E’ notizia recente che a Milano – ad esempio – (città della quale siamo in possesso dei dati precisi) più 14.000 richieste di contributo sono state respinte dal Comune in quanto le stesse sarebbero al momento non finanziabili. Stiamo parlando di famiglie che hanno subito durante la pandemia una grave “caduta” di reddito, hanno perso l’occupazione o percepito la cassa integrazione solo in parte e con gravi ritardi che ora non riescono a far fronte al debito accumulato.
A fronte di questa grave situazione la Regione Lombardia ha scelto di non stanziare nulla nel proprio bilancio ma di limitarsi ad utilizzare i già scarsi fondi nazionali destinati alla “morosità incolpevole” creando così, anche alla luce della ripresa delle procedure si sfratto in diversi tribunali, uno stato di grave emergenza abitativa.
Comuni, Regione e Governo finanzino massicciamente il fondo sostegno affitti. Il diritto alla casa non deve essere un privilegio ma un diritto di tutte e tutti».