130 migranti lasciati morire annegati nel Mar Mediterraneo centrale. Per due giorni nessuno ha risposto alle segnalazioni di soccorso. La Guardia costiera d’Italia, Malta, Libia e Unhcr (agenzia dell’ Onu) erano a conoscenza di 130 uomini e donne, di cui una donna incinta, su un gommone in difficoltà. La nave mercantile Bruna battente bandiera delle Isole Comore, che si trovava nelle vicinanze, era stata avvertita ma ha proseguito la sua rotta senza fermarsi.
Non c’è sostanzialmente sistema sociale, politico, ideologico, istituzionale che giustifichi il mancato soccorso in mare.
Che le fiamme dell’inferno possano bruciare su questa terra i complici assassini di questa strage, la cui responsabilità ricade sulle istituzioni statali e deputate al soccorso in mare!
Che gli uomini di buona volontà e di fermo sentire si adoperino per fare giustizia.
L’ omissione di soccorso è un reato e un crimine universalmente riconosciuto contro la legge del mare!
I capitani, questi si, mostri marini, e dei peggiori.
La parola d’ordine: equipaggi ribelliamoci!
Viva Capitan Maratos! Un antenato esemplare!
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