se hai visto la puntata di Report di lunedì e sei incredulo ti capiamo. Sull’emergenza climatica non possiamo permetterci di sbagliare, ne va del futuro del Pianeta. La guerra in Ucraina condiziona le politiche energetiche e mostra ancora di più quanto sia rischioso essere dipendenti dai combustibili fossili.
Quello che è successo in fase di approvazione del PNRR deve metterci in guardia: l’accesso privilegiato ai Ministeri dei lobbisti del fossile ha rischiato di compromettere gli investimenti del Piano. In meno di un anno Eni e Snam hanno incontrato più di 100 volte il Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, riuscendo a orientare le richieste di finanziamenti europei verso il gas fossile e l’idrogeno blu. Solo l’intervento della Commissione europea ha permesso di non dirottare fondi per la transizione ecologica su queste fonti inquinanti.
Adesso che cosa sta accadendo? Non lo sappiamo perché da maggio 2021 il Ministero della Transizione Ecologica ha deciso di oscurare dal sito l’agenda degli incontri con i lobbisti per problemi di “privacy”. Noi però vogliamo vederci chiaro. Condividi e aiutaci a spargere la voce!
Le pressioni dell’industria non finiranno qui. Altre fonti di finanziamento come il Fondo complementare al PNRR possono essere prese d’assalto. Cingolani deve farci sapere quali lobby incontra, chi invece decide di non ricevere e ascoltare e quali sono le proposte presentate dai lobbisti del fossile.
Serve una legge capace di regolare il lobbying, adesso! Lo chiedono circa 20.000 cittadini e cittadine che come te hanno firmato la petizione. Tutti devono essere messi nelle stesse condizioni di influire sulle decisioni pubbliche: dai movimenti che si battono per contrastare il cambiamento climatico alle industrie energetiche.
Nel frattempo Cingolani deve rimettere online la sua agenda degli incontri e quelle dei vertici del Ministero: in un momento storico così complicato il minimo sindacale è la trasparenza. Per favore, aiutaci a diffondere l'appello!
The Good Lobby