CI FANNO CONGELARE!
L'estate stenta a decollare, si iniziano ad apprezzare i primi tepori e allora cosa c'è di meglio che un bel viaggetto in treno per raggiungere il posto di lavoro o di studio?
La discesa dal treno è uno spettacolo: un'orda di persone in giubbotto o quantomeno in maglioncino; ma la sciarpa è d'obbligo.
Stiamo sereni: una volta fuori dal treno, se il tragitto non è troppo breve, riusciremo a scaldarci per riuscire nuovamente ad affrontare la sfida del gelo in metropolitana.
Siamo pronti a tutto: lame di aria ghiacciata direttamente sulla cervicale o, per chi soffre di sinusite, sulla fronte (é sufficiente orientare un poco la testa verso la zona desiderata ); geyser a -20 °C che esplodono obliqui per raggiungere gambe che non se lo aspettano o schiene già doloranti. Per chi non ama il brivido esiste anche la versione soft: aria ghiacciata, ma ottimamente nebulizzata per garantire un malessere generalizzato.
E siamo anche ben attrezzati: oneste impiegate che millantano la lettura integrale dell'Odissea solo per avere tomi di grosse dimensioni da poter piazzare sui bocchettoni dell'aria; insospettabili manager (o aspiranti tali) con borse 24ore il cui uso prevalente è fare da copribocchettone; 40-50enni muniti di cappellino rap, che fa giovane", ma soprattutto ripara dal phon gelato che colpisce quando meno te l'aspetti.
Arrivati a destinazione siamo gelati.
A onor del vero non tutte le parti del corpo sono gelate: si salvano gole infiammate e roventi e narici così otturate da essere insensibili alle temperature e da garantire un'intera nottata in apnea.
Questo ci offrono quotidianamente le compagnie dei trasporti.
Gli unici indifferenti al fenomeno sono una parte dei giovani (abituati sin dalle elementari ad indossare magliette a maniche corte anche d'inverno per sopravvivere al surriscaldamento delle scuole) e qualche corpulento uomo d'affari in giacca e cravatta, solitamente un po ' infastidito dagli astanti.
Va beh, la situazione è questa, che ci piaccia o meno... ma una domanda sorge spontanea:
PERCHÉ ci fanno congelare?
E allora uniamoci per chiedere che smettano di infliggerci questa piccola tortura quotidiana.
Che poi così piccola non è, anche se ci raccontiamo che stiamo seguendo il modello americano (che fa figo?) e ci abituiamo ad usare spray per la gola e ad avere fastidiose tossettine tutto l'anno.
PERCHÉ dobbiamo congelare? La domanda é banale, ma ad oggi non ho ancora trovato una risposta convincente.
EPILOGO: se siete d'accordo con quanto è scritto non subiamo!
Facciamo reclamo presso gli uffici informazione (registrano la segnalazione al computer), protestiamo vivacemente con i controllori, condividiamo la protesta con gli altri viaggiatori!
E non dimentichiamo di chiedere: "Perché ci fate congelare?"
Prima o poi si interrogheranno sulla stupidità del loro comportamento e reagiranno abbassando il condizionamento, col rischio di farci patire qualche volta il caldo.
Perché d'estate avere caldo ogni tanto si può...
Paola B.