“Si riapra lo studio epidemiologico compiuto sulla Tamoil di Cremona”. Lo dichiara Marco Degli Angeli, consigliere del Movimento Cinque Stelle in Regione Lombardia, che prosegue: “Quanto emerso oggi dalla conferenza tenutasi a palazzo Pirelli, con al centro il caso della ex raffineria cremonese, non lascia spazio a dubbi sul fatto che sia necessario approfondire maggiormente la correlazione ambiente/stato di salute del nostro territorio”. Gli elementi scientifici alla base del ragionamento del consigliere arrivano dalla testimonianza del professor Paolo Ricci, ex direttore dello studio epidemiologico di Cremona: “Lo studio portato avanti dall’Università di Milano presenta alcune criticità. Non tanto inerenti al modus operandi dell'istituto che ha seguito il
progetto in mondo assolutamente rigoroso, ma quanto più inerenti ai dati di base insufficienti che l’ex Asl di Cremona ha fornito”.
Lo studio, secondo la logica dell’ex Asl, ha provato a dimostrare che se nessun lavoratore fosse risultato ammalato, allora nemmeno i cittadini residenti lontano dall’impianto potevano essersi ammalati. “Una logica completamente priva di fondamento” secondo il professor Ricci, il quale prosegue: “Infatti la popolazione lavorativa considerata, non è confrontabile con la popolazione generale il cui stato di salute è tra l’altro influenzato da altri fattori, che qui non sono stati presi in considerazione”. In primo luogo, perché la coorte dei lavoratori, per di più solo maschile e formata da poco più di 800 dipendenti non differenziati secondo il ruolo (impiegati o operai), non solo è stata “spalmata” in un arco temporale di 40 anni senza nemmeno distinguere le mansioni, ma sono anche stati esclusi dalla coorte tutti i lavoratori delle ditte in appalto. “Così facendo” sottolinea Ricci: “si creano le condizioni per una sottostima dei rischi riportati dai risultati”.
“È stata creata un’uniformità irrealistica del dato, ossia si è in realtà creata un’indubbia operazione di diluizione. A fronte di quanto evidenziato, è mia intenzione sollecitare la riapertura di questo studio epidemiologico. Mi auguro lo studio venga curato in toto da Ats Valpadana così da poter curare nei minimi dettagli ogni singolo aspetto scientifico, storico e sociale” spiega il consigliere regionale Degli Angeli, commentando le dichiarazioni del professor Ricci.
“A Cremona l’ambiente e la salute sono fortemente compromesse. Proprio per questo è mia intenzione presentare una interrogazione e farmi portavoce con Arpa, i sindaci dei comuni, la Provincia e Regione, affinché lo studio epidemiologico sulla Tamoil venga ripreso e concluso in modo puntuale, assieme al già avviato, ma mai completato e impantanato studio epidemiologico di Cremona. Oggi più che mai in fase di transizione energetica ed ecologica è importante confrontarsi in modo concreto e senza pregiudizi o ideologie sorpassate sul difficile equilibrio tra salute, ambiente e lavoro. Non bisogna nascondere la testa sotto la sabbia, ma affrontare la questione con serietà” conclude Degli Angeli.
A evidenziare ulteriormente le problematiche è stato poi il giornalista Simone Bacchetta, che tramite il suo video documentario, “L’argentea città dalle torri metalliche”, ha documentato la contaminazione delle aree esterne alla ex raffineria e delle falde.
Milano 15 settembre 2021
Ufficio stampa MoVimento 5 Stelle Lombardia - www.lombardia5stelle.it