Guerra Ucraina-Russia, le notizie di venerdì 25 febbraio: congelati beni di Putin e Lavrov, la Nato manda rinforzi a Est

di Francesco Battistini, Andrea Nicastro, Paolo Foschi, Irene Soave, Michele Farina, Redazione Online, Redazione Esteri

La guerra tra Russia e Ucraina continua: le truppe di Putin stanno lanciando l’attacco sulla capitale, i carri armati sono arrivati già nella periferia della città. Il presidente Zelensky: «I sabotatori sono qui, ma non me ne andrò». I morti sono già centinaia

desc img

•L’invasione dell’Ucraina da parte delle truppe della Russia si intensifica. Nelle ultime ore i militari di Putin hanno iniziato a bombardare la capitale ucraina, Kiev, (qui l'aggiornamento le notizie in diretta di sabato 26 gennaio, qui le immagini delle città sotto attacco) mentre le truppe di terra sono ormai arrivate in città. Putin ha chiesto all'esercito ucraino di disertare e rovesciare il governo. (Qui un approfondimento sul tema: cosa succede se la Russia vince in Ucraina?)
Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha parlato in Parlamento, spiegando che «sono pronti 3.400 militari italiani» per dare supporto al fianco Est della Nato (non per entrare in guerra sul campo ucraino), e che le sanzioni avranno un impatto sulla nostra economia. Qui il punto della situazione sull'Italia.
• Il presidente ucraino Zelensky, in un drammatico messaggio televisivo, ha spiegato che non intende andarsene; nel pomeriggio è stato diffuso un video in cui compare in mimetica per le strade di Kiev. Gli Stati Uniti stanno cercando di capire come metterlo in salvo.
•I russi — che parlano di «successo» dopo il primo giorno di operazioni — controllano un aeroporto della capitale, l’Hostomel, dove avviene l’elisbarco di truppe aviotrasportate; le colonne militari russe sono già giunte nei sobborghi della capitale. Si combatte a Mariupol, e nel Donbass, mentre a Odessa i russi già controllano l’aeroporto. La difesa aerea dell’Ucraina appare compromessa, così come le forze aeree del Paese.
• Il bilancio provvisorio, comunicato da fonti ucraine, parla di almeno 137 morti tra le file ucraine e 800 morti tra i russi. Mosca non ha fornito alcun dato sulle vittime. Sui numeri non ci sono comunque conferme da fonti indipendenti.
•I Paesi occidentali — dall’Unione europea alla Gran Bretagna, agli Stati Uniti — hanno varato pacchetti di sanzioni «molto dure» contro la Russia; l'Ue ha deciso di congelare i beni di Putin e Lavrov. (Qui le conseguenze economiche, militari e umanitarie per l’Italia)
Le motivazioni della crisi sono spiegate in questo approfondimento
. Qui invece un'intervista ad Anne Applebaum su Putin, firmata da Beppe Severgnini: «Non funziona come noi, non so se abbia paura della morte o di perdere il potere».

***

Questo live è stato chiuso all'alba del 26 febbraio: qui le notizie in diretta di sabato 26 .

Ore 1.42 - Russia all’Onu: nostri obiettivi militari presto saranno raggiunti
Gli obiettivi dell’operazione speciale della Russia in Ucraina saranno presto raggiunti. Lo ha detto l’ambasciatore russo all’Onu, Vassily Nebenzia, durante la riunione del Consiglio di Sicurezza.

Ore 1.28 - Kiev, bambina nasce nel rifugio ricavato nella metropolitana
Hanno fatto il giro del mondo in poche ore le immagini della metropolitana di Kiev diventata rifugio per i residenti della capitale ucraina dall’inizio dell’operazione militare russa. E nelle scorse ore proprio in quei cunicoli diventati riparo dalla guerra una donna avrebbe dato alla luce una bambina di nome Mia. La vicenda è stata raccontata da un gruppo aperto su Telegram, riferisce la Bbc.

Ore 1.26 - Washington Post: Usa pronti a aiutare Zelensky a lasciare il Paese
Gli Stati Uniti sono pronti ad aiutare il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky a lasciare Kiev per evitare di essere catturato o ucciso dalle forze russe. Finora però Zelensky ha rifiutato. Lo riporta il Washington Post citando fonti americane e ucraine.

Ore 1.23 - Zelensky dopo voto Onu: il mondo è con noi
«Mentre la Russia continua ad attaccare Kiev, la bozza di risoluzione è stata sostenuta da un numero senza precedenti di Stati membri dell’Onu. Questo dimostra: il mondo è con noi, la verità è con noi, la vittoria sarà nostra!». Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Twitter.

Ore 0.56 - Kiev rivendica abbattimento di aereo con truppe russe
Un cargo russo IL-76, utilizzato per il trasporto truppe, sarebbe stato abbattuto intorno alla mezzanotte ora locale da un caccia Su-27 dell’aeronautica militare ucraina. Lo comunica lo stato maggiore di Kiev che riconosce come nella città di Vasylkiv, a sud della capitale, siano in corso «duri combattimenti mentre gli invasori cercano di fare atterrare» aeromobili carichi di soldati. In precedenza le forze armate avevano comunicato che il sistema missilistico antiaereo ucraino S-300 aveva abbattuto un elicottero russo e un caccia Su-25.


Ore 0.42 - Casa Bianca chiede al Congresso 6,4 miliardi per crisi Ucraina

La Casa Bianca ha detto al Congresso di aver bisogno di 6,4 miliardi di dollari di nuovi fondi per assistere l’Ucraina. Circa 2,9 miliardi delle risorse andranno in aiuti umanitari e di sicurezza, mentre 3,5 miliardi sono per il Pentagono. La Casa Bianca ha comunque precisato che la stima dei fondi richiesti potrebbe cambiare

Ore 0.34 - Georgia, migliaia di persone in piazza contro la Russia
Per la seconda notte consecutiva le strade di Tbilisi sono state invase da una oceanica manifestazione di protesta contro la Russia che ha invaso l’Ucraina. Le immagini delle manifestazioni sono impressionanti: migliaia di persone in strada, sono risuonati anche slogan contro il governo georgiano. È evidente che quanto sta accadendo in Ucraina richiama alla memoria dei georgiani l’invasione russa nel 2008. I manifestanti sono confluiti sul viale principale di Tbilisi, sventolando bandiere ucraine e georgiane e cantando gli inni nazionali dei due Paesi. Il presidente georgiano Salome Zurabishvili ha espresso solidarietà all’Ucraina e ha invitato la Russia a fermare le ostilità, ma il premier Irakli Garibaldini ha scatenato un putiferio, annunciando che Tbilisi «non si unirà» alle sanzioni economiche e finanziarie dell’Occidente.

Ore 0.16 - Russia vota contro risoluzione Onu, ma è isolata
La Russia ha votato contro la risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di condanna dell’aggressione militare nei confronti dell’Ucraina. Essendo membro permanente, il voto russo costituisce un veto alla mozione che quindi non è stata approvata. La Cina, invece, ha deciso di astenersi. Una posizione che viene interpretata come una vittoria della diplomazia occidentale. «La Russia è isolata», ha commentato Barbara Woodward, ambasciatrice del Regno Unito presso il Consiglio di sicurezza. Gli Stati Uniti hanno annunciato che trasferiranno la risoluzione all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, dove la Russia non ha diritto di veto.

