Nicola Di Marco e Marco Degli Angeli (M5S Lombardia) - Apprendiamo dalla stampa, dell'incontro in forma privata e non aperto ai cittadini, organizzato dal comune di Milano e da Città metropolitana sul tema del prolungamento della metropolitana M3 fino a Paullo. Come consiglieri regionali, eletti democraticamente nei territori interessati di questa grande opera, lamentiamo la grave mancanza di coinvolgimento.
A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca e l'idea che ci siamo fatti è che questo incontro sia stato organizzato solo per poter offrire a qualche esponente politico una vetrina comunicativa esclusiva per provare a far dimenticare gli anni di inerzia, di temporeggiamento e poca incisività sul tema.
La conseguenza è di vedere la prima parte dello studio di fattibilità dell’opera impantanato per tre anni in una palude burocratica, questione che, per il rispetto della trasparenza e dei cittadini, abbiamo abbiamo portato alla luce e contestato.
Ed oggi arrivano vianstampa ancora le solite promesse da club esclusivo e autoreferenziale, senza il minimo coinvolgimento dei cittadini e di tutti i rappresentanti del territorio.
Forse chi lavora senza cercare i riflettori con roboanti promesse e fumo negli occhi non è gradito.
Abbiamo sempre appoggiato tutte le iniziative con responsabilità e onestà intellettuale ed abbiamo evidenziato criticità lavorando con atti concreti, ultimo una mozione votata all'unanimità nel mese di novembre 2020 dal consiglio regionale lombardo.
Ovviamente siamo soddisfatti nel vedere che, dopo anni, gli schieramenti politici che hanno perso tempo per inseguire da un lato follie progettuali come il Bus Rapid Transit o investito tempo ed energie su asfalto e cemento con la TEEM, oggi sostengano con forza quest'opera strategica.
Quello che troviamo inaccettabile è che per l'ennesima volta ci si faccia vetrina con annunci che non danno certezza sul completamento della seconda fase dello studio in corso (iniziato nel 2017!!!), pagato con il contributo dei comuni e quindi dei cittadini, e si rinvia il progetto alla candidatura addirittura ai bandi ministeriali del 2022, e non si definisce una road map concrete in termini di timing e obiettivi. Le altre opere vanno avanti e la grande notizia di oggi sarebbe questo roboante annuncio propagandistico?
Questi dibattiti devono essere portati nelle aule e le decisioni non devono essere prese in stanze segrete.
Lo stesso discorso vale per esponenti politici del M5S nazionale che, partecipando a questi tavoli senza probabilmente la giusta conoscenza degli argomenti, rischiano di avallare posizioni che non tengono conto del lavoro fatto sul territorio con gli attivisti oltre che legittimare l’esclusione di colleghi che fanno parte della stessa forza politica.
Apprendiamo dalla stampa, dell'incontro in forma privata e non aperto ai cittadini, organizzato dal comune di Milano e da Città metropolitana sul tema del prolungamento della metropolitana M3 fino a Paullo.
Come consiglieri regionali, eletti democraticamente nei territori interessati di questa grande opera, lamentiamo la grave mancanza di coinvolgimento.
A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca e l'idea che ci siamo fatti è che questo incontro sia stato organizzato solo per poter offrire a qualche esponente politico una vetrina comunicativa esclusiva per provare a far dimenticare gli anni di inerzia, di temporeggiamento e poca incisività sul tema.
La conseguenza è di vedere la prima parte dello studio di fattibilità dell’opera impantanato per tre anni in una palude burocratica, questione che, per il rispetto della trasparenza e dei cittadini, abbiamo abbiamo portato alla luce e contestato.
Ed oggi arrivano via stampa ancora le solite promesse da club esclusivo e autoreferenziale, senza il minimo coinvolgimento dei cittadini e di tutti i rappresentanti del territorio.
Forse chi lavora senza cercare i riflettori con roboanti promesse e fumo negli occhi non è gradito.
Abbiamo sempre appoggiato tutte le iniziative con responsabilità e onestà intellettuale ed abbiamo evidenziato criticità lavorando con atti concreti, ultimo una mozione votata all'unanimità nel mese di novembre 2020 dal consiglio regionale lombardo.
Ovviamente siamo soddisfatti nel vedere che, dopo anni, gli schieramenti politici che hanno perso tempo per inseguire da un lato follie progettuali come il Bus Rapid Transit o investito tempo ed energie su asfalto e cemento con la TEEM, oggi sostengano con forza quest'opera strategica.
Quello che troviamo inaccettabile è che per l'ennesima volta ci si faccia vetrina con annunci che non danno certezza sul completamento della seconda fase dello studio in corso (iniziato nel 2017!!!), pagato con il contributo dei comuni e quindi dei cittadini, e si rinvia il progetto alla candidatura addirittura ai bandi ministeriali del 2022, e non si definisce una road map concrete in termini di timing e obiettivi. Le altre opere vanno avanti e la grande notizia di oggi sarebbe questo roboante annuncio propagandistico?
Questi dibattiti devono essere portati nelle aule e le decisioni non devono essere prese in stanze segrete.
Lo stesso discorso vale per esponenti politici del M5S nazionale che, partecipando a questi tavoli senza probabilmente la giusta conoscenza degli argomenti, rischiano di avallare posizioni che non tengono conto del lavoro fatto sul territorio con gli attivisti oltre che legittimare l’esclusione di colleghi che fanno parte della stessa forza politica.
Milano 24 aprile 2021
Ufficio stampa MoVimento 5 Stelle Lombardia - www.lombardia5stelle.it