Orsenigo Angelo (PD) - Regione Lombardia va al risparmio sulla pelle dei malati di diabete fornendo loro scorte di aghi per la misurazione della glicemia in numero insufficiente e di pessima qualità. Parliamo di presidi che non bastano a coprire il fabbisogno annuale di un malato: sono troppo pochi, si spezzano o addirittura non sono forati, come segnalato da numerosi pazienti lombardi. Davanti a questa scandalosa inadempienza ho chiesto che l’assessore Giulio Gallera sia disponibile a rispondere pubblicamente alle mie domande: non è giusto accettare che chi convive con una malattia già difficile come il Diabete debba anche fare i conti con la beffa di un servizio al di sotto degli standard della tanto celebrata eccellenza sanitaria lombarda.
Per esempio, al momento, Regione Lombardia provvede a rifornire i pazienti che devono monitorare la glicemia una sola volta al giorno di tre tranche da 120 aghi per un totale di 360 unità annuali. Ovviamente questo non basta a coprire i 365 giorni di un anno e, inoltre, impedisce che rimangano aghi di scorta in caso di necessità. Necessità che si manifesta regolarmente e con urgenza a causa della pessima qualità delle forniture di aghi che si spezzano facilmente e risultano inutili alla misurazione della glicemia in quanto molti non sono nemmeno forati.
E’ bene ricordare che l’acquisto di queste forniture avviene tramite una gara centralizzata che, almeno in teoria, dovrebbe massimizzare il risparmio garantendo la qualità del servizio.
Ma dove sta la convenienza se poi si lasciano i pazienti senza gli strumenti necessari per monitorare le proprie condizioni di salute? In che modo Gallera pensa di porre fine al disagio di migliaia di lombardi che devono fare i conti non solo con un malessere cronico ma anche con l’inadempienza di Regione? E’ in nome del risparmio che si lasciano i malati lombardi senza presidi contro una malattia cronica?