All’inizio del terzo millennio, uno dei grandi nodi del modello capitalistico è giunto al pettine.
La relazione attività umane-natura ha da tempo superato i limiti necessari per permettere la rigenerazione del ciclo biologico, e la contraddizione ecologica si presenta in tutta la sua evidenza: mutamenti climatici ormai in atto e dovuti all’aumento della concentrazione di anidride carbonica e di altri gas nell’atmosfera, erosione ed impoverimento della fertilità dei suoli, distruzione delle foreste e diminuzione della biodiversità, inquinamenti industriali, contaminazione chimica dei prodotti agricoli, congestione delle città, produzione esponenziale e dispersione di rifiuti.