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REFERENDUM, COMITATI SCRIVONO AL GOVERNO: “SUBITO DECRETO PER SUPERARE OSTACOLI NELLA RACCOLTA FIRME”
giugno 15, 2016 ·
Un decreto legge per superare, già in occasione dell’imminente referendum costituzionale, gli ostacoli che oggettivamente compromettono il diritto dei cittadini a partecipare attivamente alla vita pubblica. E’ la richiesta avanzata in una lettera congiunta al presidente Renzi e ai ministri dell’Interno e delle Riforme, Angelino Alfano e Maria Elena Boschi, dal “Comitato per il No nella riforma costituzionale”, “Comitato per l’abrogazione di due norme dell’Italicum” e “Comitato per la libertà di voto”, promotori di campagne referendarie in corso. Un’iniziativa che nasce dai problemi insormontabili che i Comitati stanno riscontrando nelle rispettive raccolte delle firme.
Tra le principali questioni poste dai firmatari Alessandro Pace e Alfiero Grandi, del Comitato per il no, Riccardo Magi e Mario Staderini del Comitato per la libertà di voto e Massimo Villone del “Comitato per l’abrogazione di due norme dell’Italicum”, quella dell’autenticazione delle firme: “l’onere di raccogliere le sottoscrizioni in presenza di un autenticatore che rivesta l’incarico di pubblico ufficiale, in assenza di un adeguato servizio pubblico di autenticazione da parte dello Stato, rende di per sé la raccolta delle 500 mila firme proibitiva per i promotori che non dispongano di una propria rete di consiglieri comunali e provinciali”, si legge nella lettera. “Laddove si rendano disponibili i cancellieri dei tribunali, qualunque Comitato promotore deve farsi carico di un costo di norma pari a 25 euro l’ora per garantirsi il servizio di autenticazione”, considerando una media di 20 firme l’ora, “i promotori dovrebbero sobbarcarsi una spesa di oltre 600 mila euro”.