( Roma, 02 maggio 2013 ) “I dati dimostrano che nel nostro Paese è in sensibile crescita il numero di persone affette da patologie legate al gioco d’azzardo. Ed è paradossale che nei periodi di maggiore crisi gli italiani si rivolgano sempre più al gioco d’azzardo alla ricerca della vincita che possa cambiare loro la vita correndo il rischio di cadere in un vortice patologico in grado di mandare sul lastrico intere famiglie, minandone la vita sociale e lavorativa”. Lo dichiara l’onorevole del PD, Chiara Braga intervenendo sulla questione del gioco d’azzardo, una pratica che in Italia conta già 800 mila giocatori patologici e 3 milioni a rischio di ludopatia, recentemente fatta oggetto di una proposta di legge sottoscritta dall’esponente comasca.
“L’industria del gioco sembra non conoscere alcuna crisi” - afferma la deputata comasca che chiarisce come “le stime più recenti fornite dall’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato, segnalano per il comparto dei giochi una raccolta di oltre 80 miliardi l’anno; il solo costo sanitario annuale per curare le persone dipendenti dal gioco patologico ammonta a 5-6milairdi di euro, mentre il gettito erariale generato ammonta a 8 miliardi di euro”.
“Di fronte a questo problema crescente occorre passare da un approccio politico che incoraggia il gioco, consentendone la pubblicità e allargando le possibilità di farvi ricorso, ad un diverso e più maturo atteggiamento che intervenga, senza esitazione, verso una regolamentazione e una disincentivazione del gioco per evitarne l’abuso. Lo Stato ha quindi il dovere di fermare la martellante istigazione al gioco attuata attraverso la dilagante pubblicità che le leggi vigenti non solo consentono, ma addirittura incentivano. Per far ciò è necessario e non più rinviabile un completo riordino di tutta la disciplina concernente il gioco e la ludopatia, attraverso un vero e proprio testo unico in materia”.
“Tuttavia, - prosegue la democratica - in attesa di questo più consistente intervento, il Parlamento può agevolmente e in breve tempo intervenire introducendo norme di facile e immediata applicazione come per esempio quelle che prevedono il divieto di qualsiasi tipo di pubblicità per i giochi d’azzardo; limitazioni al rilascio delle concessioni al fine di arginarne la diffusione incontrollata delle sale da gioco, degli apparecchi elettronici e dei punti di raccolta delle scommesse, conferendo ai Sindaci maggiori poteri in termini di autorizzazioni. Sono precisamente questi gli scopi che si prefigge la proposta di legge, presentata il 27 marzo scorso sottoscritta insieme al primo firmatario Lorenzo Basso e ad altri colleghi del PD”.