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ELEZIONI REGIONALI / Antonello Patta e Giovanna Capelli (PRC/SE Lombardia): «Il Presidente della Regione e il Consiglio modifichino urgentemente il meccanismo di raccolta delle firme per garantire lo svolgimento democratico delle prossime elezioni regiona
In Lombardia il numero di firme richiesto alle forze non presenti in consiglio regionale per la presentazione delle liste alle elezioni regionali è così esorbitante da impedire di fatto la partecipazione con pari dignità alla competizione elettorale. Basti considerare che il numero di firme da raccogliere nella sola Lombardia è quasi pari a quello previsto nelle elezioni politiche per tutto il territorio nazionale, in base al provvedimento adottato in commissione della Camera. Un fatto aberrante in sé, reso ancora più grave considerando la collocazione della Lombardia nel nord del paese e la concomitanza della raccolta firme col periodo più freddo della stagione invernale. Si può immaginare cosa significhi fare i banchetti per la raccolta firme in pieno inverno in provincia di Sondrio, in Valtellina, per la quale è richiesto un numero di firme 15 volte superiore a quelle previste per il corrispondente collegio uninominale della Camera, calcolando un quinto delle firme del plurinominale di cui fa parte. Siamo di fronte a un fatto gravissimo, un attacco alla democrazia a tutela dei partiti esistenti che impedisce il ricambio democratico, favorisce l’astensionismo e l’ulteriore distacco dei cittadini dalle istituzioni.