Ore 23.30 - Zelensky «Stanotte si decide il destino dell’Ucraina»
Se da un lato resta la disponibilità a riaprire un canale diplomatico, dall'altro la realtà è quella di un Paese alle prese con un’invasione straniera. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ne è consapevole. In un nuovo video alla nazione fa sapere che nelle prossime ore «si decide il destino dell’Ucraina». «Questa notte lanceranno un assalto a Kiev —dice Zelensky — Il nemico userà tutto il suo potere su tutti i fronti per spezzare la nostra difesa». E ancora: «Sarà una notte molto dura, ma arriverà l'alba». Un modo per esortare tutti a difendere in ogni modo possibile la Capitale.

Ore 23.20 - Fitch declassa il rating dell’Ucraina
L’agenzia di rating Fitch ha intanto declassato la valutazione sul debito dell’Ucraina da B a CCC. In una nota viene spiegato che l'invasione della Russia ha aumentato i rischi per i conti publici del Paese e per la stabilità, sia quella politica sia quella macro finanziaria. La direttrice generale del Fondo Monetario Internazionale, Kristalina Georgieva, ha nel frattempo fatto sapere che Kiev ha chiesto un ulteriore sostegno economico. Il governo ucraino beneficia già di un programma di aiuti pari a 2,2 miliardi di dollari.

Ore 22.50 - Zelensky: «Pronti a parlare di cessate il fuoco e pace»
«L’Ucraina è stata e rimane pronta a parlare di cessate il fuoco e di pace. Questa è la nostra posizione immutabile». Così il portavoce del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, citato da diversi media. Le parti stanno discutendo il luogo e la data di un eventuale incontro. La Russia in un primo tempo aveva proposto Minsk, in Bielorussia, mentre l’Ucraina aveva suggerito la Polonia. Nel pomeriggio Zelensky aveva anche evocato un possibile ruolo di mediatore per Israele, Paese che mantiene buoni rapporti con entrambe le nazioni in conflitto. La Casa Bianca, dal canto suo, aveva inviato a non fidarsi delle parole di Putin e della sua idea di diplomazia: non si può trattare, ha fatto sapere Washington, mentre si sta invadendo militarmente un Paese sovrano

Ore 22.20 - Negato lo spazio aereo britannico ai jet privati russi
Anche i jet privati russi sono finiti nel mirino del governo britannico. Il ministro dei Trasporti, Grant Shapps, ha stabilito il divieto di sorvolo «con effetto immediato».

Ore 21.45 - Biden ordina dispiegamento di altre truppe in Europa
Il presidente americano Joe Biden ha annunciato di avere ordinato il dispiegamento «di ulteriori forze per aumentare le nostre capacità in Europa e per sostenere i nostri alleati Nato». Il capo della Casa Bianca ha inoltre sottolineato di avere accolto con particolare favore la decisione della Nato di «attivare i piani difensivi ed elementi della Forza di reazione rapida per rafforzare la nostra postura collettiva» così come «l'impegno dei nostri alleati di dispiegare altre forze di terra e aria sul fianco orientale e forze navali dal Nord al Mediterraneo».

Ore 21.15 - Cancellata sul nascere la tournée del Bolshoi a Londra
Non era stata ancora confermata, ma di certo la tournée del balletto del Bolshoi di Mosca alla Royal Opera House di Londra non ci sarà. Il teatro di Covent Garden spiega in una nota che «non potrà avere luogo tenuto conto delle circostanze»

Ore 20.40 - Le sanzioni a Putin e Lavrov da Gb e Usa
Il governo britannico ha annunciato il congelamento dei beni del presidente russo , Vladimir Putin, e del suo ministro degli Esteri, Sergey Lavrov. Anche la Casa Bianca si prepara ad adottare un provvedimento analogo. Secondo la Cnn la mossa potrebbe arrivare nelle prossime ore. Si tratta — viene però fatto notare —di una misura di fatto simbolica perché in realtà non si sa praticamente nulla delle ricchezze di Putin né tantomeno dove eventualmente le nasconda. Ufficialmente Putin guadagna circa 10 milioni di rubli all'anno — l'equivalente di circa 100mila euro —e possiede tre auto e un appartamento. Una portavoce del ministero degli Esteri russo ha poi precisato che né Putin né Lavrov hanno conti «in Gran Bretagna né altrove all'estero»..

Ore 20.15 - Il tweet in russo e in ucraino di Papa Francesco: «Guerra fallimento dell’umanità»
Papa Francesco ha diffuso questa sera sul suo account @Pontifex un tweet con una scritta contro la guerra in Ucraina. Il messaggio, che è stato riportato in più lingue, tra cui russo e ucraino, riprende un passaggio dell’enciclica “Fratelli tutti”: «Ogni guerra lascia il mondo peggiore di come lo ha trovato. La guerra è un fallimento della politica e dell’umanità, una resa vergognosa, una sconfitta di fronte alle forze del male», con la firma Franciscus e gli hashtag #PreghiamoInsieme e #Ucraina. È la prima volta che il Pontefice diffonde un tweet in lingua russa.

Ore 20.00 - Draghi alla Nato: «La reazione deve essere determinata»
«Abbiamo condannato con la massima fermezza l’attacco di una brutalità ingiustificata della Russia all’Ucraina. Il comportamento russo è la più grave minaccia alla sicurezza euro-atlantica da decenni e soprattutto alla nostra democrazia e libertà». Lo ha detto il premier italiano, Mario Draghi, nel suo intervento alla Nato. «La nostra unità — ha aggiunto — è e sarà sempre la risposta più forte. Manteniamo una posizione coesa e decisa. L’Italia è uno dei più importanti contributori di truppe alle operazioni Nato. Siamo pronti a fare la nostra parte, come sempre, per mettere a disposizione le forze necessarie. La reazione deve essere determinata per evitare qualsiasi ambiguità» .

Ore 19.50 - Colloquio di 40 minuti tra Biden e Zelensky
Il presidente americano Joe Biden ha parlato al telefono per una quarantina di minuti con il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky. Secondo la Cnn i due leader hanno parlato di «sanzioni e assistenza militare», come aveva anticipato in un tweet lo stesso presidente ucraino.

Ore 19.30 - L’Ocse: «Pronti a rivedere l’adesione della Russia»
L’Ocse, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, sta valutando l’esclusione della Russia da novero dei Paesi aderenti. «Al Comitato per le relazioni esterne —si legge in una nota — è stato chiesto di riesaminare la partecipazione della Russia ai comitati». «L’Ocse —dice ancora il comunicato — continua a essere fortemente solidale con il popolo ucraino e il Consiglio ha deciso di rafforzare il sostegno al governo democraticamente eletto dell’Ucraina».

Ore 19.20 - Per Stoltenberg Putin non si fermerà all’Ucraina
Secondo il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg gli obiettivi di Putin «non si limitano all’Ucraina». Stoltenberg ha detto che l’Alleanza ha dispiegato la sua forza di reazione rapida difensiva sul fianco Est. Il timore che, una volta preso il controllo dell’Ucraina, Mosca punti ad aggredire le repubbliche baltiche ex Urss.

Ore 19.10 - Kiev: «Tra Draghi e Zelensky solo un malinteso»
Da fonti diplomatiche nel pomeriggio il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e il suo omologo ucraino Dmytro Kuleba hanno avuto un colloquio telefonico. Kuleba, in merito all’episodio di questa mattina, ha spiegato a Di Maio che tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il premier Mario Draghi c’è stato «solo un malinteso». La questione sarà risolta «rapidamente, organizziamo una telefonata» tra Draghi e Zelensky, ha aggiunto - secondo le stesse fonti - il ministro degli Esteri di Kiev.

Ore 18.25 - La Ue congela i beni di Putin e Lavrov
Il consiglio Ue ha approvato il congelamento di tutti i beni posseduti in Europa da Vladimir Putin e Sergei Lavrov.

