Come ampiamente previsto assistiamo a una recrudescenza della pandemia da Coronavirus peggiorata dal fatto che l’arrivo delle influenze stagionali renderà la situazione ancora più confusa per la difficoltà di fare diagnosi certe e tempestive. La cosa più allarmante, che ci indigna profondamente, è che in Lombardia, la regione con il numero più alto di vittime a livello nazionale (quasi 17 mila e circa il 50% del totale), dove l’emergenza sanitaria è stata gestita in modo catastrofico causando la morte di migliaia di persone che potevano essere salvate se fossero state assistite, nulla è cambiato. In qualsiasi altro Paese democratico e civile gli amministratori al potere avrebbero dato spontaneamente le dimissioni; il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana è invece ancora al suo posto nonostante sia coinvolto in diverse indagini, così come l’assessore al Welfare Giulio Gallera.
A peggiorare la situazione la notizia di questi giorni sul vaccino antinfluenzale cinese, scelto con una gara d’appalto dalla Regione, che non avendo il certificato dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, non può essere commercializzato. Siamo stati i primi a scendere in piazza per protestare il 4 maggio davanti alla sede della Regione Lombardia e lo abbiamo fatto ogni settimana fino a Luglio, sempre con le mascherine e rispettando la distanza di sicurezza, per chiedere la rimozione di Fontana e Gallera e il commissariamento della sanità lombarda oltre al sostegno della medicina territoriale in tutta Italia che, laddove è ancora salda e capillare, ha contribuito a contrastare l’epidemia salvando migliaia di persone, e alla difesa del Servizio Sanitario Nazionale. Il Governo centrale non ha avuto il coraggio di provvedere al commissariamento e non ha fatto nulla per rimuovere i responsabili della catastrofe che nelle RSA lombarde ha causato una vera e propria carneficina di anziani. Non si è levata nemmeno una critica da parte dei ministri competenti a gestire l’emergenza. Abbiamo così deciso di spostare la nostra mobilitazione davanti al Parlamento con un presidio che si svolgerà a Montecitorio venerdì 16 Ottobre dalle 17 alle 19. Con i cartelli plastificati che caratterizzano i nostri flashmob riepilogheremo quanto successo in Lombardia, a partire dalla mancata attuazione dei piani pandemici approvati nel 2006 fino ad arrivare alle delibere regionali sul trasferimento nelle RSA dei malati Civid-19 e successivamente sul divieto di trasferire gli infettati negli ospedali, privando così migliaia di persone dell’assistenza sanitaria necessaria e provocando la strage di anziani. Ecco in particolare quali sono le nostre richieste: • La destituzione di Fontana e Gallera per evitare che la recrudescenza del Covid-19 sia ancora una volta gestita in modo catastrofico. • Il commissariamento della sanità lombarda attraverso un organo competente guidato direttamente dal Ministero della Salute e coadiuvato dall’Istituto Superiore di Sanità. • L’implementazione in tutto il territorio nazionale dei medici di base e di tutta la medicina territoriale per garantire una tempestiva e a c c u r a t a a s s i s t e n z a d o m i c i l i a r e e s c o n g i u r a r e i l congestionamento delle terapie intensive. • La messa in sicurezza in tutta Italia dei luoghi di lavoro e delle scuole e la fornitura sufficiente dei dispositivi di protezione individuale a medici, infermieri, operatori sociosanitari. • Tracciamento e monitoraggio di chi si è infettato o è stato esposto al Covid-19 . • Test salivali e tamponi gratuiti e disponibili per tutti in tempi celeri come avviene per esempio in Emilia Romagna. • Vaccini antinfluenzali disponibili e gratuiti per tutti i bambini e gli studenti, oltre che per gli anziani, e per coloro che lavorano a contatto con soggetti fragili. • Priorità alla scuola per evitare altre chiusure e per garantire a tutti gli studenti attraverso contributi pubblici gli strumenti per accedere alla Didattica a Distanza. • Indagini serie da parte della magistratura per accertare tutte le responsabilità riguardo alle centinaia di persone morte in casa o nelle RSA senza la dovuta assistenza e verso gli amministratori locali lombardi che si sono rifiutati di chiudere fabbriche e luoghi pubblici tra Febbraio e Marzo quando era evidente il dilagarsi rapidissimo del virus. Vi aspettiamo in piazza Montecitorio venerdì 16 Ottobre tra le 17 e le 19 per il presidio organizzato dal gruppo di cittadini milanesi scesi in piazza tre volte alla settimana a Milano a partire dal 4 maggio.