L'incendio verificatosi il 7 febbraio a Bulgarograsso è solo l'ultimo di una grave serie di episodi che, negli ultimi mesi, hanno interessato altri impianti che trattano rifiuti in Lombardia, basti pensare a quelli verificatisi nelle province di Pavia e di Milano. A cui si deve aggiungere l’incendio di pochi giorni fa, il 3 febbraio, presso la discarica di Mariano Comense.
Nell'attesa di capire quali siano state le effettive cause dell’esplosione di Bulgaro (e le reali conseguenze sulla qualità dell’aria), come associazione esprimiamo grande preoccupazione per i pesanti rischi derivanti dagli impianti che trattano i rifiuti.Il gravoso rischio intrinseco delle attività di trattamento rifiuti, unito alla possibilità di infiltrazione della malavita organizzata, deve far sì che a livello istituzionale venga messa in atto da subito una campagna straordinaria di verifica presso tutti gli impianti di trattamento rifiuti,
in modo che incendi di questo tipo non si possano più verificare. L’azione deve comprendere l’accertamento di eventuali attività non autorizzate: infatti il business dei rifiuti richiama spesso a gestioni illegali, in cui l’unico interesse è quello di lucrare, a scapito di ambiente e salute pubblica.
In campagna elettorale, anziché parlare di massimi sistemi, i politici dovrebbero chiarirci cosa intendono fare sia a livello regionale che nazionale per prevenire situazioni di questo tipo, che mettono a rischio la vita dei lavoratori, la salute dei cittadini e l’ambiente naturale.
Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”