Ore 18.20 - Mosca limita l’accesso a Facebook
L’ente statale russo per il controllo sui media, ha annunciato l’imposizione di una parziale restrizione dell’accesso a Facebook (Meta Platforms, Inc.), secondo il sito web dello stesso ente. Lo riferisce il sito di notizie Rbk. La decisione è stata presa in risposta alle limitazioni poste agli account di media di Stato russi.

Ore 18.15 - Il video di Zelensky in mimetica a Kiev
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si trova ancora a Kiev. Lo ha reso noto il capo del suo staff. È stato anche diffuso un video in cui il presidente, che indossa una mimetica militare; le immagini sono state girate in una delle strade nei pressi del palazzo del governo.


Ore 18 - Attacco a Mariupol (e il punto della situazione militare)
Un attacco dal mare è in corso da alcune ore contro il porto ucraino di Mariupol, già bersaglio ieri di un pesante bombardamento. Lo annunciano fonti del Pentagono. I russi continuano dunque a muoversi sullo scacchiere ucraino lungo più direttrici: sono entrati nel Paese sia da Est (attraverso Kharkiv) che da Nord, attraverso la Bielorussia mentre molti sforzi si concentrano per prendere d’assedio la capitale Kiev.

Ore 17.45 - Abramovich vuole vendere il Chelsea
Il Chelsea potrebbe essere messo in vendita e diversi gruppi di investitori starebbero già presentando offerte alla proprietà russa del club di Premier League. Lo riferisce Bloomberg che cita fonti vicine alle trattative. Secondo l’agenzia americana il magnate russo Roman Abramovich, amico di Vladimir Putin, potrebbe presto decidere di vendere gli asset del gruppo per timore di ripercussioni legate alle sanzioni che diversi Paesi stanno imponendo a Mosca per l’invasione dell’Ucraina.

Ore 17.35 - Russia fuori anche dall’Eurovision song contest
Nessun cantante russo potrà partecipare all’edizione di quest’anno dell’Eurovision Song Contest, che prevede la finale a Torino. Lo hanno deciso gli organizzatori dell’Ebu, European Broadcasting Union, ovvero i servizi pubblici europei. In una nota si legge che la decisione è stata presa per il timore che, alla luce della crisi senza precedenti in Ucraina, l’inclusione di una voce russa nel Contest di quest’anno porterebbe screditare la competizione stessa.

Ore 17.20 - Oltre 11.000 rifugiati in Romania, 50.000 in tutto
Continua la fuga degli ucraini dal loro Paese. Secondo il sito Ukrainska Pravda ben 11.000 persone hanno passato nelle ultime ore la frontiera con la Romania. Sempre molto forte il flusso verso la polonia (con i treni in partenza da Leopoli) o verso la Moldavia. Secondo Unhcr, l’agenzia Onu per i rifugiati, già 50.000 cittadini ucraini hanno ricevuto assistenza.

desc img
Ucraini incolonnati verso la frontiera con la Romania

Ore 17 - Anche Putin e Lavrov bersaglio delle sanzioni
Anche i beni personali di Vladimir Putin e Sergei Lavrov saranno bersaglio di sanzioni da parte della ue. Lo ha annunciato la ministra degli esteri tedesca Annalena Baerbock

Ore 16.50 - I dubbi sui possibili colloqui Mosca-Kiev
C’è la possibilità di avviare colloqui tra Kiev e Mosca? Le voci si accavallano: secondo alcune fonti l’Ucraina ha chiesto di spostare la sede del confronto da Minsk a Varsavia. «Abbiamo offerto un incontro, ma poi gli ucraini hanno interrotto i contatti» afferma il portavoce del cremlino Dimitry Peskov. Secondo i media russi il silenzio di Kiev serve solo a guadagnare tempo e a installare nuovi dispositivi militari alle porte delle città.

Ore 16.40 - Russia estromessa dal Consiglio d’Europa
La Russia è stata estromessa dal Consiglio d’Europa. Lo ha annunciato il ministro degli esteri italiano Luigi Di Maio. L’Italia ricopre attualmente la presidenza del Consiglio d’Europa. «L’Italia ritiene che si tratti di una misura necessaria alla luce dell’inaccettabile aggressione militare russa ai danni dell’Ucraina, che costituisce una grave violazione del diritto internazionale», ha spiegato il ministro

Ore 16.35 - Putin: «Con l’esercito al potere accordo più facile»
Il presidente russo Vladimir Putin ha spiegato il suo appello alle forze armate ucraine a prendere il potere dicendo che ciò favorirebbe le trattative con Mosca. «Sarà più facile per voi trovare un accordo con noi», ha detto il presidente, citato da Interfax, rivolgendosi all’esercito di Kiev.

Ore 16.20 - I dubbi dell’Europa sul sistema Swift
In campo europeo si discute se attivare - tra le sanzioni - anche l’esclusione di osca dal sistema Swift, la rete che governa le transazioni finanziarie internazionali. La misura renderebbe molto difficoltoso il flusso valutario per le aziende e le istituzioni russe. Ma mentre il ministro dell’economia francese Bruno Le Maire è favorevole a tale sanzione, la Germania è molto dubbiosa

Ore 16.10 - Il prezzo del gas in calo del 29%
I prezzi del gas naturale continuano a perdere terreno dopo la fiammata di ieri in seguito all’invasione russa dell’Ucraina, frenati anche dal possibile avvio di un dialogo tra Mosca e Kiev. Al Ttf, il mercato di riferimento per lo scambio del gas naturale in Europa, i future cedono il 29,04% a 95,3 euro a Megawattora.

Ore 16.05 - Per Mosca i colloqui non fermano azione militare
«I possibili negoziati a Minsk possono iniziare in qualsiasi momento», ma «non cancellerebbero l’operazione speciale russa in Ucraina». Lo ha dichiarato il ministero degli Esteri russo, citato da Interfax. Ma prima «Kiev deve decidersi, o parla con il nostro Paese o accusa il nostro Paese», ha aggiunto Mosca, sottolineando che è troppo presto per indicare a che livello una delegazione russa potrebbe partecipare ai colloqui.

Ore 15.48 - Putin chiede all'esercito ucraino di prendere il potere a Kiev
Il presidente russo Vladimir Putin ha esortato l'esercito ucraino a prendere il potere a Kiev, rimuovendo il presidente Zelensky e la «banda di drogati e neonazisti» al governo dell'Ucraina. «Esorto l'esercito ucraino a non permettere che civili e individui vengano usati come scudi umani», ha detto, spiegando che «sarebbe più semplice trattare» con i militari.

Ore 15.45 — Il Nyt: gli Usa chiesero alla Cina di fermare la Russia
Per tre mesi, in circa una decina di colloqui, alti funzionari di Washington hanno avvisato le loro controparti cinesi dei rischi legati all'accumulo di truppe russe al confine con l'Ucraina, chiedendo ai funzionari di Pechino di convincere la Russia a non invadere il Paese. A rivelarlo è il New York Times, citando funzionari statunitensi che preferiscono rimanere anonimi e che dichiarano di avere mostrato materiale di intelligence ai cinesi riguardante l'aumento dei soldati attorno all'Ucraina. L'ultimo incontro sarebbe avvenuto proprio mercoledì scorso, poche ore prima che il presidente russo, Vladimir Putin, desse il via alle operazioni militari speciali in Ucraina. Ogni volta, però, i funzionari cinesi - tra cui vengono citati lo stesso ministro degli Esteri (Wang Yi) e l'ambasciatore cinese negli Stati Uniti (Qin Gang) - hanno respinto le conclusioni Usa, ritenendo che un'invasione non fosse nei programmi di Mosca. A dicembre scorso, inoltre, funzionari Usa hanno scoperto che la Cina aveva condiviso le informazioni con la Russia, dicendo che gli Stati Uniti cercavano di seminare zizzania tra Pechino e Mosca, e che la Cina non avrebbe cercato di impedire i piani e le azioni russe.

