Gruppo Naturalistico della Brianza - La Regione Lombardia investe per lo sviluppo turistico con il progetto “Borgo Ospitale” del Triangolo Lariano quasi 17 milioni di euro, a cui si aggiungono altri finanziamenti pubblici in corso di erogazione. Ci si aspetta che tale impegno finanziario di soldi pubblici sia impiegato per interventi coordinati scelti con metodi trasparenti e adeguatamente presentati ai cittadini, ma dalla Comunità Montana Triangolo Lariano non è dato di sapere con quali criteri siano stati selezionati i progetti del “Borgo Ospitale”.
La Comunità Montana approvando il progetto “Borgo Ospitale”, nel Verbale della Giunta Esecutiva N. 105 del 21.07.20 premette che «il turismo rappresenta un’ottima, se non l’unica, opportunità per lo sviluppo locale nel territorio del Triangolo Lariano, anche in considerazione del declino non rimediabile delle attività artigianali e di piccolo commercio».
Per tale motivo sarebbe doveroso che ogni progetto, anche quello della strada di Scarenna tra Asso e Caslino, sia valutato per l’impatto sul turismo: un’opera così invasiva come la strada in progetto lungo il Lambro intacca un ambito di pregio paesaggistico ed è un’operazione irreversibile che condiziona altre opportunità.
Vorremo approfondire le possibilità di una promozione turistica, di riscoperta e valorizzazione del territorio legata alla mobilità ciclopedonale che altri territori stanno seguendo con più decisione.
L’area attualmente già apprezzata e frequentata per la presenza di un panoramico percorso lungo il Lambro è un elemento di un possibile collegamento ciclopedonale tra paesi.
La Regione da anni ha promosso dei tavoli di coordinamento, chiamati “Contratti di Fiume”, per strutturare interventi coerenti lungo le aste fluviali dei principali corsi d’acqua lombardi, riparando e mitigando, almeno in parte, le pressioni dovute a decenni di urbanizzazione sregolata.
I Comuni di Ponte Lambro e di Caslino d’Erba hanno presentato un progetto di percorso ciclopedonale lungo il Lambro che è stato inserito nel “Contratto di Fiume Lambro Settentrionale - Programma delle Azioni 2020” come Azione 1.4 - Continuità Ecologica in aree dismesse (Ponte Lambro e Caslino d’Erba).
Il percorso potrebbe poi collegarsi al percorso del progetto INTERREG 2007-2013 “Sport e Relax in bici” - Itinerario CO0302, già realizzato, che arriva da Valbrona-Asso all’area di Scarenna dove si trovano ancora cartelli segnaletici.
Da Scarenna per strade secondarie si raggiunge ponte Oscuro in Asso e da qui si potrebbe poi arrivare ai mulini di Asso sul Lambro.
Sarebbe un percorso interessante per le sue caratteristiche paesaggistiche e storiche.
Esiste un Piano Regionale della mobilità ciclistica che risale al 2014 in attuazione di una legge regionale del 2009, la L. R. 30 aprile 2009 N. 7 “Interventi per favorire lo sviluppo della mobilità ciclistica”. Il Piano si può trovare al seguente indirizzo: https://www.regione.lombardia.it/wps/portal/istituzionale/HP/DettaglioRedazionale/istituzione/ direzioni-generali/direzione-generale-infrastrutture-trasporti-e-mobilita-sostenibile/piano-regionale- mobilita-ciclistica.
È prevista una pianificazione provinciale, il Piano Provinciale strategico per la mobilità ciclistica, che ancora oggi manca per molte Province, tra cui quella di Como.
Impazzano così i progetti di strade che non tengono conto della mobilità alternativa alle auto, e rimangono inattuati gli obiettivi del Piano Regionale, che dichiara l’obiettivo di favorire e incentivare
«approcci sostenibili negli spostamenti quotidiani e nel tempo libero» e «lo sviluppo dell’intermodalità».
Il percorso ciclopedonale lungo il Lambro da Caslino a Asso-Scarenna e quello in progetto da Caslino a Ponte Lambro completerebbero il percorso n. 15 “Lambro, Abbazie ed Expo” del Piano Regionale della mobilità ciclistica, una ciclovia che per ora si ferma a nord a Costa Masnaga, ma che potrebbe svilupparsi dalle sorgenti del Lambro fino al Po!
Il tratto di Scarenna, che ha il grande vantaggio di essere servito dalla ferrovia, rientra perfettamente nelle indicazioni del Piano Regionale della mobilità ciclistica. Valorizza l’offerta di percorsi, con un tracciato in piano facile e fruibile, scelta logica visto che un progetto di “Borgo Ospitale” prevede un centro di servizi ed informazioni turistiche oltre al noleggio e-bike a pedalata assistita denominato “Triangolo Lariano in bici” all’interno del Parco Barni a Canzo, in adiacenza della stazione Trenord.
Per l’acquisto di ebike destinate a Canzo sono stati spesi 116mila euro con il contributo al 90% di GAL Lago di Como, e sempre il GAL ha cofinanziato la costruzione di altri punti informativi turistici.
La scelta di investire sulla mobilità ciclopedonale è nazionale: ci sono investimenti importanti anche del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che finanzia le reti ciclabili turistiche con 600 milioni di euro.
Ricordiamo ancora un altro stralcio della la premessa di “Borgo Ospitale”: «Volendo dunque rafforzare le ambizioni turistiche del Triangolo Lariano, le due ruote sono certamente in grado di dare la spinta alla ripartenza del turismo messo in ginocchio dalla pandemia».
Per il percorso ciclabile Milano-Ghisallo riportato nei tracciati base del Piano Paesaggistico Regionale, 0
€ (zero), nonostante le belle parole della premessa.
Si può ancora rimediare, ma la promozione turistica richiede di base l’attenzione ad un territorio di pregio, non tutte le strade sono compatibili con tale obiettivo.
Roberto Cerati
presidente del Gruppo Naturalistico della Brianza