La strage nella nostra città e nei nostri paesi è una tra le maggiori tragedie che abbiano mai colpito il nostro territorio. Una tragedia aggravata dalle scelte irresponsabili, a partire dalla mancata istituzione della zona rossa in Valseriana, del governo, della regione e dei vari amministratori comunali (in particolare dei sindaci); scelte fortemente ispirate e sostenute dagli imprenditori e da confindustria.Ma tutto questo, con le drammatiche conseguenze, a partire dalle tremende sfilate delle bare nelle vie cittadine, oggi viene da troppi sminuito o addirittura incredibilmente negato, in nome di un negazionismo che è spesso l’anticamera dell’oblio e della assoluzione dei responsabili.
E siamo altresì indignati dalla commissione farsa d’inchiesta parlamentare: con emendamenti proposti da due parlamentari di Bergamo, uno della Lega e l’altro del Pd, la commissione potrà indagare soltanto su quanto avvenuto prima del 30 gennaio 2020 e unicamente nei paesi (la Cina) da cui sembra partito il virus.
Oggi in troppi celebrano i nostri morti essendo in tutto o in parte responsabili di quel disastro; richiedere in questo contesto l’accertamento della verità è un gesto rivoluzionario fondamentale per ottenere giustizia.
In questo siamo vicini ai parenti delle vittime e quindi invitiamo l’intera cittadinanza a partecipare all’iniziativa.
(30.07.2021, per il Partito della Rifondazione Comunista: il segretario provinciale Francesco Macario - il segretario regionale Fabrizio Baggi)