Ore 15.40 — Dettagli sulle sanzioni / i cinque punti di von der Leyen

Il pacchetto di sanzioni approvato politicamente dai leader Ue la notte scorsa «avrà un impatto massimo sull'economia russa e sull'élite politica. È fondato su cinque pilastri: il primo è il settore finanziario, il secondo il settore energetico, il terzo quello dei trasporti, il quarto i controlli alle esportazioni e il divieto del finanziamento all'export, il quinto la politica dei visti». Lo ha spiegato la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. Tra i sanzionati ci sono anche Putin e Lavrov, i cui beni saranno congelati.

Ore 15.30 — Dettagli sulle sanzioni/ La Germania
La ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock dichiara che «saranno congelati i beni di Lavrov e Putin». Il sito dello Spiegel riporta piani della Cancelleria che riuscirebbero a «congelare i 25 miliardi di euro tra patrimoni finanziari e beni degli investitori russi nella Repubblica federale, comprese partecipazioni societarie, titoli e conti bancari». Solo nel 2019 aziende ed investitori privati muovevano complessivamente 8,9 miliardi in Germania.

Ore 15.25 — Mosca, «L'Ucraina si liberi del giogo nazionalista»
Le attuali autorità ucraine sono «prive di sovranità», dice la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. «Il regime di Kiev, queste persone fantoccio che si sono autoproclamate i governanti di questa terra, umiliando la dignità delle persone e deridendola, sono privi di qualsiasi sovranità». La Russia spera che il popolo ucraino «si liberi dal giogo del governo nazionalista che sfrutta il Paese nell'interesse di attori stranieri, e cominci a vivere una vita piena e sovrana».

Ore 15.15 —Il sindaco di Kiev: fate scorte di acqua e cibo
Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, chiede agli abitanti della capitale ucraina a fare scorte di acqua, generi alimentari e beni di prima necessità mentre i russi stringono su Kiev. «Fate scorte di acque, cibo e beni di prima necessità, preparate vestiti caldi e coperte da portare nei rifugi».

Ore 15.10 — La conferma dell'Austria: L'Ue congela i beni di Putin e Lavrov

Ore 15 — Il Cremlino sulla telefonata a Xi: concorda, sanzioni illegittime
Il Cremlino ha divulgato in una nota qualche osservazione sulla telefonata di oggi tra Putin e Xi. Il presidente cinese ha affermato di «rispettare le azioni della leadership russa» in Ucraina.I due capi di Stato avrebbero assicurato di essere «pronti a una stretta cooperazione e un sostegno reciproco alle Nazioni Unite e negli altri fori». Soprattutto, avrebbero sottolineato «l'inaccettabilità dell'uso di sanzioni illegittime per raggiungere gli obiettivi basati sugli interessi di singoli Paesi».

Ore 14.5o — L'ex presidente Poroshenko (con kalashnikov): Putin è pazzo
L'ex presidente Petro Poroshenko è stato intervistato dalla Cnn, in strada a Kiev, con in braccio un Kalashnikov , e ha definito Vladimir Putin «semplicemente pazzo, puro male che è venuto qui per uccidere gli ucraini. Ma non importa quanti soldati uccida, quanti missili possieda e quante armi nucleari ,noi ucraini siamo un popolo libero con un grande futuro europeo».

Ore 14.42 — Petroliera moldava colpita da un missile nel Mar Nero
Una petroliera battente bandiera moldava è stata colpita da un missile vicino al porto ucraino di Odessa. Lo riferisce l'Agenzia navale moldava: due membri dell'equipaggio sono rimasti gravemente feriti.

Ore 14.30 — Il ministro russo dell'Industria «Abbiamo sostituzioni per tutti i beni importati»
La Russia sostituisce alcuni beni che prima importava dal 2014, ed è «preparata a ogni possibile sviluppo». Così una nota del ministero dell'Industria di Mosca. «Abbiamo la possibilità di sostituire qualsiasi prodotto importato»

Ore 14.27 — «Mille morti tra i soldati russi» riferisce l'esercito ucraino
Le forse armate ucraine hanno comunicato di avere ucciso oltre mille soldati russi. Si tratta, secondo quanto riferisce l'esercito citato dai giornali locali, del peggior bilancio finora subito dalla Russia in un conflitto.

Ore 14.20 — Nuove sirene antiaeree a Kiev

Ore 14.20 — Punita una giornalista russa: aveva raccolto firme contro la guerra
Elena Chernenko, nota giornalista russa, è stata espulsa dai reporter accreditati a seguire il ministero degli Esteri con l'accusa di «mancanza di professionalità» per aver lanciato una petizione contro la guerra in Ucraina che ha raccolto 200 firme.

Ore 14.10 —Sanzioni Ue: in arrivo il congelamento dei beni di Putin e Lavrov
L'Unione europea si prepara a congelare i beni in Europa del presidente russo, Vladimir Putin, e del ministro degli Esteri, Sergei Lavrov, ma non saranno sottoposti a divieto d'ingresso nell'Ue per lasciare aperta la porta della diplomazia. (sul Financial Times).

Ore 14.05 — Come a Tienanmen, un uomo disarmato tiene testa ai tank russi
Un video che circola su Twitter ora mostra un cittadino ucraino resistere a una colonna di blindati russi. In altre immagini di questa mattina si vede un blindato investire e letteralmente schiacciare un'auto in strada, con le persone dentro.

Ore 14 — Cremlino: siamo pronti a colloqui sulla neutralità dell'Ucraina
La Russia è pronta a inviare una delegazione a Minsk per colloqui con l'Ucraina. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. «Come sapete, oggi il presidente dell'Ucraina Zelensky ha annunciato la sua disponibilità a discutere dello status neutrale dell'Ucraina», ha riferito. «In risposta, Vladimir Putin è pronto a inviare a Minsk una delegazione russa a livello di rappresentanti dei ministeri di Difesa ed Esteri e dell'amministrazione presidenziale per negoziati con la delegazione ucraina». Il ministro degli Esteri Lavrov ha dichiarato poco prima che «La Russia è pronta a colloqui con l'Ucraina non appena loro deporranno le armi».
Ma che cosa significa «status neutrale»? Una componente «essenziale di questo status», ha detto Peskov, «è la completa demilitarizzazion e de-nazificazione dell'Ucraina». I colloqui che si terrebbero a Minsk, dunque, cioè in territorio «alleato» per la Russia, presupporrebbero dunque una resa da parte di Kiev.

Ore 13.45 — Assedio a Kiev, i parà russi all'aeroporto di Gostomel
Il ministro della Difesa russo, sull'agenzia Tass, ha detto che paracadutisti russi sono atterrati nell'area dell'aeroporto di Gostomel, una trentina di chilometri a nord-ovest di Kiev, e che la capitale ucraina è ora assediata da ovest. Viceversa, il presidente ucraino Zelensky ha annunciato in un messaggio video alla nazione che «Lo sbarco nemico all'aeroporto e' stato bloccato e le truppe ucraine hanno ricevuto l'ordine di distruggere l'infrastruttura.»

Ore 13.40 — Mariupol, si combatte in città

Ore 13.28 — La Formula 1 annulla il Gran Premio di Sochi del 25 settembre
Il Gran Premio di Russia di formula 1 non si correrà. La Formula 1 ha comunicato ufficialmente che la gara in programma a Sochi il 25 settembre sarà cancellata dal calendario 2022. La decisione, conseguenza della guerra in Ucraina, arriva dopo un confronto tra i team a Barcellona, dove sono in corso i test pre campionato.

