Aiutatemi a liberare mio fratello prima che sia troppo tardi!

Aiutatemi a liberare mio fratello prima che sia troppo tardi!

Lanciata
26 ottobre 2022
Firme: 300.951Prossimo obiettivo: 500.000
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Perché questa petizione è importante

Lanciata da Mona S. Hamad

VERSIONE ORIGINALE INGLESE

Vi scrivo per raccontarvi di mio fratello, Alaa Abd el-Fattah. Lo hanno chiamato “la voce di una generazione” per i suoi scritti sulla democrazia e la sua visione di un futuro democrato in Medio Oriente. È in prigione da otto anni - la sua condanna più recente è stata di 5 anni per aver condiviso un post sulle condizioni delle prigioni in Egitto su Facebook - e abbiamo paura che morirà lì se non lo tiriamo fuori al più presto.

Alaa è in prigione in Egitto - ma è un cittadino britannico. Nostra madre è nata a Londra nel 1956, dove i suoi genitori, i nostri nonni, stavano svolgendo un dottorato.

Ho lanciato questa petizione perché credo che se abbastanza persone lo chiederanno, il Regno Unito potrà riportare Alaa a casa. È considerato un Prigioniero di Coscienza per Amnesty International, è Membro Onorario dell’English PEN e molti membri del Parlamento britannico hanno richiesto la sua scarcerazione. Abbiamo solamente bisogno che il Governo inglese sia fermo nelle sue trattative.

Alaa è stato torturato e tenuto in condizioni terribili. Per anni non gli è stato concesso di uscire dalla sua cella, di sapere che ore fossero, né di avere accesso ad alcuna informazione sul mondo esterno. Per uno scrittore, essere imprigionato per le sue idee è una tortura crudele.

È padre di un bimbo di 10 anni, Khaled, e si è perso gran parte della vita di suo figlio.

Quando le persone in tutto il mondo hanno iniziato a mobilitarsi per la sua liberazione, le sue condizioni sono migliorate un pochino. Ma le autorità egiziane stanno negando allo staff dell’Ambasciata inglese di fargli visita.

Il 27 giugno, l’allora Ministro degli Esteri inglese, Liz Truss, aveva dichiarato al Parlamento di “stare lavorando per assicurarne la liberazione”. Per favore, unitevi a noi nel chiedere a lei e al nuovo Ministro James Cleverly di lavorare il più sodo possibile per quest’obiettivo. Alaa è in sciopero della fame da Aprile e temiamo per la sua vita ogni giorno.

Esistono dei precedenti di persone con doppia cittadinanza liberate dall’Egitto in Francia, USA e Canada - perciò sappiamo che il Governo inglese può riportare Alaa a casa: devono solo venire a conoscenza di quante persone tengano alla causa.

Credo che amereste i lavori di Alaa - (se non avete mai letto nulla di suo un’intera collezione dei suoi lavori è stata pubblicata in inglese l’anno scorso YOU HAVE NOT YET BEEN DEFEATED “Non sei ancora stato sconfitto”) - e grazie al vostro aiuto possiamo liberarlo e permettergli di scrivere ancora.

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