensa dell’Unione per governare un fenomeno crescente che richiede di essere affrontato dall’Unione in quanto tale”. Come sottolineato dal presidente della Repubblica entrambi i Paesi sono interessati dal fenomeno migratorio: la Bulgaria, con la rotta balcanica, l’Italia per quella mediterranea.

“E siamo convinti entrambi che questo fenomeno possa essere governato con ordine, non in maniera scomposta e disordinata come avviene oggi, se viene fatto proprio e assunto come proprio il compito dall’Unione europea”, ha affermato il presidente.

Parlando della sicurezza e della difesa comune nell’ambito della NATO, il presidente Mattarella ha dichiarato: “Intendiamo collaborare in pieno nella base di Novo Selo, per occuparci – insieme – della sicurezza, che è comune a tutti i Paesi dell’Europa, nell’Alleanza atlantica.”

Mattarella ha inoltre ribadito di aver trovato unità di vedute con il presidente Radev sulla necessità di fornire il massimo sostegno all’Ucraina. “Riteniamo che si debba continuare a dare il massimo sostegno all’Ucraina per riaffermare il principio della pari dignità di ogni Stato. E che non è ammissibile che uno Stato più grande e più forte possa pretendere di imporre con le armi la sua volontà a uno Stato meno forte e meno grande”, ha dichiarato.

“Naturalmente abbiamo detto, insieme – con il presidente Radev, cercando in ogni modo con grande impegno e ostinazione – qualunque strada possibile per giungere alla fine del conflitto e a una pace giusta”, ha precisato Mattarella.

I due capi di Stato hanno anche affrontato la crisi in Medio Oriente, sottolineando la necessità di evitare un allargamento del conflitto e di lavorare affinché si “trovi una strada per giungere alla soluzione unica possibile di due Stati per due popoli”.

Dal punto di vista economico, il presidente Mattarella ha evidenziato il crescente volume degli scambi commerciali tra Italia e Bulgaria e ha incoraggiato ulteriori investimenti e collaborazioni tra le imprese dei due paesi. Ha inoltre sottolineato l’importanza di accelerare il processo di ingresso della Bulgaria nell’area dell’euro, al fine di facilitare ulteriormente la cooperazione economica.