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“E’ assolutamente importante che l'Italia torni ad essere uno dei principali paesi donatori per l’Africa e che incrementi, in generale, il sostegno alla salute dei paesi in via di sviluppo. In particolare quelli dell’Africa Sub-Sahariana. Gli interventi di lotta alle tre pandemie mondiali, quali HIV, malaria e tubercolosi passano, oltre che dalla prevenzione e dall'accesso costante alle cure, anche  dalla disponibilità di acqua potabile al fine di garantire a ciascun essere umano un'esistenza dignitosa e in salute e una maternità in sicurezza per le madri e il nascituro. Occorre poi incentivare politiche di adattamento al cambiamento climatico, partendo proprio dai paesi più fragili. Infatti, di fronte all'impatto delle calamità naturali e fenomeni meteorologici estremi sempre più frequenti legati agli effetti dei mutamenti climatici in atto non sempre è possibile adattarsi e spesso milioni di donne, uomini e bambini sono costretti a fuggire. I migranti ambientali, secondo le Nazioni Unite, entro il 2050 costituiranno circa 200 milioni di rifugiati e nel 2060, nella sola Africa, ci saranno circa 50 milioni di profughi climatici. La grave questione delle migrazioni richiede che l'Italia, paese cardine nei rapporti Europa-Africa, assuma un ruolo di guida nella risoluzione delle cause strutturali che originano i fenomeni migratori. L'Africa è infatti il continente che contribuisce meno alle emissioni di carbonio ma, tuttavia, si è dimostrato tra i più suscettibili ai cambiamenti climatici in atto. Detta vulnerabilità aggrava la povertà e le capacità di sostentamento così come la salute, distrugge la produzione agricola, acuisce le tensioni sociali per lo spostamento di migliaia di persone dalle campagne agli insediamenti urbani in cerca di cibo. Questo anche il senso della risoluzione presentata alle

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“Domani l’ONU celebra la giornata mondiale degli oceani. Il tema  delle celebrazioni in tutta la terra quest'anno è “Oceani sani, pianeta sano”. La salute del globo dipende infatti anche dalla salute dei suoi mari: gli oceani coprono tre quarti della superficie terrestre, garantiscono sopravvivenza a 3 miliardi di persone e generano circa 3 mila miliardi di dollari all'anno in termini di risorse e industrie, ovvero il 5% del PIL globale. Il cambiamento climatico ma anche le attività antropiche come inquinamento, industria e pesca intensiva, caccia alle specie protette stanno seriamente minando la sopravvivenza dei nostri mari. Senza dimenticare il grave problema delle isole di rifiuti e in particolar modo della plastica e, soprattutto, delle micro-plastiche che possono "bioaccumularsi" nei pesci”. Commenta Chiara Braga, deputata e responsabile Ambiente, in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani promossa dalle Nazioni Unite. "Studi recenti  della Commissione europea e dall’UNEP - continua Chiara Braga - stimano che  nell'ultimo biennio più di 299 milioni di tonnellate di plastica sono state prodotte in tutto il mondo, alcune delle quale sono inevitabilmente finite in mare, con un costo di circa 13 miliardi di euro all'anno in danni ambientali per gli ecosistemi marini e per salute della catena alimentare ittica. Già nel 2014 , i rappresentanti di oltre 150 paesi  riuniti per la prima in assoluto Assemblea delle Nazioni Unite (UNEA), ha adottato una risoluzione sui detriti di plastica marina e delle micro-plastiche , osservando con preoccupazione l'impatto di tali materiali sull'ambiente marino , la pesca , il turismo e lo sviluppo e chiedendo un'azione rafforzata , in particolare affrontando il tema della riduzione di tali materiali alla fonte. L’Italia – conclude Chiara Braga - si faccia quindi parte attiva con gli stati rivieraschi del Mar Mediterraneo per ridurre alla fonte la dispersione di plastica in mare. E’ questo il modo migliore per celebrare la giornate mondiale degli oceani di domani”.

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“Entra in vigore il tanto atteso nuovo Conto termico: il regime di incentivazione di interventi di piccole dimensioni per l'incremento dell'efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Tra le novità introdotte, l'ampliamento degli interventi di efficienza energetica incentivabili, la semplificazione delle modalità di accesso e l'innalzamento della soglia per l'erogazione. Si tratta di una misura importante per contrastare l`inquinamento e rilanciare l`economia a partire dall'efficienza energetica e dalle fonti rinnovabili. Ha una dotazione di 900 milioni di euro; di questi 200 per istituzioni pubbliche e 700 per i privati, ed è fondamentale per ridurre l`inquinamento legato alla produzione di calore che è responsabile di circa il 40% delle emissioni di polveri sottili, oltreché di molti altri inquinanti e di CO2. Importante risulta poi essere il capitolo di incentivo dedicato alla P.A. per interventi di incremento dell'efficienza energetica in edifici esistenti come la coibentazione di pareti e coperture, la sostituzione di serramenti, l'installazione schermature solare. Azioni utili per il nostro ambiente e per rilanciare il lavoro nel Paese". Così Chiara Braga , deputata e responsabile nazionale Ambiente del Partito Democratico, commentando l'entrata in vigore del nuovo Conto Termico 2.0.

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(Roma, 26 maggio 2016) “A due anni dall’approvazione delle linee guida per la riforma del Terzo Settore, a cui è seguito un confronto fatto di dialogo, integrazioni, correzioni e raccolta di istanze che ha visto il coinvolgimento di numerosi soggetti e rappresentanti di organizzazioni impegnate da tempo in questo particolare ambito, il disegno di legge delega è stato finalmente approvato in via definitiva alla Camera. Un traguardo storico importante per le migliaia di associazioni del no-profit, e per i milioni di volontari che rappresentano per l’Italia una risorsa vitale fondamentale per l’assistenza, la tutela sociale e il benessere della nostra collettività. Un importante provvedimento che insieme al Piano nazionale e la legge delega per la lotta contro la povertà e per l’inclusione sociale, alla legge sul  ‘dopo di noi’ va ad aggiungersi alle politiche di cura e di tutela destinate alle fasce più deboli del nostro Paese”. Lo dichiara la deputata comasca Chiara Braga dopo che l’Aula di Montecitorio ha licenziato nella tarda serata di ieri il provvedimento di riforma organica della disciplina del Terzo Settore riguardante quindi il volontariato, la cooperazione sociale, l’associazionismo no-profit, le fondazione e le imprese sociali.

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