L'Anpi non sarà al corteo istituzionale per il 25 aprile a Seriate, in provincia di Bergamo. Il motivo, ha spiegato la presidente dell'Associazione Vittoria Battaglia, è che «a noi è stata negata la possibilità di un nostro intervento». La notizia è riportata dall'Eco di Bergamo, Repubblica e le pagine locali del Corriere. «Con grande disappunto abbiamo preso atto della posizione della Giunta comunale e abbiamo deciso di non partecipare a un corteo dove all'Anpi non si concede di tramandare la memoria storica» ha spiegato.

In particolare il timore è che durante la cerimonia non sia ricordato quanto accadde il 27 aprile 1945 nella via principale della cittadina, ovvero «l'eccidio nazi-fascista in cui 14 patrioti furono uccisi dalla colonna fascista Farinacci in ritirata, e il giorno dopo persero la vita 4 uomini per mano dei tedeschi». Inoltre «la banda musicale Città di Seriate non ha mai suonato Bella Ciao e si presume che accadrà lo stesso anche quest'anno».

Il sindaco Cristian Vezzoli ha replicato che «la ricorrenza del 25 Aprile è di carattere nazionale. È italiana e di tutti. Nessuna associazione ha più di un'altra il diritto di porvi i suoi perché. Ho incontrato le associazioni combattentistiche di Seriate e s'è deciso collegialmente che la cerimonia istituzionale organizzata dall'amministrazione comunale, sia tale, dunque di competenza del sindaco. Le associazioni hanno detto di non essere interessate ad ascoltare discorsi di parte e che l'associazione Anpi potrà dire tutto quello che vuole dire negli eventi da essa organizzati e gestiti» ha aggiunto.

«Il 25 aprile, data fondamentale per la democrazia del nostro Paese - ha replicato l'Anpi -, ci ritroveremo con tutti coloro che vorranno al monumento "Abbraccio ai Partigiani" in Piazzale Caduti alle ore 8 per deporre due corone di alloro e cantare Bella Ciao. Successivamente andremo a Bergamo alla manifestazione provinciale».

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