Sabato 29 maggio con lo sgombero del CSOA Molino le autorità cantonali e comunali hanno mostrato il loro vero volto: militarizzazione della città con polizia antisommossa, droni, spray al pepe, manganellate (e
gruppetti di neo-fascisti evidentemente tollerate dall’alto). E poi ruspe e demolizione di una parte degli spazi del centro sociale con immagini che ricordano scenari di guerra. La volontà è quella di mettere a tacere e spaventare ogni forma di auto-organizzazione dal basso impedendo ogni forma di espressione artistica, culturale e politica che non rientri nei rigidi schemi di chi vuole una città in cui regni una sola legge: quella del profitto capitalistico sopra ogni cosa.
Chi ha ordinato lo sgombero crede davvero di poter cancellare oltre 20 anni di autogestione in Ticino in una notte? Vi sbagliate di grosso. I sogni, i ricordi e le lotte di chi in tutti questi anni ha vissuto e
attraversato il Molino non si possono né murare né tantomeno demolire…
perché il nostro amore per la libertà è piu forte di ogni autorità.
Da sotto quelle macerie, rinasceremo come erbe infestanti.
Il Molino VIVE!
Rilanciamo la mobilitazione a oltranza in risposta allo sgombero e invitiamo individualità o gruppi ad autorganizzarsi ed autogestirsi!
Per un corteo rumoroso e determinato (porta pentole, tamburi,
fischietti,..)
Ore 13.30 Piazza Rivolta, fu Riforma
SOA (strade occupate autogestite) IL MOLINO
inventati.org/molino
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