Ore 13.26 - Intelligence Usa: Kiev può cadere presto
Kiev potrebbe cadere nelle mani delle forze russe «nel giro di pochi giorni». Lo dicono fonti dell’intelligence Usa citate da diversi media americani.

Ore 13.15 - Allarme all’ambasciata italiana a Kiev: tutti nei sotterranei
La Guardia Nazionale ucraina ha informato della possibilità di un imminente attacco alla capitale. Il Capo Missione ha disposto che tutti i connazionali (circa 80 elementi, inclusi una decina di minori) presenti da ieri sera presso la presidenza si trasferiscano nel basamento dell’edificio per ragioni di sicurezza.

Ore 13.13 - Zelensky incontra Sean Penn
Oggi a Kiev. L’attore americano è in Ucraina per produrre un documentario sul conflitto. «Sean Penn dimostra il coraggio che manca a molti altri, in particolare ai politici occidentali», ha scritto l’ufficio del presidente su Facebook.

Ore 13-12 - Cremlino: proposta Zelensky in giusta direzione
Mentre avanzano i carri armati, il Cremlino ritiene che la proposta del Presidente dell’Ucraina Volodymir Zelensky per negoziare con Mosca sia «un passo nella giusta direzione» che «sarà considerato». Il portavoce del Presidente russo, Dmitry Peskov, ha anche precisato che la Russia riconosce Zelensky come presidente dell’Ucraina. Una beffa?

Ore 13.06 - Il Papa all’ambasciata russa
Lo conferma la sala stampa della Santa Sede, che sottolinea come il Pontefice sia «preoccupato per la guerra» in Ucraina. Francesco ha parlato con l’ambasciatore Alexander Avdeev per poco più dì mezz’ora nella sede diplomatica in via della Conciliazione, «per tentare di mediare nel conflitto tra il Paese e l’Ucraina dopo l’attacco su larga scala di Mosca».

Ore 13.03 - Zelensky ai cittadini europei: venite a combattere per Kiev
Il presidente ucraino Zelesky ha invitato gli europei che hanno «esperienza di guerra» a «venire a combattere in Ucraina». Qui il suo ultimo appello video pubblicato su Facebook — dove appare stanco e in maglione militare — con sottotitoli in inglese.

Ore 13. 00 - Formula 1, la Haas cancella lo sponsor russo
La scuderia di proprietà Usa ha annunciato di aver tolto lo sponsor della russa Uralkali dalle sue auto nell’ultimo giorno di test sulla pista di Barcellona. Tra i piloti della Haas c’è Nikita Mazepin, l’uico pilota russo nella prossima stagione di F1.

Ore 12.55 - Zelensky, appello a Putin: sediamoci al tavolo
«Vorrei rivolgermi ancora una volta al presidente della Federazione russa — dice Zelensky in un video pubblicato su Telegram —. Il combattimento è in corso su tutto il territorio ucraino, sediamoci al tavolo dei negoziati e mettiamo fine alla perdita di vite». Lo riferiscono le agenzie russe Tass e Interfax.

Ore 12.44 - Lavrov: non attacchiamo né i civili né i dormitori militari
La Russia non sta attaccando le infrastrutture civili ucraine, né i luoghi in cui sono schierate le truppe del Paese: lo ha detto oggi il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, secondo quanto riporta Interfax. «Non vengono effettuati attacchi alle infrastrutture civili. Non vengono effettuati attacchi ai luoghi di dispiegamento del personale dell’esercito ucraino nei dormitori o in altri luoghi non associati a strutture di attacco militare».

Ore 12.39 - Di Maio: 110 milioni di aiuti dall’Italia
Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in un post su Facebook, prima del Consiglio Ue straordinario di questo pomeriggio a Bruxelles: «Ci sono cittadini che stanno soffrendo, e tra questi migliaia di connazionali italiani che stanno vivendo nella paura». «Nelle prossime ore — annuncia Di Maio — in Consiglio dei Ministri stanzieremo un pacchetto da 110 milioni di euro per aiutare il popolo ucraino».

Ore 12.38 - Marine Le Pen favorevole ad accogliere rifugiati in Francia
La leader di estrema destra Marine Le Pen è favorevole all’accoglienza in Francia di rifugiati ucraini, per «dare sollievo alla Polonia». In un’intervista all’emittente BfmTv, la candidata del Rassemblement national (Rn) alle presidenziali ha detto che «bisogna fare tutto il possibile per far rispettare la Convenzione di Ginevra».

Ore 12.35 - La telefonata con Assad
Su iniziativa siriana, Vladimir Putin ha avuto un colloquio telefonico con il presidente siriano Bashar al-Assad. Lo riporta il servizio stampa del Cremlino, citato da Interfax. «Il presidente siriano ha espresso un forte sostegno all’operazione militare speciale della Russia per proteggere la popolazione civile delle repubbliche del Donbass, condannando al contempo le politiche destabilizzanti degli Stati Uniti e della Nato, che un tempo hanno portato a un grave degrado della situazione in Medio Oriente».

Ore 12.31 - Putin parla con Xi Jinping
Il presidente cinese Xi Jinping ha avuto una telefonata oggi pomeriggio (ora cinese) con il suo omologo russo Vladimir Putin. Lo riferisce l’emittente statale Cctv. La Cina «sostiene Russia e Ucraina per la soluzione dei problemi attraverso i negoziati»: il presidente Xi Jinping ha ribadito che «la posizione fondamentale della Cina è di rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale di tutti i Paesi e degli scopi e dei principi della Carta dell’Onu».

Ore 12.19 - Pesanti bombardamenti su Kharkiv
Un pesante bombardamento russo è in corso contro Kharkiv, seconda città ucraina con quasi un milione e mezzo di abitanti. Lo riferisce Moscow Times, citando testimoni oculari. Il sindaco ha esortato la popolazione a ripararsi nei rifugi,nelle cantine e nelle stazioni della metropolitana.

Ore 12.10 - Mosca: una vergogna la decisione della Uefa
Il Cremlino ha definito «una vergogna» la decisione della Uefa di spostare la sede della finale della Champions League a Parigi. «San Pietroburgo avrebbe potuto offrire le migliori condizioni possibili per lo svolgimento di questo evento calcistico», ha dichiarato il portavoce Dmitry Peskov.

Ore 12.09 - Il Cremlino: Zelensky è presidente dell’Ucraina
Il Cremlino ha assicurato di riconoscere Volodymyr Zelensky come presidente dell’Ucraina. «Sì, certo, Vladimir Zelensky è il presidente dell’Ucraina», ha detto il portavoce Dmitri Peskov, rispondendo a una domanda della stampa. Ancora per quanto?

Ore 11.35 - Lavrov, pronti a colloqui se Kiev «depone le armi»
La Russia è pronta a parlare se l’Ucraina «depone le armi». Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov. «Non c'è la possibilità di riconoscere l'attuale governo come democratico» ha aggiunto, specificando poi che Mosca non intenda «occupare l'Ucraina» e ribadendo di voler «denazificare» il Paese, come detto da Putin nel suo discorso di ieri. «Durante tutti questi anni la popolazione delle vostre repubbliche è stata molestata e attaccata quotidianamente dal regime di Kiev, che ha deliberatamente preso la strada della russofobia e del genocidio». «Ci vendicheremo delle sanzioni dell'Occidente», ha poi detto Lavrov.

Ore 11.27 -Glucksmann: sequestriamo le ville dei russi in Costa Azzurra L’eurodeputato francese del movimento Place Publique, Raphael Glucksmann, chiede il sequestro dei beni degli oligarchi russi in Francia, incluso le ville in Costa Azzurra o gli chalet di montagna a Courchevel. Intervistato da radio RMC, Glucksmann ha detto che bisogna «colpire direttamente Vladimir Putin e l’insieme degli oligarchi che sono i pilastri del regime».

