Milano, 23 maggio, si è conclusa l’occupazione dell’Ex-La Manzoni occupato nella giornata, studentesse e studenti si sono trovati in assemblea per stilare il manifesto della scuola pubblica regionale. Nella mattinata si è svolta l'assemblea studentesca dove hanno partecipato studenti da tutta la Lombardia in cui si è discusso e fatta la sintesi di quelli che sono i manifesti territoriali. Nel pomeriggio si è svolta un'assemblea pubblica dove numerose realtà e ospiti hanno partecipato e portato le loro riflessioni sulla scuola.
“Ora ci confronteremo con una fase completamente nuova” -dichiara Chiara Ponzini di Priorità alla scuola Milano - ”quella della ripresa post-pandemica e degli investimenti. La vostra occupazione di oggi è la dimostrazione che non ci fermeremo, che tutti uniti avanzeremo ancora di più, con le vertenze e i conflitti che apriremo con sempre maggior convinzione, con proposte e rivendicazioni giuste e sempre più radicali. La nostra lotta continua.”
“serve un'idea comune di scuola orizzontale”- Dichiara durante l’assemblea Matteo Saudino, professore di filosofia e autore del libro “cambiamo la scuola” - “questo significa mettere al centro di questi processi l'emancipazione dello studente perché in un futuro prossimo ci si salva con i valori della solidarietà, dell'uguaglianza che permettano di combattere i processi di desertificazione sociale.”
“Per riuscire a capire quello che sta avvenendo in Palestina nelle ultime settimane- afferma Leila di Giovani palestinesi Italia - è fondamentale studiare la storia con uno sguardo critico, non solo all'occidente ma allargando lo sguardo su quella che è la storia del medio-oriente.”
“Oggi Fridays for future Lombardia è qui per ribadire che la scuola non può essere l'ultima ruota del carro- Afferma Emma attivista di Fridays for future Lombardia- “Soprattutto se questo la rende performativa, disattenta ai bisogni dei singoli ed egoista in ambito climatico.
La scuola, al massimo un carro lo può guidare: quello del cambiamento, ma potrà farlo solo dopo che anch'essa sarà stata cambiata.”
“Come coordinamento spettacolo Lombardia siamo complici di questa occupazione che fa parte di un percorso condiviso che è iniziato con la seconda Cultural mass e con l'occupazione del Cinema arti e dei 30 giorni di occupazione del piccolo- Dichiara Roberto,
militante del Coordinamento spettacolo Lombardia - subiamo entrambi le discriminazioni nate da politiche miopi che hanno messo in secondo piano i settori dell'istruzione e del lavoro nella cultura e nella socialità. Entrambi abbiamo pagato per primi la pandemia, siamo sempre più consapevoli che i governi che succederanno non avranno il coraggio e la volontà di intraprendere radicali cambiamenti che provengono dal basso.”
“ Quest'assemblea ha dimostrato la necessità e la volontà da parte di studentesse e studenti di un cambiamento radicale dell'attuale sistema scolastico - conclude Ludovico, coordinatore dell’Unione degli Studenti Lombardia- abbiamo attraversato le piazze e le scuole della nostra regione discutendo di qual è la migliore alternativa all’attuale modello scolastico. Chiediamo un cambiamento che parta dalle studentesse e studenti e non ci fermeremo fin quando non saremo ascoltati!”
alla conclusione dell'assemblea, come già annunciato all'inizio dell'occupazione gli studenti sono usciti dallo spazio rilanciando una futura conferenza stampa dove verrà presentato il manifesto della scuola pubblica Lombardo.
Unione degli studenti Lombardia
Ufficio stampa:
Zoe Pontillo
Giovanni Colombo