Tra pochi giorni il Parlamento italiano affronterà la discussione - e voterà - per il rinnovo delle missioni internazionali e il memorandum di intesa con la Guardia costiera libica. Si tratta di accordi criminali stretti, dall’allora ministro dell’Interno Minniti e riconfermati, nel corso del Governo Conte2, dalla ministra Lamorgese, tra il nostro Paese e la Libia che da 4 anni prevedono il cosiddetto “contenimento” dei flussi migratori in cambio di un enorme compenso economico e “donazioni” quali le motovedette, come ad esempio quella che poche settimane fa ha prima speronato e poi aperto il fuoco su un barcone carico di
migranti (una tragica sequenza che si conosce solo perché ripresa in video da un aereo dell’organizzazione umanitaria Sea-Watch).
I fondi che il nostro Paese destina alla Libia vengono quindi utilizzati per potenziare una vera e propria “caccia all’uomo” al fine di intercettare i migranti e deternerli in veri e propri lager, oppure di catturarli nel Mediterraneo, riportarli nei luoghi di detenzione da cui sono riusciti a scappare.
Le immagini di quanto accade in qui luoghi di morte, stupri, tortura e annientamento delle persone hanno da tempo fatto il giro del mondo e non hanno certo necessità di essere ulteriormente spiegate.
Come Rete Como senza frontiere da tempo ci impegniamo, insieme ad altre associazioni e realtà democratiche di tutta Italia, affinché questi accordi, che rendono il nostro Paese complice di questa gravissima violazione dei diritti umani, vengano sospesi e per questa ragione in occasione della discussione parlamentare saremo ancora in piazza a dire con forza il nostro NO!
Diamo quindi a tutte e tutti appuntamento giovedì 15 luglio dalle ore 18:00 alle ore 19:30 in piazza Grimoldi a Como per una presenza informativa e democratica.