di Maurizio Mazzucchetti - Nonostante tutti gli accorgimenti, ieri mattina non ho potuto evitare un pullman di studenti, ma non solo, piuttosto pieno, malgrado l’ora non particolarmente di punta.
Adesso sono obiettivamente un po’ preoccupato. Eppure… Eppure di trasporti nel mesi del post lockdown ci si è preoccupati parecchio, molto, moltissimo. In sede governativa, per esempio, si è parlato, non poco e di nuovo, del ponte di Messina e si è ribadito con forza che la Tav Torino-Lione si fa assolutamente…
Come è noto le grandi opere (specialmente se costose, inutili, devastanti) scacciano il Covid.
Anche la Valcavallina nei mesi scorsi ha avuto un sussulto di protagonismo a riguardo della messa a punto della variante alla Statale 42 da Trescore a Entratico: circa 4 chilometri che costeranno più di un centinaio di milioni.
E in più comitati e sindaci che hanno tuonato per velocizzare il traffico sul percorso attuale: c’è chi spianerebbe anche i paesi per far andare senza intoppi e più veloci auto e tir.
Addirittura in un convegno si è parlato di convogliare in Valcavallina – attraverso Valcamonica e Tonale con opportune opere viarie – il traffico del Trentino per portare la gente all’aeroporto di Orio. Bisogna infatti sempre essere lungimiranti. Perchè non si è pensato anche agli abitanti di entrambi i Tiroli?
Per il trasporto pubblico non c’è stata invece proprio nessuna effervescenza. Qualche comune si è tolto il pensiero e ha perfino abolito il servizio pullman per portare i bambini alla scuola dell’obbligo!
Di certo, pubblici poteri e politici locali (e non) erano presi altrimenti e così quando sono ripartite le scuole, dai pullman sono stati tolti i posti tenuti liberi per il distanziamento e dal primo giorno si sono riviste anche quest’anno le scene da carro bestiame o quasi che si verificano usualmente. Anche qui da noi.
La Regione – cui compete il trasporto pubblico – ha chiacchierato anch’essa parecchio, ma siccome non c’erano soldi – così dicevano al Pirellone – ha fatto praticamente niente. I soldi invece c’erano, tanto che ne sono stati stanziati ben 130 milioni per l’ennesima autostrada – anche questa inutile e particolarmente devastante – da Treviglio a Bergamo: Autosrada di cui si parla da tempo e che doveva essere realizzata esclusivamente mediante iniziativa privata.
Agli studenti, ai pendolari, alle resse delle ore di punta proprio niente di niente.
Solo in questi ultimi giorni si sta pensando di mettere sulla linee almeno qualcuno dei pullman turistici delle numerose ditte – grandi e piccole, che – a causa Covid – sono praticamente ferme da mesi.
Sperem…
E’ ormai universalmente riconosciuto che le resse nel sistema del trasporto pubblico sono state tra le fonti primarie di questa nuova e tremenda seconda ondata di Covid che tutti ci angoscia.
A coloro che non hanno potuto e non possono evitare il pullman, nonché alle loro famiglie dove ci sono in particolare persone anziane, non resta che affidarsi ai gesti scaramantici e/o raccomandarsi alla madonna, ai santi e al buon dio.