Ore 11.18 - Draghi: crisi lunga e difficile da ricomporre
«La crisi di portata storica che l’Italia e l’Europa hanno davanti potrebbe essere lunga e difficile da ricomporre, anche perché sta confermando l’esistenza di profonde divergenze sulla visione dell’ordine internazionale mondiale che non sarà facile superare». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel corso dell’informativa urgente sul conflitto tra Russia e Ucraina nell’aula di Montecitorio.

Ore 11.05 Mosca: sanzioni contro l’Occidente
La Russia ha preparato un pacchetto di sanzioni di ritorsione contro l’Occidente. Lo ha detto il presidente presidente della Duma, citato dall’agenzia governativa Tass.

Ore 11.00 - La Ue prepara terzo pacchetto di sanzioni
«Prepariamo con urgenza una terza ondata di sanzioni». Lo scrive in un tweet il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, dando notizia di una telefonata con il presidente ucraino. «Ho parlato con il presidente Zelensky mentre Kiev è costantemente sotto attacco ».

Ore 10.55 - Lavrov: Kiev aveva preso strada del genocidio
«Durante tutti questi anni la popolazione delle vostre repubbliche è stata molestata e attaccata quotidianamente dal regime di Kiev, che ha deliberatamente preso la strada della russofobia e del genocidio». Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, durante un incontro con i rappresentanti delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk.

Ore 10.53 - La conferma Uefa: finale Champions a Parigi
La finale di Champions League è stata spostata da San Pietroburgo a Parigi. Lo annuncia la Uefa dopo la riunione odierna. Sia le squadre di calcio ucraine che quelle russe impegnate nella Champions League e nelle altre competizioni continentali, viene stabilito, dovranno disputare le rimanenti partite in terreno neutro.

Ore 10.51 - Istruzioni per bombe molotov
Il ministero dell’Interno ucraino ha postato sui suoi social istruzioni ai cittadini su come realizzare bombe molotov.

Ore 10.46 - Merkel: «Un punto di svolta nella storia dell’Europa»
«Questa guerra di aggressione della Russia segna un profondo punto di svolta nella storia dell’Europa dopo la fine della guerra fredda». A dirlo all’agenzia stampa Dpa è l’ex cancelliera tedesca Angela Merkel, uno dei leader europei che meglio conosce il presidente russo Vladimir Putin. «Non esiste alcuna giustificazione per questa chiara violazione della legge internazionale e la condanno nei termini più forti possibili. I miei pensieri e la mia solidarietà vanno al popolo ucraino guidato dal presidente Volodymy Zelensky in queste giorni e ore spaventosi».

Ore 10.45 - La finale di Champions da San Pietroburgo a Parigi
Secondo una fonte della Ap oggi la UEFA toglierà a San Pietroburgo il diritto di ospitare la prossima finale di Champions League. La partita sarà giocata allo Stade de France di Parigi.

Ore 10.35 - Conferma ministero della Difesa: russi a Kiev
Unità militari russe sono entrate a Kiev, secondo il ministero della Difesa ucraino. «Sabotatori» russi nel distretto di Obolon nella zona nord della capitale ucraina, fa sapere il ministero su Facebook. La notizia arriva dopo che Kyiv Independent scriveva di «forze russe entrate nel distretto di Obolon», a circa 10 chilometri dal centro di Kiev.

Ore 10.30 - Commissione Pari opportunità sarda vicina agli ucraini
Un esempio di mobilitazione tra tanti: la Commissione per le Pari Opportunità della Regione Sardegna esprime «vicinanza a tutto il popolo ucraino. E un pensiero particolare alle donne, alle madri, alle figlie, ai bambini e alle bambine che come sempre pagano il prezzo più alto nei conflitti. Nel contempo siamo altresì vicine a tutta la comunità ucraina residente in Sardegna, quasi 3.000 persone, composta per la maggior parte da donne e che adesso vive nell’angoscia per la sorte dei loro cari».

Ore 10.25 - Russia: oltre 400.000 firme contro guerra
Ha raccolto oltre 400.000 firme in meno di un giorno una petizione online contro la guerra in Ucraina pubblicata sulla piattaforma Change.org: lo riferisce la testata russa online Meduza, secondo cui la raccolta di firme è stata creata dall’attivista per la difesa dei diritti umani Lev Ponomaryov. «Prendete parte al movimento contro la guerra, opponetevi alla guerra. Fate questo per mostrare al mondo intero che in Russia c’erano, ci sono e ci saranno persone che non accetteranno le bassezze perpetrate dalle autorità»..

Ore 10.18 - Anche i talebani preoccupati per i civili ucraini
«Preoccupazione» per i civili in Ucraina arriva dai talebani, che dallo scorso agosto sono di nuovo padroni dell’Afghanistan e che ora chiedono «moderazione» a «tutte la parti». I padroni di Kabul rivendicano una «politica estera neutrale», non criticano «l’operazione militare speciale» promossa da Vladimir Putin e confidano che la «crisi» attuale possa risolversi «tramite il dialogo e in modo pacifico».

Ore 10.12 - «Russia come Corea del Nord»
Il presidente lettone Egils Levits: «La cosa più importante è isolare il regime criminale russo dal mondo, come si è fatto con la Corea del Nord».

Ore 10.05 - Spari nella «zona governativa» di Kiev
Lo riferisce l’agenzia Ap.

Ore 10.04 - Anche la Georgia non vuole ferire la Russia
Lo dice il primo ministro, Irakli Garibashvili, all’agenzia russa Tass. «Siamo venuti a conoscenza delle azioni dei nostri partner internazionali in seguito all’azione militare in Ucraina, ossia sanzioni economiche e finanziarie per la Russia. Voglio che sia chiaro che, considerando il proprio interesse nazionale, la Georgia non intende partecipare». Chiarissimo: nel 2008 il Paese è tato invaso dalla Russia.

Ore 9.59 - Cina contraria a sanzione per la Russia
La Cina «si oppone a qualsiasi sanzione illegale che leda i diritti e gli interessi legittimi della Russia». Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, secondo cui «gli Stati Uniti hanno imposto più di 100 sanzioni alla Russia dal 2011», che sono risultati strumenti «non fondamentali ed efficaci per risolvere i problemi».

Ore 9.55 - Mosca chiude lo spazio aereo ai britannici
La Russia ha chiuso il suo spazio aereo a tutti gli aerei britannici, o legati al Regno Unito. Lo ha annunciato l’autorità russa per l’aviazione.

Ore 9.50 - «Forze russe a 10 km dal centro di Kiev»
«Le forze russe sono entrate nel distretto di Obolon a Kiev», a circa 10 chilometri dal centro della capitale ucraina. E’ quanto si legge in un tweet di Kyiv Independent, secondo cui ci sono combattimenti con i militari ucraini e il ministero della Difesa chiede agli abitanti di rimanere in casa.

Ore 9.47 - Scappare in auto: 15 ore di coda
Chi cerca di lasciare in auto l’Ucraina diretto in Ungheria o Polonia può stare in coda fino a 15 ore: lo racconta una testimonianza del Guardian. Molte famiglie si mettono in fuga al completo, per separarsi alla frontiera. E molti uomini tornano indietro: il richiamo dei riservisti comprende i maschi fino a 60 anni.

