Simone Verni (M5S Lombardia): «L'applauso che ha accolto la votazione finale che blocca l'iter del ddl Zan è un insulto alla civiltà e uno schiaffo per chi da sempre si batte per la tutela dei diritti LGBTQI+. Una triste pagina della politica italiana, che spesso dimentica che occupare lo scranno significa tutelare i diritti di tutte/i le/i cittadine/i, specialmente di chi subisce discriminazioni e violenze. Dopo questa ferita al Paese mi auguro che in Regione Lombardia e il centrodestra colgano l'occasione di mostrarsi migliori dei colleghi parlamentari. Chiedo ancora una volta e a gran voce di calendarizzare il mio Progetto di Legge antidiscriminatorio
“Norme contro la discriminazione determinata dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere”, depositato nel 2019. Una società più giusta e accogliente non può e non deve essere considerata una minaccia.
Matteo Defendi
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