Guido Bertolaso sarà il coordinatore del piano vaccinale anti-Covid per la fase 2. A chiamare l’ex capo della Protezione Civile era stata, nei giorni scorsi, la vicepresidente Letizia Moratti, che domani lo annuncerà ufficialmente nel corso del suo intervento in Consiglio Regionale.

Bertolaso, 70 anni, ha sciolto la riserva sulla proposta avanzata da Moratti e dal presidente della Regione Attilio Fontana, e ha deciso di accettare la proposta: sarà quindi deputato a organizzare la vaccinazione di massa in Lombardia che riguarderà 6 milioni di persone circa e che deve ancora essere definita (anche su questo, domani Moratti dovrebbe fornire ulteriori chiarimenti). Dalla Regione chiariscono che la presenza di Bertolaso non influirà sul ruolo di Giacomo Lucchini, attualmente responsabile regionale della campagna vaccinale nella Fase 1 (quella destinata a operatori sanitari e socio sanitari e a chiunque a vario titolo abbia a che fare con le strutture ospedaliere, come ha più volte spiegato l’assessore al Welfare Moratti). Lucchini rimarrà infatti in quanto responsabile vaccinale anche per organizzare il fronte della logistica.

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Al momento non è però chiaro se l’ex Numero Uno della Protezione Civile riceverà un compenso o se il suo sarà lavoro volontario. Per Bertolaso non è comunque la prima esperienza di collaborazione con la Regione Lombardia: in primavera era stato nominato consulente per l’allestimento dell'Ospedale alla Fiera di Milano, sul cui costo - oltre 20 milioni di euro arrivati da donazioni private - e utilità c’è sempre stata un’accesa polemica. Per gestire quella operazione Bertolaso aveva ricevuto la somma simbolica di un euro come compenso per il lavoro. Che però era durato solo qualche giorno visto che poi si era ammalato di Covid e era stato costretto a una lunga quarantena. 

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