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Santa Margherita Ligure spegne le antenne 5G, Donadoni: “Possibile rischio per la salute, vietato incremento campo elettromagnetico oltre i 6 volt/m"

I sindaci liguri firmano l'ordinanza contro il 5G, che innalzerebbe il campo elettromagnetico dai 6 ai 15 V/m

03 Maggio 2024

Santa Margherita Ligure spegne le antenne 5G, Donadoni: “Possibile rischio per la salute, vietato incremento campo elettromagnetico oltre i 6 volt/m"

Il sindaco di Santa Margherita Ligure, Paolo Donadoni, ha firmato un’ordinanza che vieta, su tutto il territorio comunale, l’aumento del campo elettromagnetico oltre i limiti fino ad ora vigenti, che sono 6 volt per metro.

"Nessuna ragione economica può compromettere la salute della popolazione"

Questa scelta, annunciata sulla pagina Facebook del sindaco, è stata compiuta a tutela della salute pubblica. L’uso della rete 5G sul territorio comunale comporterebbe un aumento del campo elettromagnetico da 6 a 15 volt per metro; ma non si hanno ancora delle prove evidenti della presunta innocuità del 5G per la salute nel medio e nel lungo periodo. Scrive sul post di Facebook: “Nessuna ragione tecnica, tecnologica o economica potrà pertanto giustificare un aumento del limite comportando rischi per la salute della popolazione”. L’ordinanza sarà poi oggetto di accertamento da parte degli agenti della Polizia Locale e delle Forze dell’Ordine.

Il decreto legge Concorrenza sposta il limite da 6 a 15 V/m

I nuovi limiti di emissione elettromagnetica per le reti di telefonia cellulare, in Italia, sono entrati in vigore dal 1° maggio 2024. La legislazione in merito è stata ultimata nel gennaio 2024 con il decreto legge Concorrenza, voluto dal ministero delle Imprese e del Made in Italy: a partire da lunedì 29 aprile il limite è stato portato a 15 V/m (volt su metro, precedentemente era di 6 V/m). Il ministero dichiara che l’obiettivo è quello di “favorire lo sviluppo della 5G economy italiana con reti altamente performanti in grado di rafforzare la competitività del sistema Paese”.

Sindaci liguri contro le "ragioni opportunistiche"

Il provvedimento sembra interessare non solo Donadoni, ma molti comuni del territorio ligure. Il primo è stato il sindaco di Lavagna, Gian Alberto Mangiante; poi il primo cittadino di Rapallo, Carlo Bagnasco che ha emesso un’ordinanza che: “vieta qualsivoglia aumento dei limiti dei campi elettromagnetici ad oggi vigenti, pari a 6 V/m”. A Sestri Levante il Consiglio comunale ha votato favorevolmente alla pratica presentata dal sindaco Solinas. Stessa ordinanza anche a Cogorno, con il sindaco Gino Garibaldi.

A Pieve Ligure, la sindaca Paola Negro ricalca la scia dei precedenti comuni e ribadisce: “Un innalzamento dell’attuale limite dei 6 V/m, in ottica di ragionevolezza, prudenzialità e sostenibilità dovrebbe essere necessariamente determinato sempre e soltanto in base a robuste scelte ed evidenze di tipo medico-scientifiche, e non già mai in base a scelte politico-economiche, tecnologiche o comunque altrimenti «opportunistiche”, in funzione cioè di interessi diversi da quello primario della tutela della salute dei cittadini”.

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