Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Nicola Di Marco, ha chiesto attraverso un accesso agli atti ad Aler Milano delle informazioni riguardo i controlli sul rispetto dei regolamenti negli stabili e quelli per la corretta conduzione degli alloggi. Dopo più di quattro mesi, però, non è arrivata alcuna risposta da parte dell’Azienda.
“Quotidianamente mi arrivano, da parte degli inquilini degli stabili Aler: segnalazioni che riguardano la mancanza di decoro o la scarsa percezione di sicurezza, spesso legata anche ad episodi di delinquenza. Episodi che avverrebbero anche all’interno degli stessi edifici. Ho così chiesto all’Azienda delle delucidazioni per capire come si sia strutturata e quali azioni stia portando avanti al fine di veder rispettate le regole minime per una convivenza tranquilla in questi quartieri”, dichiara Di Marco.
“Aler, però, in un primo caso ha risposto che la mia richiesta era troppo generalizzata e dunque non poteva darmi informazioni a riguardo. Ho così provveduto a richiedere l’elenco dei responsabili della sicurezza degli ultimi 5 anni, così come le comunicazioni aziendali inviate agli inquilini per possibili violazioni del manuale d’uso degli alloggi e di conseguenza il numero di procedure di decadenza dell’assegnazione avviate in seguito a contestazioni di violazione o cattiva condotta degli alloggi. Insomma, solo semplici informazioni per capire quale sia la prassi aziendale in tema sicurezza e studiare nuove possibili proposte da portare all’attenzione della Giunta Fontana e dell’Assessore alla Casa. Quest’ultima lettera risale allo scorso 12 febbraio.
Da quel momento, nonostante abbia sollecitato la risposta attraverso un’ulteriore comunicazione, non ho avuto risposta. Solo bocche cucite sull’argomento.
Il fatto di non ricevere queste semplici informazioni ci mette in allarme. La sicurezza degli stabili non è sicuramente una priorità per Regione Lombardia (che controlla Aler Milano), se non in campagna elettorale, tanto che, purtroppo, il degrado spesso fa da padrone nelle case popolari. Quindi, non rispondendomi, si mette allo scoperto come anche su questo tema della sicurezza e vigilanza Regione ed Aler arranchino faticosamente”, conclude Di Marco.
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