(PRC-SE) - Scendono in piazza in tutta Italia con presidi i lavoratori e le lavoratrici della Sanità privata, più di 100 mila uomini e donne che da 14 anni vedono calpestati i loro diritti e la loro dignità perché ARIS e ARIOP, le organizzazioni datoriali di questo comparto non hanno rinnovato il contratto di lavoro e hanno fatto vergognosamente marcia indietro rispetto alla recente preintesa firmata, e questo dopo la difficile stagione della epidemia Covid. Non dimentichiamo che in Lombardia nei consigli di amministrazione di queste strutture siedono personaggi come Alfano e Maroni che hanno tagliato la Sanità Pubblica a favore di quella privata, e che hanno sempre promosso politiche sul lavoro di attacco allo Statuto dei lavoratori produttive di flessibilità , precarietà e assenza di tutele.
Ora sono perfettamente in linea con la azione violenta della Confindustria, all’assalto per ottenere i finanziamenti italiani od europei e per aumentare precarietà e subalternità, una feroce politica di classe contro il lavoro che vuole azzerare le conquiste del movimento operaio e sindacale. E’ giusto alzare la testa e lottare per il rinnovo del contratto. Rifondazione Comunista è al fianco di queste mobilitazioni e ritiene giusto l’obiettivo dello sciopero generale per piegare un padronato che ora più che mai fa profitti grazie alla aziendalizzazione della sanità pubblica E’ il tempo dei lavoratori e delle lavoratrici della sanità privata , della valorizzazione del loro lavoro e della loro professionalità. Si usi il denaro pubblico per il loro contratto non per aumentare i già alti profitti della sanità privata.
Fabrizio Baggi Segretario Regionale
Giovanna Capelli Responsabile Regionale