Ore 9.40 - Orban condanna le azioni dell’amico Putin
Il premier ungherese, Viktor Orban, in un video trasmesso al termine del vertice europeo convocato per discutere delle sanzioni contro Mosca: «Abbiamo tutti condannato le azioni belligeranti della Russia contro l’Ucraina» e «deciso di imporre sanzioni congiunte». Ma tali misure «non colpiranno l’energia», così che «le forniture di gas in Ungheria e in altri Stati vengano garantite».

Ore 9.34 - Mosca: pieno controllo di Chernobyl
«Ieri unità delle forze aviotrasportate russe hanno preso il pieno controllo del territorio nell’area della centrale nucleare di Chernobyl». Lo ha affermato il generale russo, Igor Konashenkov, in dichiarazioni riportate stamani da Sputnik in cui ha parlato di un «accordo con un battaglione distinto a difesa dell’impianto nucleare dell’Ucraina sulla sicurezza congiunta delle unità e del sarcofago della centrale nucleare di Chernobyl».

Ore 9.32 - Pacchetto sanzioni, la prossima riunione Ue
Alle 15 si riuniranno a Bruxelles i ministri degli Esteri dell’Unione europea per adottare formalmente il nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russi, che lascia fuori quelli che erano ritenute misure pesanti: l’esclusione di Mosca dal sistema Swift per la transazioni nazionali e il settore energetico. Un risultato dettato, secondo le fonti di Bruxelles, dalle pressioni di Italia, Francia e Germania. Si lavora tuttavia già a un terzo pacchetto che potrebbe includere anche questi elementi.

Ore 9.28 - La Turchia: anche Mosca può bloccare il Mar Nero
Il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, ha dichiarato che la Turchia ha la facoltà di chiudere il passaggio degli Stretti dei Dardanelli e del Bosforo, che collegano Mediterraneo e Mar Nero, alle navi di Paesi in guerra, ma che la medesima facoltà spetta anche alla Russia. «Abbiamo ricevuto una richiesta formale da parte dell’Ucraina a chiudere il passaggio alle navi russe. L’accordo di Montreux parla chiaro (...) La Turchia, in caso sia neutrale, può applicare le proprie decisioni e chiudere gli stretti alle navi da guerra di Paesi coinvolti», ha dichiarato Cavusoglu in un’intervista al quotidiano Hurriyet. Ma tale diritto spetta anche alla Russia. «Se vietassimo il passaggio, dovremmo tenere in conto che anche la Russia ha lo stesso diritto. La Russia si è tutelata con le clausole 19, 20 e 21 e da Paese costiero ha il diritto di ottenere il permesso a far rientrare le navi da guerra presso le proprie basi», ha detto Cavusoglu.

Ore 9.00 - Zelensky sente Johnson: «Rafforzare sanzioni»
«Oggi più che mai abbiamo bisogno del supporto dei partner». Così su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo aver sentito il primo ministro inglese Boris Johnson con il quale «abbiamo parlato degli attacchi insidiosi a Kiev da parte dell’aggressore». «Chiediamo un’efficace azione di contrasto alla Federazione Russa. Le sanzioni devono essere ulteriormente rafforzate».

Ore 8.57: la giunta birmana sta con Mosca
E ti pareva: la giunta militare del Myanmar sostiene la decisione della Russia di invadere l’Ucraina. Come ha detto il portavoce della giunta, generale Zaw Min Tun al New York Times, «la Russia ha fatto la sua parte per mantenere la sua sovranità, e penso che sia la cosa giusta da fare. La Russia è un grande Paese tra le potenze mondiali e sta dimostrando che gioca anche un ruolo principale nel mantenimento della pace mondiale».

Ore 8.43 - «Camion russi verso il centro di Kiev»
L’esercito russo avrebbe sequestrato due veicoli delle forze armate ucraine e i militari, indossate le uniformi ucraine, si starebbero spostando nel centro di Kiev. Sarebbero seguiti da una colonna di camion militari russi. Lo riferisce il viceministro della Difesa, stando a quanto riporta da Kiev l’Independent.

Ore 8.42 - Le parole più usate da Putin
L’Ucraina nominata 35 volte, la Russia 24. C’è spazio anche per l’Urss e per Lenin nei discorsi con cui Vladimir Putin ha annunciato l’inizio dell’invasione dell’Ucraina, secondo l’analisi eseguita da Volocom su 3.695 parole con cui il presidente russo ha affrontato la situazione negli ultimi giorni.
Aggettivi più usati: sovietica: 10; comunista: 7; ucraine: 5; ucraini: 5; necessario: 4; russo: 4; ucraina: 4; vera: 4; amministrative: 3; civile: 3.
Nomi più usati: nazionalisti: 10; potere: 10; partito: 8; situazione: 8; autorità: 7; governo: 7; realtà: 7; repubbliche: 7; dollari: 6; guerra: 6.
Verbi più usati: cercando: 3; dare: 3; solleva: 3; succedendo: 3; affrontare: 2; aggiungere: 2; approfittato: 2; aumentate: 2; comprese: 2; creare: 2.
Parole più usate: Ucraina: 35; Russia: 24; Urss: 14; nazionalisti: 11; Lenin: 10; potere: 10; sovietica: 10; partito: 8; situazione: 8; autorità: 7.

Ore 8.39 - Si combatte l’avanzata a 45 km da Kiev
«Le truppe aviotrasportate delle forze armate ucraine combattono nelle zone di Dymer e Ivankiv» dopo «l’avanzata di un gran numero di mezzi blindati del nemico», si legge in un tweet del ministero della Difesa di Kiev. Le due località si trovano rispettivamente a 45 e 80 km dalla capitale.

Ore 8.39 - Macron: «Pronti a mettere in sicurezza Zelensky» `
La «sicurezza» del presidente ucraino è in gioco, la Francia è pronta «ad aiutare se necessario». Lo afferma il ministro degli Esteri francese, Jean-Yves Le Drian.

Ore 8.38 - «I russi preparavano l'invasione totale da un anno»
«La nostra convinzione è che i russi vogliano invadere tutta l'Ucraina»: a dirlo a Sky News è il ministro della Difesa britannico Ben Wallace, secondo cui il presidente russo Vladimir «Putin la preparava da molti, molti mesi, certamente da un anno». Per Wallace a Putin gli sforzi della diplomazia «non interessavano», dal momento che il suo piano è sempre stato quello di «accaparrarsi la terra».

Ore 8.06 — Carri armati russi entrano a Kiev
Il ministero della Difesa ucraino: i russi hanno sequestrato due carri armati ucraini, hanno indossato le uniformi ucraine e li stanno muovendo verso il centro di Kiev. Dietro, una colonna di blindati russi.

Ore 7.45 - L'attesa per una invasione con i carri armati a Kiev
L'Ucraina si attende un attacco con i carri armati da parte delle truppe russe su Kiev già nella giornata di oggi, venerdì, secondo quanto riferito da Anton Herashchenko, alto funzionario del ministero dell'Interno ucraino. Secondo la stessa fonte, «le forze ucraine sono pronte a contrastarli con missili anti carro forniti dai nostri alleati». Secondo il ministero dell'Interno ucraino, forze ucraine hanno fatto saltare in aria un ponte sul fiume Teteriv a Ivankiv, a circa 50 chilometri da Kiev, per bloccare una delle strade di ingresso per i carri armati russi nella capitale.

Ore 7.20 - Bombardamenti contro gli obiettivi civili: «Oggi il giorno più duro»
Il presidente ucraino Zelensky ha specificato che le forze armate russe in Ucraina stanno colpendo anche obiettivi civili, e ha detto che «i russi dovranno prima o poi comunicare con l'Ucraina per mettere fine al conflitto». Quella di oggi sarà «la giornata più dura» (nel video qui sotto, l'esplosione di un aereo nel cielo di Kiev: i resti hanno colpito un palazzo della capitale).

