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La Commissione regionale Ambiente ha approvato una risoluzione del M5S Lombardia sulla rete di teleriscaldamento dell'inceneritore di Silea a Valmadrera (Lecco) .

La risoluzione, approvata all'unanimità, prevede l'attivazione di un tavolo tecnico di lavoro con la Direzione Generale Competente di Regione Lombardia e la ditta Silea S.p.A, al fine di tenere costantemente monitorato l'iter della prescrizione della realizzazione della rete di teleriscaldamento legata all'inceneritore di Valmadrera con particolare riferimento all'esito dell'effettuazione a) dell'indagine epidemiologica attualmente in corso sugli impatti sulla salute generati dall’impianto, b) della ricognizione degli impianti di riscaldamento domestico che verrebbero sostituiti dalla rete di teleriscaldamento, c) del confronto di carattere quantitativo e qualitativo – a parità di calore generato – tra la stima delle emissioni delle caldaie esistenti che verrebbero sostituite e quelle dell'impianto di incenerimento e d) dell'analisi delle aree territoriali di ricaduta degli inquinanti presenti nelle emissioni dell'inceneritore al fine di verificare se queste coincidano con le aree che godrebbero del miglioramento ambientale dovuto alla sostituzione degli impianti di riscaldamento domestico con il teleriscaldamento. La risoluzione dovrà ora essere sottoposta ad approvazione anche da parte del Consiglio regionale nelle prossime settimane.

Gianmarco Corbetta, consigliere regionale del M5S Lombardia e primo firmatario della risoluzione, dichiara: “Eravamo partiti, mesi fa, con un testo molto più duro che chiedeva di togliere la prescrizione di Regione Lombardia relativa alla realizzazione della rete di teleriscaldamento, in modo da lasciare la piena libertà ai comuni soci dell'impianto di decidere se procedere o meno con la realizzazione della rete. Le grosse reti di teleriscaldamento non ci piacciano, in quanto le consideriamo ormai obsolete dato che è molto meglio investire le risorse pubbliche nell'efficientamento energetico degli edifici, piuttosto che bruciare rifiuti - che arrivano da chissà dove - per riscaldare le case. Inoltre questi impianti rappresentano oggettivamente un freno alla possibilità di dismettere quantomeno una parte degli inceneritori lombardi, che ormai da anni sono in sovrannumero rispetto alle esigenze della nostra regione."

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“Il M5S ha votato a favore del provvedimento regionale per la prevenzione del bullismo e del cyberbullismo. Il fenomeno è diffuso e un intervento articolato di tutti gli enti a partire da scuole, istituzioni pubbliche e associazioni, e di concerto con le famiglie, può fare la differenza in Lombardia.
Con questo progetto si programmeranno e coordineranno, in maniera positiva e propositiva, tutte le iniziative messe in campo a vari livelli con l'obiettivo di fare rete. La proposta istituisce anche un'utile consulta regionale sul bullismo e cyberbullismo. Il M5S è d'accordo, in linea generale, con l'impianto della legge.
Rileviamo però alcune criticità nel progetto. Sicuramente sono molto scarsi i fondi che andranno a finanziare la legge e, a fronte dei numeri del fenomeno e delle iniziative in campo, ci vorrebbe una stanziamento maggiore di 300 mila euro all'anno previsti nella legge. Ancora, nel progetto non è stato specificato il contrasto al bullismo sessuale e omofobico. Certo, queste due forme di comportamento aggressivo sono ricomprese nel contrasto al bullismo in generale, ma hanno una specificità che meriterebbe d'essere sottolineata in questo provvedimento. E andrebbero legati a interventi di educazione sessuale dei giovani utili a prevenire per esempio il sexting, fenomeno che può sfociare in cyberbullismo vero e proprio.
Manca infine il coinvolgimento, nella consulta regionale che si andrà a istituire, di un esperto del web che possa aggiornare, formare e indirizzare politiche di prevenzione realmente efficaci. I giovani usano sul web, un ambito in costante evoluzione, un loro linguaggio specifico e strumenti spesso poco conosciuti dagli adulti. La prevenzione deve essere calata nell'universo giovanile in modo che possa essere compresa dai ragazzi.
Su queste criticità stiamo lavorando a proposte migliorative che presenteremo nel corso della discussione in aula”, così Andrea Fiasconaro commenta l'approvazione in Commissione Cultura del progetto di legge Disciplina degli interventi regionali in materia di prevenzione e contrasto al fenomeno del bullismo e del cyberbullismo.

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Il gruppo regionale del Pd depositerà domani in Regione una mozione urgente per l’apertura delle stazioni ferroviarie ai clochard per la fase di emergenza freddo. Il Pd chiederà di discuterla martedì 10 gennaio, durante la seduta di Consiglio regionale già convocata. Si tratterebbe di una soluzione di emergenza e temporanea per ovviare alla mancanza di posti letto nei dormitori e per quelle persone che rifiutano l’accoglienza in queste strutture. Con la mozione il Pd chiederà a Maroni di intervenire presso la controllata FNM e presso RFI perché deroghino, fino a quando dureranno le temperature particolarmente rigide, alle disposizioni che prevedono l’allontanamento dei senzatetto dalle stazioni. Nello stesso periodo va anche garantito l’accesso alle associazioni e agli enti che si occupano di assistere queste persone e di tentare di indirizzarle a strutture di accoglienza dedicate.

Milano, 8 gennaio 2017

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le impressioni emerse dall'incontro dello scorso 22 novembre tra il nostro Comitato e l'assessora regionale Brianza e il presidente della Commissione Sanità Rolfi.

Egregi,  l'incontro del 22 novembre in via Filzi 22 a Milano è stato per noi tutti, invitati tramite mail lo scorso 16 novembre, l'ennesima delusione. Chi ci ha invitati sapeva, a seguito della manifestazione di protesta dello scorso 8 novembre seguita da un incontro informale nella stessa giornata, cosa stiamo chiedendo e cosa gli stiamo rimproverando. Abbiamo speso molto del tempo a disposizione in un confronto su altri aspetti (comunque interessanti ma non strettamente aderenti all’argomento dell’incontro); e solo nel finale, caratterizzato dalla necessità dei nostri interlocutori di correre ad altri impegni, siamo riusciti a parlare di impegni comuni: abbiamo chiesto che venga promulgata una legge regionale sulla VitaIndipendente e, prevedendo per questa un iter di circa un anno, una delibera per coprire nell'immediato le vergognose carenze del momento. Ci è stato risposto che l'iter per la legge regionale, iniziando il Consiglio a confrontarsi dopo l'epifania (a causa della discussione del bilancio in atto in queste settimane), si concluderà certamente prima della prossima estate.  La delusione più grande sta nel non aver potuto cogliere alcun segnale di coscienza da parte vostra che la VitaIndipendente è materia di diritti di cittadinanza e di dignità sociale e non è sovrapponibile né confrontabile ad altri tipi di intervento assistenziale.

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