"Un centro unico di prenotazione per il pubblico e il privato accreditato non solo metterà ordine al caos e alla disorganizzazione, ma può concretamente cambiare l’approccio dei lombardi alla sanità rendendolo funzionale, veloce e realmente efficiente. L’adesione del privato ad agenda unica deve essere una condizione per poter mantenere, o ottenere, l’accreditamento.
Il rallentamento delle cure e della prevenzione generato anche dal Covid si cura con un accesso alla sanità pubblica e privata più agevole. Oggi più che mai è necessario tagliare i tempi di attesa in modo da consentire all’utenza di ottenere visite o esami rapidi e in presidi vicini con un'unica agenda delle strutture pubbliche e private.
Non possiamo più permetterci che i cittadini che si rivolgono al sistema sanitario regionale siano ostacolati da un percorso tortuoso di telefonate o da prenotazioni in tempi biblici e spesso a pagamento a causa di agende piene e non condivise. Ricordo che la prevenzione è anche rapidità nelle diagnosi.
Approcciando questo sistema che non funziona si ha l’impressione che il caos prenotazione sia intenzionale e finisca con il favorire il privato che non è più una libera scelta da parte del cittadino ma l’unica risposta, a pagamento, che Regione Lombardia riesce ad offrire.
Basta davvero un voto al centrodestra per cambiare passo e per dimostrare, almeno una volta in una legislatura, di non voler mortificare la sanità lombarda”, così Gregorio Mammì, consigliere regionale del M5S Lombardia, commenta l’iniziativa delle opposizioni che hanno presentato un emendamento alla legge di revisione normativa ordinamentale, per obbligare le strutture private accreditate a mettere a disposizione le proprie agende entro l’1 luglio. L’emendamento sarà discusso e votato in Consiglio regionale il 18 maggio prossimo.
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Stefano Bolognini
Ufficio stampa MoVimento 5 Stelle Lombardia - www.lombardia5stelle.it