Il Consorzio dell'Adda da quando ha messo a regime il suo modello previsionale che gli consente di prevedere i livelli con 10 giorni di anticipo, a mio parere ha contribuito a far sì che non avessimo esondazioni (solo due di modeste entita' negli ultimi 10 anni) .Ho dichiarato di essermela presa spesso con loro in passato , ma che oggi che non li ritengo i maggiori responsabili/beneficiari della gestione del bacino , anche in relazione al nuovo progetto di paratie
Ho spiegato che il problema mi pare stia A MONTE nella gestione degli invasi , portando ad esempio il fatto che ieri stesso, con un lago a quota -24 cm e le sponde in sofferenza,nel contempo negli invasi ci fosse almeno 246 milioni di mc di acqua a fare nulla .
Ho posto il dubbio che gli svasi fossero dettati da logiche non attente all'ecosistema bensì alla Borsa Elettrica , dove il kwatt/h ha un valore fluttuante nell'arco degli anni e in alcuni periodi dell'anno arriva a decuplicare il suo valore, per cui e' piu' conveniente il rilascio di grandi quantita' di acqua dalle dighe in periodi come il tardo estivo , che non coincidono con le esigenze degli agricoltori e delle nostre sponde e della fauna ittica( che ad es in caso di lago basso a maggio-giugno rischia di non potersi riprodurre)
Mi sono chiesta se le paratie non servissero quindi alla logica commerciale di poter riempire ancora di piu' il lago nei momenti di maggiore convenienza in sprezzo alle esigenze degli altri stakeholder e dell'ecosistema lacustre.
Ho evidenziato come negli invasi in Valtellina, a fronte di concessioni anche quarantennali quasi tutte scadute ma attive, vengano stoccati piu' di 500 milioni di mc di acqua , pari al doppio della capacita' del lago e che il 75% per cento dell'acqua sia destinato ala produzione di KWatt/h.
Per questo abbiamo proposto , alla luce della recente legge dell'11 febbraio 2019 che da' le competenze in materia alle Regioni, la costituzione di una GESTIONE INTEGRATA DI BACINO che secondo modelli matematici, informatici e ingegneristici gia' disponibili combina tutti gli interessi dei diversi portatori di interessi legati al bacino(agricoltori gestori invasi etc,cittadini...) e trova la soluzione politica che tiene conto di tutte le esigenze , non certo di una sola parte in causa , nell'ottica dell'interesse pubblico.
Elisabetta
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