Ore 6.46 - Missile contro posto di frontiera, morti e feriti
«Ci sono stati diversi morti e feriti nella notte». Lo hanno riferito le guardie di frontiera nel sudest del Paese, nella regione di Zaporizhzhya, sul mar d’Azov.

Ore 6.38 - Allarme antiaereo anche a Leopoli
Anche nella città di Leopoli all’alba risuonano le sirene degli allarmi antiaereo, mentre la capitale Kiev è ancora sotto l’attacco di missili da parte delle forze russe.

Ore 6. 22 - Altre esplosioni all’alba a Kiev
Altre tre esplosioni sono state udite nitidamente all’alba nelle zone periferiche di Kiev. Lo riporta la Cnn. La zona interessata sarebbe quella sud-ovest della capitale ucraina.

desc img
Un palazzo di Kiev colpito da un aereo intercettato nei cieli della capitale

Ore 6. 20 - Ministro Ucraina: «Bombardamenti orribili» come nel 1941
«Terribili bombardamenti missilistici su Kiev. L’ultima volta che la nostra capitale aveva visto una cosa del genere era stato nel 1941, quando era stata aggredita dalla Germania nazista»: lo ha scritto stamane Dmytro Kuleba, ministro degli Esteri dell’Ucraina. In un messaggio diffuso su Twitter il dirigente ha aggiunto: «Allora l’Ucraina sconfisse quel male e lo sconfiggerà ancora oggi. Fermate Putin. Isolate la Russia. Rompete tutte le relazioni. Cacciate la Russia».

Ore 6. 20 - Bombardato l’ aeroporto di Velyka Omelyana
A partire dalle 6.10 ora locale (5.10 in Italia) è in corso un bombardamento dell’aeroporto di Velyka Omelyana, a 4 chilometri da Rivne, cittadina del nordovest dell’Ucraina a circa 300 chilometri da Kiev e 160 dal confine con la Polonia. Lo ha riferito il capo dell’Aeronautica militare nello scalo. Alcuni residenti testimoniano di violente esplosioni. L’attacco è confermato anche dalle autorità locali. Secondo i militari, c’è stata un’esplosione che ha distrutto la pista di riserva. Nessuno è rimasto ferito, hanno aggiunto.

Ore 5.20 - Difesa Ucraina: forze russe hanno perso 800 uomini
Le forze russe «hanno già perso circa 800 uomini», secondo il ministero della Difesa ucraino. «Le perdite includono anche sette aerei, sei elicotteri, 130 veicoli corazzati da combattimento e oltre 30 carri armati», ha aggiunto, citato dal Kyiv Independent.

Ore 4.40- Cnn, forze russe a 32 chilometri da Kiev
Le forze meccanizzate russe che erano entrate in Ucraina attraverso la Bielorussia si troverebbero a circa 20 miglia (32 chilometri) da Kiev, secondo due fonti riportate dalla Cnn. Un secondo contingente, entrato in Ucraina dalla Russia, sarebbe un po’ più distante ma sempre in movimento verso Kiev con l’obiettivo di circondare la città e rovesciare il governo ucraino.

Ore 4.20 - Esplosioni a Kiev, ministero Interno: abbattuto velivolo russo
Due forti esplosioni sono state avvertite nella capitale dell’Ucraina, Kiev, mentre cresce la preoccupazione in vista di un probabile ingresso nella città delle forze di terra russe. Lo riferiscono fonti locali, secondo cui le esplosioni sembrano analoghe a quelle che hanno segnato gli attacchi missilistici russi di ieri contro obiettivi militari nella capitale. Un consigliere del ministero dell’Interno ucraino, Anton Herashchenko, ha rivendicato tramite un messaggio sulla applicazione Telegram l’abbattimento di un velivolo russo sui cieli della capitale; il velivolo — forse un drone — si sarebbe schiantato su un palazzo di sei piani, innescando un incendio.

Ore 3.57- Kiev colpita da missili da crociera o balistici
Lo ha comunicato un consigliere del ministero degli Interni ucraino, Anton Gerashchenko. «Gli attacchi a Kiev con missili da crociera o balistici sono ripresi», ha detto. Una team della Cnn sul campo ha riferito di aver sentito due forti esplosioni nel centro di Kiev e una terza in lontananza. ‘

Ore 3.35 - Forti esplosioni nel centro di Kiev
La notizia diffusa dalla Cnn è confermata dai media russi.

Ore 2.48 -Ue, Von der Leyen: sanzioni contro il 70% delle banche russe
«Il pacchetto di sanzioni massicce e mirate approvato stasera mostra quanto sia unita l’Ue. In primo luogo, questo pacchetto include sanzioni finanziarie, mirate al 70% del mercato bancario russo e alle principali società statali, compresa la difesa». Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, al termine del Consiglio europeo straordinario sull’Ucraina. «Putin deve fallire e fallirà» ha poi aggiunto.

Ore 2.32 - Blinken, Russia cercherà di rovesciare il governo
Il segretario di Stato americano, Antony Blinken si è detto «convinto» che Mosca cercherà di rovesciare il governo ucraino. «Non c’è bisogno di intelligence per dire che è esattamente ciò che vuole il presidente Putin. Ha chiarito che vorrebbe ricostituire l’Impero Sovietico, a parte questo vorrebbe una influenza sui Paesi vicini che un tempo facevano parte del blocco sovietico», ha detto Blinken, citato dalla Cnn.

Ore 2.09 - Mar Nero, l’Ucraina perde l’isola dei serpenti
L’Ucraina ha perso il controllo della piccola Isola dei Serpenti, nel Mar Nero, a circa 45 km dalla costa della Romania. Lo annuncia il servizio della guardia costiera ucraina, citato dalla Tass. «Stando alle informazioni che abbiamo, l’Isola dei Serpenti è stata presa», dice la guardia costiera, aggiungendo di aver perso i contatti con il personale ucraino sull’isolotto, praticamente disabitato, che fa parte dell’oblast di Odessa. Secondo il Kyiv Independent, 13 guardacoste sarebbero stati uccisi dai russi
.

Ore 1.58 - Stati Uniti pronti ad accogliere profughi ucraini
Gli Usa sono pronti ad accettare profughi ucraini che fuggono dall’Ucraina: lo ha detto Jen Psaki. La portavoce della Casa Bianca ha aggiunto che le truppe americane aiuteranno i Paesi europei a trasportare i rifugiati.

Ore 0.50 - Zelensky: Ucraina lasciata solo contro l’Armata rossa
«Siamo stati lasciati soli a combattere contro l’Armata rossa. Chi è pronto a combattere con noi? Io non vedo nessuno», ha detto il presidente ucraino Zelensky nel video diffuso nella notte dalla presidenza dell’Ucraina. «Chi è pronto a dare all’Ucraina la garanzia di un’adesione alla Nato? Tutti hanno paura. Si devono adottare immediatamente forti sanzioni economiche e finanziarie contro l’aggressore per privarlo dei mezzi per continuare l’attacco».

Ore 0.17 - Zelensky: forze nemiche di sabotaggio entrate a Kiev
«Forze nemiche di sabotaggio sono entrate a Kiev, io sono l’obiettivo numero 1, ma resto qui». Lo ha annunciato, secondo quanto riporta il Kyiv Independent, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Ore 0.15 - Zelensky: 137 ucraini morti nel primo giorno di guerra
«137, i nostri cittadini» hanno perso la vita, «sono eroi» ha dettoil presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky in un video pubblicato sul sito web della presidenza , aggiungendo che altri 316 ucraini sono rimasti feriti nei combattimenti.

25 febbraio 2022 (modifica il 26 febbraio 2022 | 06:52)