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Il governo fa pace con i partigiani: "Nessuna esclusione dalle celebrazioni del 25 aprile"

Festa della Liberazione (foto d'archivio) 
Palazzo Chigi fa chiarezza dopo l'amarezza dell'Anpi per la circolare del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Fraccaro. Alessandra Mussolini: "Paese con le pezze al... e pensate al 25 aprile". Salvini: "Sia giorno di vera libertà"
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La pace dopo lo scontro fra l'Anpi (l'Associazione nazionale partigiani) e il governo sulle celebrazioni del 25 aprile. Tutto è partito dalla dura presa di posizione della presidenza e della segreteria nazionali Anpi sulla circolare del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Fraccaro che di fatto impedisce ai rappresentanti dell'Anpi, per "evitare assembramenti", di essere presenti alle celebrazioni ufficiali del 25 Aprile. "Chiediamo al governo di cambiare questa norma. In ogni caso l'Anpi parteciperà alle celebrazioni".
Una circolare accolta con "incredulità e rammarico per un atto di indifferenza e scortesia del governo Conte, che mai si sarebbero aspettati. Nella giornata del 25 aprile, al mattino, in moltissime città e paesi italiani sono previste celebrazioni con la deposizione di un fiore o di una corona al monumento o altro luogo significativo della Resistenza locale. Ebbene, quest'anno sarà impedito al rappresentante dell'Anpi o di altra organizzazione partigiana o resistenziale, di deporre quel fiore. Potranno farlo soltanto i signori prefetto e questore e, ma non è ancora chiaro, il sindaco. Tutto ciò - prosegue il testo - è semplicemente inaccettabile". Con la sfida finale: "In ogni caso invitiamo i locali presidenti dell'Anpi o loro rappresentanti, nella misura di una sola persona, a partecipare alle celebrazioni del 25 aprile".

Palazzo Chigi: "Nessuna esclusione per l'Anpi"

Qualche ora dopo il governo chiarisce. "Con riferimento al comunicato dell'Associazione nazionale partigiani d'Italia si precisa che la circolare inviata dalla Presidenza del Consiglio non esclude in alcun modo l'Anpi dalle celebrazioni del 25 aprile. La circolare è indirizzata alle sole autorità pubbliche e, in ragione dei provvedimenti restrittivi legati al Covid-19, intende semplicemente limitare la partecipazione delle autorità ed escludere assembramenti". E' quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi. "Le associazioni partigiane e combattentistiche potranno quindi partecipare alle celebrazioni per il 75esmimo anniversario della Liberazione, naturalmente in forme compatibili con l'attuale situazione di emergenza. Saranno date ulteriori indicazioni in tal senso ai prefetti con la consapevolezza del valore che questo anniversario ricopre per l'Italia e dell'importanza di difendere la memoria democratica del Paese", conclude la nota di Palazzo Chigi.

Anpi: "Soddisfatti per il chiarimento"

Prima del chiarimento dell'Esecutivo, il vice ministro dell'Interno Matteo Mauri si era schierato dalla parte dell'Anpi chiedendo che l'Associazione dei partigiani potesse partecipare alle manifestazioni del 25 aprile. "Esprimiamo soddisfazione per il chiarimento espresso dal sottosegretario Fraccaro in merito alla nostra presa di posizione. Andiamo avanti con il 25 aprile, con le celebrazioni - nel pieno rispetto dei dispositivi di  sicurezza -  di questa data fondativa della Repubblica, della democrazia, della convivenza civile. Dell'Italia. L'Anpi ci sarà", è la riposta a Palazzo Chigi.

Fratoianni: modificare circolare governo

"È assolutamente evidente che nelle prossime ore la circolare del governo che impedisce la partecipazione dell'Anpi alle celebrazioni ufficiali della Festa della Liberazione dovrà essere modificata radicalmente". Lo scrive su Twitter il portavoce nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni. "Forse qualche ottusità in meno di qualche burocrate - conclude l'esponente di Leu - farebbe bene alla nostra democrazia senza danneggiare la lotta al Covid-19".

Salvini: "Coincida con giornata di libertà vera"

"Il 25 aprile si parla di libertà, un valore fondamentale che ci hanno lasciato i nostri nonni. Non vorrei che questa libertà dovesse essere messa in discussione da qualcuno in nome del virus. Io mi auguro che il 25 aprile coincida con una giornata di libertà vera", ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini.

A.Mussolini: "Paese con pezze al... e parliamo del 25 aprile"

"Il paese sta con le pezze al ... e ancora parliamo del 25 aprile, mi sembra veramente l'ultimo dei problemi, mi sembra addirittura una provocazione". Alessandra Mussolini, intervistata dall'AdnKronos, spiega che quello della festa della liberazione dal nazifascismo è "l'ultimo dei temi in questo momento"."Ci sono - dice - altre priorità: il lavoro, la ripartenza, il 25 passa in cavalleria, dobbiamo andare avanti, anche perché il problema della gente è arrivare a fine mese".

Casapound: "Quale fascismo, oggi 60 milioni di italiani ai domiciliari"

"Ma quale fascismo, magari tornasse, ma non ne vedo nemmeno la possibilità. L'unico pericolo, che poi è un dato di fatto, è un comunismo sistemico, quello in cui ci troviamo: 60 milioni di cittadini agli arresti domiciliari, ai quali dicono che forse li faranno lavorare, che devono fare la fila per la spesa, che non si devono creare centri di aggregazione. Il 25 aprile saranno festeggiamenti virtuali in un governo virtuale che offre soluzioni virtuali. Cantare Bella ciao dal balcone è l'ennesima pagliacciata senza contenuti", è il parere di Gianluca Iannone, leader di Casapound.

Macaluso: "Miserabile tentativo di un gruppo di ex fascisti"

"C'è un miserabile tentativo di un gruppo di ex fascisti, che in questi anni hanno persino ricoperto ruoli di governo, che vorrebbero adesso cancellare il significato della celebrazione del 25 aprile". Emanuele Macaluso è netto nel rivendicare il valore della Festa della Liberazione e nello stigmatizzare "l'iniziativa di un gruppetto di 'meloniani' - La Russa, Rauti, Santanchè - che propone di utilizzare la ricorrenza non per ricordare la Resistenza e la liberazione dal fascismo, bensì per onorare i morti di tutte le guerre, del coronavirus, cantando non Bella Ciao ma la canzone del Piave. Ogni parallelismo quindi tra quelle giornate e quelle che l'Italia sta vivendo in queste settimane per l'emergenza coronavirus è "fuori luogo. Questo virus è terribile - sottolinea Macaluso - ma quello che accadde il 25 aprile da 75 anni è tutta un'altra storia, un altro mondo: uscivamo dai bombardamenti, cambiava tutto radicalmente, finiva il fascismo, finiva l'occupazione nazista".
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