Orsenigo Angelo - La scuola deve essere la priorità: oggi più che mai. In un momento così incerto, l’istruzione è simbolo del futuro e sostanza del presente. Dare supporto a bambini, ragazzi, famiglie e istituti è un dovere delle istituzioni, ma è anche un investimento sul futuro della nostra società. Credo fermamente che anche Regione Lombardia debba fare la sua parte e che le risorse arrivino anche dal Pirellone, non solo dal Governo. Per questo ho sottoposto a Regione Lombardia una serie di proposte concrete e mirate per tutti i cicli di studio, in forma di emendamenti. Queste verranno discusse tra pochi giorni in Consiglio Regionale in vista dell'assestamento di bilancio 2020 con l'auspicio che possano essere accolte e facciano la differenza nel futuro di ragazzi, famiglie e docenti lombardi.
Libri e materiale scolastico: Regione aiuti concretamente le famiglie a sostenere i costi dell’educazione dei figli
Il Covid ha lasciato letteralmente senza fiato tutto il comparto scolastico che interseca il settore pubblico e privato e intreccia vite di studenti, professori, personale. Credo che tutti saremo d’accordo nel sostenere che sono le famiglie, però, a rappresentare l’anello più debole di questa società, a cui è lasciato un pesante carico economico, anche per la scuola dell’obbligo.
Regione Lombardia non può voltare la faccia: intervenga sostenendo le famiglie nell’acquisto di libri di testo per le scuole secondarie di primo e secondo grado. Il diritto allo studio deve essere garantito anche attraverso il sostegno concreto nell’acquisto del materiale didattico. L’attuale Dote Scuola, infatti, non è in alcun modo sufficiente.
Diamo un futuro ai nostri giovani: servono aiuti e risorse mirati per gli universitari lombardi
In un periodo di crisi economica, dobbiamo garantire ai ragazzi lombardi la possibilità di continuare un percorso universitario con aiuti e strumenti mirati. Per questo credo che sia fondamentale che Regione Lombardia metta a disposizione le risorse necessarie per garantire agli studenti meritevoli la possibilità di una borsa per il diritto allo studio universitario. Per gli studenti fuori sede servono poi contributi per gli affitti, per i buoni pasto e per l’acquisto di strumenti per la didattica a distanza. E’ importante che Regione allarghi anche l’offerta delle residenze studentesche.
Sempre in questo senso, va la mia proposta per i trasporti pubblici gratuiti per i giovani studenti fino ai 26 anni: un provvedimento doveroso che farebbe risparmiare soldi alle famiglie e traffico alle strade. Sempre su questo tema sarà fondamentale prevedere un maggior numero di mezzi pubblici a una frequenza tale da evitare i classici ammassamenti negli orari di punta. Il distanziamento resta elemento chiave della nostra quotidianità, e lo resterà ancora per dei mesi.
Asili, scuole e istituti paritari: difendiamo un servizio importantissimo per le nostre comunità
Non possiamo in alcun modo dimenticarci dei primi cicli scolastici: i Comuni lombardi hanno necessità di sostegno per la ripartenza della didattica a settembre. Servono risorse per gli adeguamenti strutturali, per l’acquisto di arredi e di strumentazioni digitali oltre a materiali e interventi per la sanificazione. Chiedo poi che al corpo docente e al personale che ne farà richiesta sia data la possibilità di fare il test sierologico.
Ma la scuola italiana è composta anche da istituti privati e paritari, che tanto hanno fatto e fanno per le famiglie e l’educazione dei nostri giovani. A loro si deve pensare con un sostegno economico specifico. Senza i nidi privati, molte madri non potrebbero ritornare al lavoro. Queste microstrutture sono state pesantemente danneggiate dalle rette non incassate, ma non dimentichiamoci che saranno determinanti nel nostro futuro poiché le graduatorie pubbliche risultano essere davvero ristrette.
Regione Lombardia non può dimenticarsi di realtà così fondamentali e deve necessariamente prevedere un sostegno economico anche a scuole materne, scuole paritarie, associazioni e cooperative che prestano servizi scolastici e assistenza disabili, specialmente in questo periodo in cui sono le rette sono mancate e, potenzialmente, mancheranno in futuro viste le difficili condizioni in cui versano molti bilanci familiari.
Tutte queste proposte sono semplicemente il minimo che Regione Lombardia deve fare per garantire un futuro migliore ai nostri ragazzi.