Mafia - Borghetti, Girelli, Orsenigo (PD): “regione e consiglio non abbassino mai la guardia”

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Gli incendi in depositi di rifiuti, la sanità, il turismo, i traffici illeciti: il secondo rapporto sulla presenza mafiosa in Lombardia di Cross, l’Osservatorio sulla criminalità organizzata dell’Università degli Studi di Milano, coordinato dal professor Nando Dalla Chiesa, dipinge un quadro a tinte sempre più fosche. Il documento è stato illustrato questa mattina a Palazzo Pirelli, sede del consiglio regionale, alla presenza, tra gli altri, della Commissione speciale Antimafia.
“Da parte di Regione Lombardia e del consiglio regionale è importante non abbassare mai la guardia e proseguire nel sostegno di iniziative come quella presentata oggi dall’osservatorio Cross: il nostro obiettivo è sconfiggere le mafie e per raggiungerlo bisogna conoscerle e studiarle”, ha detto nel suo intervento Carlo Borghetti, vicepresidente del consiglio, componente della Commissione assieme ai colleghi consiglieri regionali del Pd Gianantonio Girelli e Angelo Orsenigo.

Respinta mozione richiesta danni a Formigoni. M5S Lombardia: “Riecco la casta che difende un corrotto”

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Il Consiglio regionale ha respinto la richiesta di trattazione urgente per la mozione a firma del Consigliere regionale del M5S Luigi Piccirillo che chiede che Regione Lombardia avanzi una richiesta autonoma di risarcimento danni  in sede civile ex articolo 2043 all’ex Presidente della Lombardia Roberto Formigoni. Luigi Piccirillo dichiara: “La nostra richiesta di urgenza è limpida quanto le responsabilità di Formigoni che è in carcere condannato in via definitiva per corruzione. Rieccoci con la casta di centro destra e PD: per loro non c’è nessuna urgenza e volontà di chiedere danni in sede civile all’ex Presidente. È ovvio che hanno apprezzato il lavoro del Celeste ai  danni dei lombardi e della sanità pubblica. Che vergogna: questa regione è stata usata e calpestata da un politico e il suo ricordo tra queste quattro mura  deve  rimanere immacolato a tutti i costi. Ovviamente riproporremo la nostra richiesta: Formigoni ha trascinato la sanità lombarda nei tribunali,  è un corrotto e deve risarcire i lombardi fino all’ultimo centesimo”.

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"Lo voglio dire in maniera forte e netta, sono a fianco di Giulia Pacilli -dichiara il vice Presidente del Consiglio Regionale della Lombardia, Carlo Borghetti– a lei va la mia piena solidarietà. L’ho sentita: è colpita dai tanti messaggi di affetto e solidarietà che sta ricevendo, ma certamente non si aspettava di essere ancora una volta oggetto della comunicazione social di Salvini, che l’ha gratuitamente esposta a una gogna mediatica che condanno con forza, alimentata in modo meschino anche da alcuni suoi seguaci locali, che pure rivestono cariche istituzionali”.
“Quando Giulia scrisse ‘Stranieri non lasciateci soli con i fascisti’ esprimeva un dissenso politico, e così pure con il cartello esposto alla manifestazione “People” a Milano sabato scorso -aggiunge Borghetti-. Per questo la pubblicazione sui social del vice Premier oltre che desolante è pericolosa, perché tradisce i compiti che la Costituzione affida a un Ministro, di garantire la libertà di pensiero, oltre ad esporre a violenti attacchi cittadini che non hanno strumenti di difesa paragonabili a quelli in sua dotazione. Salvini dovrebbe come minimo rimuovere il tweet e prendere le distanze dai commenti sessisti”.
“A Giulia invece voglio dire che siamo in tanti dalla sua parte -conclude Borghetti- dalla parte della libertà, dell'umanità e della contagioso entusiasmo del 2 marzo antirazzista milanese”.

Sì alla mozione del M5S Lombardia per centri e case rifugio per le donne vittime di violenza in beni confiscati alle mafie.

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Centri e case rifugio per le donne vittime di violenza in beni confiscati alle mafie. Sì all’unanimità alla mozione del M5S Lombardia: “così salviamo vite”. Sì all’unanimità alla mozione del M5S Lombardia per l’apertura o per l’ampliamento di centri e case rifugio per le donne vittime di violenza all’interno di beni confiscati alle mafie. L’atto, a prima firma di Monica Forte, consigliere del M5S Lombardia e Presidente della Commissione regionale Antimafia, ha convinto l’intero consiglio regionale e rafforzerà gli interventi per migliorare la copertura e la qualità dei servizi antiviolenza rivolti alle donne i Lombardia.
Per Forte: “Oggi è una bella giornata per le donne, per la Lombardia e per chi si riconosce nei valori del sostegno e della tutela delle minoranze e nella lotta alla violenza di genere.
Con il sì alla nostra mozione restituiremo alla collettività i beni immobili sottratti alla criminalità organizzata con l’apertura o l’ampliamento di centri antiviolenza e case rifugio. C’è infatti un gran bisogno di aumentare il numero di presidi sul territorio per intercettare il sommerso di un fenomeno che dobbiamo fermare agendo a tutti i livelli istituzionali.  
Impegnare i beni sequestrati alle mafie, che usano violenza e sopraffazione  come metodo di lavoro, contro la violenza assume un alto valore civile, etico e morale. Togliere ai violenti per dare alle vittime deve essere il modus operandi delle Istituzioni pubbliche che si riconoscono nella legalità, nella democrazia e nella lotta a ogni forma di discriminazione, violenza e odio. E che difendono davvero tutti i cittadini. L’approvazione della mozione arriva alla vigilia dell’8 marzo: il M5S lo festeggerà con tutte le donne e con un risultato concreto.
Ovviamente non ci fermiamo qui: dobbiamo liberare il Paese dalla violenza e possiamo salvare la vita a centinaia di donne innocenti”.

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