L'EFF ha lottato a lungo per riformare leggi vaghe e pericolose sulla criminalità informatica come il Computer Fraud and Abuse Act. In un mese pieno di decisioni della Corte Suprema che potrebbero cambiare il panorama dei diritti digitali (e dei diritti umani), siamo gratificati dall'importante decisione della Corte in Van Buren. La Corte ha riconosciuto che un'applicazione eccessiva della CFAA rischia di trasformare quasi
tutti gli utenti di Internet in un criminale basato su termini di servizio arbitrari. Ricordiamo i tragici e ingiusti risultati dell'uso improprio della CFAA, come la morte di Aaron Swartz, e continueremo a lottare per garantire che le leggi sulla criminalità informatica non raffreddino più la ricerca sulla sicurezza, il giornalismo e altri usi nuovi e interoperabili della tecnologia che alla fine giova a tutti noi.
In una decisione 5-4, la Corte Suprema ha sbarrato la porta del tribunale a migliaia di persone che sono state erroneamente contrassegnate come "potenziali terroristi" dal gigante del credito TransUnion. L'analisi della Corte sulla loro "posizione" - se fossero sufficientemente feriti da intentare una causa - riflette una visione ingenua del ruolo sempre più potente che i dati personali e le società private che li raccolgono e monetizzano, svolgono nella vita di tutti i giorni. Minaccia anche gli sforzi del Congresso per proteggere la nostra privacy e altri diritti immateriali dalla predazione di Facebook, Google e altri giganti della tecnologia.
Le persone in tutto il mondo sono rimaste inorridite dal ruolo che aziende tecnologiche come Cisco, Yahoo! e Sandvine hanno svolto nell'aiutare i governi a commettere gravi violazioni dei diritti umani. Ecco perché l'EFF ha costantemente chiamato le aziende tecnologiche, e le aziende americane in particolare, che consentono ai loro prodotti e servizi di sorveglianza e censura di Internet di essere utilizzati come strumenti di repressione e persecuzione, piuttosto che strumenti per elevare l'umanità. Eppure i meccanismi legali per ritenere le aziende responsabili dei loro ruoli nelle violazioni dei diritti umani sono pochi e lontani tra loro. Sfortunatamente, la Corte Suprema ha ora ulteriormente ristretto un meccanismo: l'Alien Tort Statute (ATS). Chiediamo ora al Congresso di colmare le lacune in cui la Corte non è intervenuta.
L'Ufficio Brevetti concede migliaia di brevetti all'anno, compresi molti che sarebbero invalidati se un tribunale li considerasse. Fortunatamente c'è un modo per contestare questi brevetti spazzatura presso l'Ufficio Brevetti piuttosto che sprecare il tempo dei tribunali e affrontare costose controversie. Non sorprende che i proprietari dei brevetti continuino a cercare di convincere la Corte Suprema che le sfide post-concessione sono incostituzionali. Fallirono nuovamente quando la Corte ritenne costituzionalmente nominati i giudici amministrativi dei brevetti che presiedono alle revisioni post-concessione.