Si sa che nelle delibere di fine anno, e nel periodo feriale, si trovano le cose più improponibili e mentre le persone, tendenzialmente, sono distratte dalle vacanze, nei Palazzi si fanno passare provvedimenti da far accapponare la pelle. Ed ecco che puntualmente, la Regione Lombardia, finanzia per il rinnovo contrattuale dei dipendenti degli ospedali privati, la modica cifra di 5 milioni di euro solo per i mesi restanti del 2020. Marco Fumagalli (M5S Lombardia): “In data 5 agosto la Giunta Regionale con la delibera 3518 dall’anonimo oggetto: ‘Determinazioni in ordine alla gestione del servizio sanitario e sociosanitario per l’esercizio 2020-1°provvedimento’, stabilisce di farsi carico del 50% dei costi del rinnovo contrattuale della sanità Privata con interventi relativi alle tariffe e ai budget nei limiti delle risorse disponibili.
Questo significa - come già segnalato sul sito di Bussiness Insider Italia - che, ad esempio, un ospedale come il San Donato che nel 2019 ha fatto un fatturato di 170 milioni di euro con un utile netto di quasi 34 milioni di euro, riceverà dei fondi extra per pagare i propri dipendenti. Se Regione Lombardia ha così a cuore i dipendenti degli Ospedali privati, perché non impone a questi imprenditori (il San Donato è guidato da Angelino Alfano) di applicare il CCNL della Sanità Pubblica? Perché non impone di assumere i medici anziché tenerli a partita IVA? Il San Donato ha solo un medico assunto. Perché impegnarsi ad aumenti di tariffa e di budget nei confronti di chi fa già enormi utili per pagare i dipendenti? Non possono usare i margini che hanno per pagare i dipendenti e diminuire gli utili? Ma ai lavoratori delle cooperative che stanno nella sanità con uno sfruttamento enorme, i soldi dell’aumento di stipendio lo passa Regione Lombardia? No, perché in queste cooperative che sono al limite della legge, non ci sono Alfano e Maroni a fare i Presidenti. Allora questo provvedimento sa tanto di cambiale elettorale con i lavoratori presi come merce di scambio. Siamo proprio al feudalesimo sanitario con i signori che guadagnano sul lavoro dei servi della gleba. Ancora una volta stiamo trasferendo risorse al privato togliendole al pubblico. Ci stanno fregando i soldi dal portafoglio e già il 27 novembre 2019 interrogavo in Aula l’Assessore Gallera per capire se tutto questo fosse vero. Nella sua risposta, Gallera, non citava quale fosse l’impegno economico previsto. Ora possiamo dire che 5 milioni, per solo gli ultimi mesi dell’anno corrente, corrisponderanno ad almeno una decina di milioni di euro a regime che andranno ad arricchire le tasche del privato sottraendole dai nostri portafogli e dalle disponibilità della sanità pubblica che avrà meno prestazioni da svolgere. Dato che ho depositato una risoluzione in cui chiedo che agli ospedali privati si applichi il CCNL della Sanità pubblica per quanto compatibile, pena il mancato accreditamento, mi immagino che se Regione Lombardia vuole veramente bene ai lavoratori della sanità privata non avrà problemi ad approvare tale misura. Se non lo farà significa che ha più a cuore gli interessi degli imprenditori”.